Fisco: nel primo semestre 2002 +1,5% per le entrate accertate. Male l’autotassazione

Nel periodo gennaio-giugno 2002 le entrate tributarie accertate dello Stato sono ammontate a 147.810 milioni di euro, in crescita di 2.204 milioni (+1,5%, meno dell’inflazione) rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

Lo ha reso noto il Ministero dell’Economia, specificando che le imposte dirette sono cresciute globalmente dell’1,2% a quota 78.622 milioni di euro. L’Irpef è aumentata di 2.629 milioni (+4,6%), attestandosi a 59.494 milioni di euro, mentre l’Irpeg è cresciuta di 529 milioni (+5,9%), raggiungendo i 9.437 milioni di euro.

Le imposte indirette sono aumentate dell’1,9% a quota 69.188 milioni di euro, mentre sul fronte delle altre entrate si segnala il progresso dei proventi del gioco del lotto (+27,8%). Le entrate derivanti dalle imposte indirette minori (imposta di registro, imposta di bollo,  ecc.) continuano a recuperare terreno: l’imposta di registro segna una variazione positiva per 176 milioni di euro. In flessione, invece, l’imposta di fabbricazione sugli oli minerali  che diminuisce di 147 milioni di euro.

I contributi Inps, dal canto loro, mostrano nei primi sette mesi del 2002 una crescita di   circa il 4% rispetto allo stesso periodo del 2001.

Meno confortanti i dati relativi all’autotassazione, che evidenziano un calo del gettito Irpef del -15%, pari a circa 2.000 milioni di euro, dovuto principalmente a ragioni tecniche e al nuovo sistema di prelievo sui redditi derivanti da collaborazione  coordinata e continuativa. Anche l’Irpeg segna una forte flessione rispetto all’anno scorso (oltre 3.100 milioni di euro in meno, -18%). Il  fenomeno è, in parte, ascrivibile agli effetti sui bilanci del ciclo economico negativo, ma in parte maggiore è dovuto all’entrata a regime delle 'agevolazioni' fiscali per le grandi imprese introdotte nella scorsa legislatura (Dit, Super Dit). Complessivamente il calo di gettito dell’autotassazione è di poco superiore a 5 miliardi di euro.