A Perugia workshop internazionale promosso dall'Ateneo perugino in collaborazione con Cyber security national lab, Assintel Umbria, Confcommercio, Business Campus. La tecnologia blockchain può essere applicata non solo al mondo delle criptovalute ma anche ai processi produttivi o al mondo dei servizi.

"Le criptovalute come il Bitcoin sono soltanto un aspetto di quello che è la blockchain, un database immutabile che permette di memorizzare in maniera indelebile dati, transazioni e contatti. Destinata a rivoluzionare il trattamento dei dati e smascherare ogni falso
in qualsiasi ambito di azione": a dirlo è Stefano Bistarelli, docente del Dipartimento di Matematica e Informatica dell'Università di Perugia. Intervenuto a un workshop internazionale promosso dall'Ateneo perugino in collaborazione con Cyber security national lab, Assintel Umbria, Confcommercio, Business Campus e con il sostegno di Fondazione Cassa Risparmio Perugia e Banca d'Italia. Una giornata di studio e divulgazione organizzata a Perugia. Se il tema Bitcoin rimanda a possibili guadagni speculativi, a tenere banco è stata soprattutto la tecnologia blockchain che può essere applicata non solo al mondo delle criptovalute. "Ma anche e soprattutto - ha sottolineato Bistarelli - ai processi produttivi o al mondo dei servizi". E non mancano gli esempi di applicazione. "Potrebbe essere usata - ha detto ancora il docente - per gli atti notarili oppure per la tracciabilità di una filiera produttiva o dei pagamenti". Ma le aziende sono pronte a cimentarsi con questa novità informatica-tecnologica? "C'è sicuramente un grande interesse e curiosità da parte delle imprese anche se, forse, non c'è ancora una grande consapevolezza delle potenzialità della blockchain", ha spiegato Roberto Palazzetti, presidente di Assintel. "Ma c'è da scommettere - ha aggiunto - che presto entrerà a far parte del linguaggio comune degli imprenditori e degli stessi commercianti per i vantaggi che questa tecnologia sarà in grado di offrire". Bistarelli ha azzardato che il boom potrebbe esserci già nell'arco di due anni anche se ha messo in guardia sulla bontà delle applicazioni che saranno immesse sui mercati. In Umbria l'interesse per i Bitcoin e la tecnologia che vi è alla base è confermato anche dal fatto che esistono più di una decina di esercizi commerciali che da qualche tempo accettano pagamenti e transazioni in criptovalute.