Fisco e conti pubblici: è scontro

Fisco e conti pubblici: è scontro

Il calo dell'autotassazione scatena la polemica politica. Duro "botta e risposta" tra il ministro Tremonti e il suo precedessore Visco. FONDI GIA' ESAURITI PER IL CREDITO D'IMPOSTA

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8 agosto 2002
+++FISCO: ENTRATE ACCERTATE +1,5% NEI PRIMI 6 MESI+++ A QUOTA 147

E’ scontro su fisco e conti pubblici

 

I dati sulle entrate tributarie nei primi sei mesi dell’anno diffusi dal Ministero dell’Economia, che segnalano un calo dell’autotassazione (-15% per l’Irpef e –18% per l’Irpeg), hanno dato il via ad una vera e propria battaglia verbale tra l’attuale ministro

Giulio Tremonti ed il suo predecessore Vincenzo Visco.

In una nota, il primo ha infatti voluto precisare che alla base della situazione più che l’andamento dell’economia ci sono una serie di errori compiuti dai governi dell’Ulivo, in particolare le politiche favorevoli ai grandi gruppi che hanno portato ad una diminuzione del gettito. “Ecco - ha attaccato Tremonti - il Paese che abbiamo trovato: un Paese in cui le piccole imprese e i comuni cittadini hanno fatto l’autoliquidazione mentre molte grandi imprese, utilizzando legalmente i favori fiscali del centrosinistra, hanno potuto fare 'autoliquidazione zero'”. E ancora: “chi ha mal governato negli ultimi anni, invece di criticare chi sta facendo l’interesse del Paese, dovrebbe vergognarsi e tacere”.

Queste parole hanno scatenato la reazione di Vincenzo Visco. “Siamo al ridicolo – ha detto - a un Governo che annaspa sotto le sue responsabilità e non trova niente di meglio da fare che attaccare gli altri. Voglio ricordare a Tremonti che Dit e Superdit sono in vigore dal ‘98 e mai si sono registrati cali come quelli di quest’anno. Il problema è che con ogni probabilità c’è una ripresa in grande stile dell’evasione e questa è responsabilità di chi governa, visto che tra le capacità di un ministro si devono annoverare quella di rispettare gli obiettivi, di far quadrare i conti, di rispettare gli impegni di bilancio: tutto questo fino ad ora Tremonti non lo ha fatto”.

Il “botta e risposta” tra i due ministri ha ovviamente scatenato una lunga serie di reazioni. Se, da una parte, il premier Silvio Berlusconi ha dichiarato a “La Stampa” di non essere “affatto preoccupato” e che “la situazione è sotto controllo”, dall’altra il segretario generale della Uil Luigi Angeletti ha ammonito: “se calano Irpef ed Irpeg non è cosa che riguardi la Uil e i patti che ha firmato col Governo”.

 

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