Dl Sviluppo, le Commissioni danno il via libera

Dl Sviluppo, le Commissioni danno il via libera

Il testo arriva oggi in Aula alla Camera per essere approvato con un voto di fiducia entro domani. Confermato lo stop alla norma sulle concessioni delle spiagge, ok al pacchetto omnibus, resta l'Agenzia dei servizi idrici.

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15 giugno 2011

Per il dl sviluppo è arrivato il via libera delle commissioni Bilancio e Finanze della Camera, che hanno approvato con un voto unico un pacchetto di circa 130 emendamenti che riunisce proposte di Pdl-Lega, opposizione e dei relatori sui quali c'è stata convergenza fra governo e maggioranza. Resta confermato lo stop alla norma sulle concessioni delle spiagge e salta l'emendamento
del Carroccio sui bonus in graduatoria agli insegnanti residenti, ma ci sarà una speciale valutazione per gli istituti nelle zone svantaggiate. Confermata anche, fra le proteste del Pd, l'agenzia dei servizi idrici ma oltre alla vigilanza gli verrà affidata anche la regolazione. Il provvedimento approda oggi in Aula per essere approvato con un voto di fiducia entro giovedì. Non sono mancati problemi politici nelle commissioni, dove i lavori sono proseguiti a rilento con una manciata di votazioni in due giorni per lo più con esito di parità fra maggioranza e opposizione. Alla fine governo e
maggioranza hanno deciso di riunire in un unico pacchetto omnibus tutte le proposte sulle quali c'era consenso e di procedere con una votazione unica fra le proteste dell'opposizione. Nell'emendamento omnibus entra anche una proposta Lega-Pdl che prevede che l'Alta Velocità contribuirà a finanziare il Servizio universale attraverso un sovrapprezzo del canone. Viene
confermato il pacchetto fiscale con l'allentamento delle ganasce e la stretta sui giudici tributari viene limitata fino alla riforma complessiva della giustizia tributaria. E' stato inoltre approvato un emendamento del Pd che consente di utilizzare i fondi Fas per le assunzioni nel Mezzogiorno e arriva la possibilità di utilizzare i fondi strutturali Ue per finanziare il credito imposta per gli investimenti al Sud. Ancora dall'opposizione è passata una modifica (firmatario Cesare Damiano del Pd) che prevede che le gare d'appalto siano considerate al netto del costo del lavoro. Stop poi ad alcune norme sul copyright nel design, mentre nel pacchetto omnibus manca la norma sullo 'ius variandi' cioè la possibilità per le banche di modificare unilateralmente le condizioni di credito
alle imprese. Sì, inoltre, alla norma che consente la rinegoziazione dei mutui a tasso variabile fino a 200mila euro con un tetto Isee di 35mila euro.

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