In ripresa la fiducia delle imprese, giù quella dei consumatori

In ripresa la fiducia delle imprese, giù quella dei consumatori

L'aumento nei servizi di mercato trascina al rialzo l’indice Istat relativo alle imprese, mentre quello dei consumatori torna sui livelli del maggio dello scorso anno. “Segnali di sofferenza” per Confcommercio.

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25 febbraio 2022

A febbraio, secondo i dati diffusi dall’Istat (link alla rilevazione completa in pdf), prosegue la discesa del clima di fiducia dei consumatori, che scende da 114,2 a 112,4 punti tornando sui livelli del maggio scorso, mentre l'indice relativo alle imprese cambia direzione e sale da quota 105,3 a 108,2.

Indici del clima di fiducia dei consumatori e delle imprese italiane, gennaio 2013-febbraio 2022. Fonte: Istat

Per quanto riguarda i consumatori, sono in calo tutte le componenti dell'indice di fiducia ad eccezione del clima futuro. In dettaglio, il clima economico scende da 129,7 a 129,4, il clima personale e quello corrente passano rispettivamente da 109 a 106,8 e da 114,7 a 109,6, mentre il clima futuro - in controtendenza - aumenta da 113,5 a 116,6.

Passando alle le imprese, "segnali eterogenei  - dice l’Istituto di statistica - provengono dai quattro comparti indagati". In particolare, l'indice di fiducia diminuisce nel comparto manifatturiero (da 113,7 a 113,4) e nel commercio al dettaglio (da 106,6 a 104,9) mentre aumenta nelle costruzioni (da 158,8 a 159,7) e, in misura marcata, nei servizi di mercato (da 94,9 a 100,5).

 

Confcommercio vede “segnali di sofferenza” 

“Il clima di fiducia rilevato nel mese di febbraio – che non tiene conto della guerra in Ucraina in quanto la rilevazione si è chiusa attorno alla prima metà del mese - riflette in misura abbastanza puntuale le difficoltà dell’economia italiana. Le famiglie cominciano ad avvertire gli effetti degli aumenti dei prezzi, fenomeno che non reputano in rapido rientro, e questo fattore influirà negativamente sulle decisioni future di spesa. Sebbene permanga su livelli storicamente elevati, la fiducia dei consumatori è in riduzione quasi costante dallo scorso mese di ottobre. Le imprese, per contro, mostrano andamenti articolati, con segnali di sofferenza nel manifatturiero e nel commercio al dettaglio tradizionale. Tra gli operatori del turismo il clima di fiducia si mantiene stabile, ma a livelli molto bassi, a segnalare come gli imprenditori del settore non riescano ancora ad intravedere concrete possibilità di tornare ai fatturati e agli utili del 2019”. Questo il commento dell’Ufficio Studi di Confcommercio.

 

Altre notizie e approfondimenti sono a tua disposizione nel nostro focus dedicato ai dati Istat con in più le note dell'Ufficio Studi di Confcommercio. Trovi la pagina a questo link: Focus Istat di Confcommercio.

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