Demanio spiagge: il Governo chiederà una proroga di tre anni

Demanio spiagge: il Governo chiederà una proroga di tre anni

Incontro tra i rappresentanti nazionali degli operatori balneari ed il ministro agli Affari regionali, Raffaele Fitto. L'Esecutivo attiverà un tavolo per arrivare a una nuova normativa e alla riorganizzazione del settore.

DateFormat

2 novembre 2009
Per superare la procedura di infrazione comunitaria sulle concessioni demaniali, il Governo chiederà una proroga all’Europa e

Per superare la procedura di infrazione comunitaria sulle concessioni demaniali, il Governo chiederà una proroga all’Europa e attiverà un tavolo per arrivare a una nuova normativa e alla riorganizzazione del settore. E’ la soluzione prospettata in un incontro a Bologna ai rappresentanti nazionali degli operatori balneari dal ministro agli affari regionali, Raffaele Fitto. L’obiettivo finale, ha spiegato il ministro, è giungere a una modalità che da una parte tenga conto delle indicazioni della Ue e dall’altra tuteli la specificità della realtà italiana.

Fitto ha ricordato che “il Governo ha già avviato un percorso specifico: ne abbiamo parlato in Consiglio dei Ministri e avviato un tavolo interministeriale con Matteoli e la Brambilla”. Ancora da definire l’entità della proroga, anche se Fitto ha ipotizzato una durata di tre anni, perché “quanto più ampia sarà, meglio consentirà la riorganizzazione”. Dunque il prossimo passo sarà “predisporre un articolo di legge da varare entro il 31 dicembre che il ministro Ronchi sottoporrà all’Europa” nella speranza che da Bruxelles arrivi il via libera al rinvio.

Ai rappresentanti di Sib-Confcommercio, Oasi-Confartigianato, Fiba-Confesercenti e Assoturismo-Confindustria, Fitto ha spiegato che l’impugnazione delle leggi regionali di Emilia-Romagna e Friuli-Venezia Giulia “è stato un automatismo”. Infatti, ha aggiunto, a fianco della richiesta di proroga “sarà inevitabile la soppressione dell’articolo 37 del Codice della Navigazione che stabilisce il diritto di insistenza”, ovvero quello che ha portato la Ue a aprire la procedura di infrazione e il Governo a impugnare le leggi. Dunque il Governo aprirà un tavolo specifico “per il quale abbiamo dato la disponibilità agli operatori a lavorare insieme a loro”, ha assicurato Fitto, perché solo così si arriverà “al recepimento a livello regionale delle nuove norme e al ritiro dell’impugnazione del Governo”. La nuova normativa dovrà dunque “rendere compatibili le esigenze dei lavoratori con la normativa europea e quindi dovremo trovare insieme una soluzione intermedia”, ha proseguito il ministro, secondo il quale “è necessario individuare delle modalità che tengano conto di una serie di questioni, prima tra tutte il fatto che ci sono operatori che hanno investito in queste strutture”.

 

Banner grande colonna destra interna

Aggregatore Risorse

ScriptAnalytics

Cerca