MIC - Misery Index Confcommercio, una valutazione macroeconomica del disagio sociale

MIC - Misery Index Confcommercio, una valutazione macroeconomica del disagio sociale

  • A dicembre 2021 l’indice di disagio sociale si attesta a 16,6 (+0,2 su novembre);
  • La disoccupazione estesa si conferma al 10,8%;
  • La variazione dei prezzi dei beni e servizi ad alta frequenza d’acquisto sale al 4,0% annuo;
  • L’accentuata ripresa del processo inflazionistico rappresenta una delle principali incognite per la crescita del 2022.

Il MIC di dicembre 2021 (documento in pdf) si è attestato su un valore stimato di 16,6, in aumento di due decimi di punto su novembre. L’indicatore anche nella formulazione attuale, che sottostima la disoccupazione estesa in considerazione dell’impossibilità di enucleare il numero di scoraggiati e sottoccupati, si mantiene su livelli storicamente elevati. Nella media dell’intero 2021 si è attestato a 17,6, un decimo di punto in più rispetto al 2020 e quasi tre punti in più nei confronti del 2019. La progressiva ripresa dell’inflazione, che ha interessato molti dei beni e servizi che le famiglie acquistano con maggior frequenza, ha di fatto vanificato i miglioramenti conseguiti sul fronte dell’occupazione.

A dicembre il tasso di disoccupazione ufficiale si è attestato al 9,0%, in diminuzione di un decimo di punto su novembre. Il dato è sintesi di una stabilità degli occupati e di una riduzione del numero di persone in cerca di lavoro (-29mila unità in termini congiunturali). A questa evoluzione si è associata una moderata crescita degli inattivi (+35mila unità su novembre).

A dicembre 2021 le ore autorizzate di CIG sono state quasi 78 milioni a cui si sommano i circa 42 milioni di ore per assegni erogati dai fondi di solidarietà, in aumento rispetto a novembre. Del totale delle ore autorizzate il 71,9% aveva causale Covid-19, con un’incidenza doppia rispetto a novembre. Oltre il 50% delle ore autorizzate con questa causale è riconducibile a imprese del turismo, del commercio e dei servizi di mercato, a sottolineare lo stato di difficoltà in cui ancora versano molte aziende del terziario. In termini di ore di CIG effettivamente utilizzate destagionalizzate e ricondotte a ULA, si stima che questo corrisponda a 245mila unità lavorative standard. Il combinarsi di queste dinamiche ha determinato un tasso di disoccupazione esteso pari al 10,8% (tab. 1).

A dicembre i prezzi dei beni e dei servizi ad alta frequenza d’acquisto hanno mostrato un’ulteriore accelerazione, attestandosi al 4,0% su base annua, tendenza che dovrebbe proseguire anche nei prossimi mesi.

La figura 1 (nel documento in pdf) mostra le due componenti del MIC (in rosso l’inflazione dei beni e servizi ad alta frequenza d’acquisto e in blu la disoccupazione estesa), mentre l’ingrandimento riporta l’andamento complessivo del disagio sociale negli ultimi dieci mesi.

Leggi l'articolo "Lieve crescita sul disagio sociale" sul MIC di febbraio 2022.
 

Tabella 1: Prezzi, disoccupazione e Misery Index Confcommercio (MIC) in Italia

anno

disoccupazione ufficiale (%)

disoccupazione estesa (%) *

Δ% prezzi-alta frequenza di acquisto

MIC*

2007

6,2

6,9

2,9

10,8

2014

12,7

15,6

0,3

20,0

2019

9,9

11,1

0,8

14,7

2020

9,3

13,7

0,2

17,5

2021

9,5

12,8

1,9

17,6

2021-III trim

9,1

11,6

2,3

16,4

2021-IV trim

9,1

10,9

3,6

16,5

2021-Marzo

10,0

13,9

0,7

18,1

2021-Aprile

10,1

13,6

1,0

18,0

2021-Maggio

9,8

12,5

1,4

16,8

2021-Giugno

9,4

13,8

1,6

18,7

2021-Luglio

9,1

11,5

2,0

16,0

2021-Agosto

9,2

12,0

2,4

16,9

2021-Settembre

9,1

11,4

2,6

16,4

2021-Ottobre

9,3

11,2

3,1

16,4

2021-Novembre

9,1

10,8

3,7

16,4

2021-Dicembre

9,0

10,8

4,0

16,6

Elaborazioni Ufficio Studi Confcommercio-Imprese per l’Italia su dati ISTAT ed INPS. (*) I dati degli ultimi due mesi sono frutto di stima

Nota tecnica sul calcolo del Misery Index Confcommercio (MIC)

Anche in questo numero il Misery Index Confcommercio (MIC) viene pubblicato in forma semplificata. Le modifiche apportate nella Rilevazione sulle Forze di lavoro condotta dall’Istat hanno determinato l’assenza di alcune informazioni che contribuivano in misura significativa all’elaborazione della disoccupazione estesa (sottoccupati e scoraggiati). Allo stesso tempo, l’Inps non ha pubblicato, per alcuni mesi, le informazioni sul tiraggio della CIG. Nonostante ad oggi l’Istat non abbia ancora proceduto alla pubblicazione delle informazioni necessarie, né alla loro ricostruzione in serie storica si è deciso, disponendo di alcuni dati sull’utilizzo della CIG, di riprendere la pubblicazione. Il MIC è semplificato e calcolato esclusivamente sulla base della disoccupazione ufficiale, delle persone effettivamente in CIG e della variazione percentuale dei prezzi dei beni e servizi ad alta frequenza d’acquisto. I valori dell’indicatore riportati nel presente bollettino differiscono, pertanto, da quelli pubblicati in precedenza.

Gli scoraggiati inclusi nel calcolo della disoccupazione estesa utilizzata per la stima del MIC sono definiti come coloro che:

  1. si dichiarano in cerca di lavoro;
  2. sono disponibili a lavorare nelle due settimane successive a quelle dell’intervista;
  3. anche se non lo hanno fatto nelle ultime quattro settimane, affermano di aver compiuto una o più azioni di ricerca da 2 a 3 mesi prima dell’intervista.

I sottoccupati sono persone che lavorano part time, ma che vorrebbero lavorare un numero maggiore di ore e dichiarano di essere disponibili a lavorare più ore entro le due settimane successive a quella cui le informazioni sono riferite.

Sia gli scoraggiati che i sottoccupati non rientrano nel calcolo di questa formulazione del MIC.

Per i chiarimenti tecnici sulla costruzione del MIC si rimanda alla nota tecnica pubblicata in allegato nei precedenti bollettini

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