Confcommercio: "dato atteso, ma la ripresa non può più attendere"

Confcommercio: "dato atteso, ma la ripresa non può più attendere"

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2 marzo 2012

"La battuta d'arresto del Pil, sebbene largamente attesa, è la conferma che siamo ormai in piena recessione. Gli aspetti più critici riguardano, da una parte, la stagnazione dei consumi, dall'altra, la specificità italiana di questa fase recessiva. Infatti, rispetto al 2007, quasi tutti i principali Paesi europei ed extraeuropei hanno recuperato i livelli di prodotto lordo mentre l'Italia è ancora distante di oltre 4 punti percentuali dal suo massimo": questo il commento dell'Ufficio Studi Confcommercio ai dati sul Pil diffusi oggi dall'Istat. "Inoltre - prosegue Confcommercio - tutte le previsioni nazionali ed internazionali indicano che nei prossimi anni il profilo di crescita del nostro Paese sarà negativo o pressoché nullo. Uno scenario che comporterà verosimilmente livelli di prodotto lordo alla fine del 2014 ancora largamente distanti dai valori pre-crisi mentre paesi come la Germania e gli Stati Uniti mostreranno livelli di prodotto lordo molto superiori a quelli raggiunti nella fase pre-recessiva"."Pertanto - conclude l'Ufficio Studi - considerando anche l'attuale livello di pressione fiscale su famiglie e imprese, tra le più alte in Europa, e il rischio di un ulteriore aumento delle tasse per effetto di alcune misure previste dal decreto sulle semplificazioni fiscali, diventano sempre più urgenti politiche che sostengano con maggior forza la crescita e il mercato del lavoro. A partire da una seria e concreta applicazione del criterio della spending review per ridurre drasticamente le sacche di spesa improduttiva; e fare in modo che l'incremento di gettito derivante dal contrasto vigoroso all'evasione fiscale sia destinato a ridurre il carico fiscale complessivo sulle famiglie e sul fattore lavoro".

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