Fisco e conti pubblici: nuovo allarme da Istat e Bankitalia

Fisco e conti pubblici: nuovo allarme da Istat e Bankitalia

Nel secondo trimestre 2002 il Pil è cresciuto solo dello 0,2%, mentre da gennaio a giugno sono scese dello 0,4% le entrate tributarie. Debito pubblico record. CONFCOMMERCIO: "SCIVOLO PREOCCUPANTE"

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9 agosto 2002
+++FISCO: ENTRATE ACCERTATE +1,5% NEI PRIMI 6 MESI+++ A QUOTA 147

Fisco e conti pubblici: nuovo allarme da Istat e Bankitalia

 

Dopo la diffusione dei dati sulle entrate tributarie nei primi sei mesi dell’anno, che evidenziano un calo dell’autotassazione (-15% per l’Irpef e –18% per l’Irpeg) e che hanno dato il via ad una vera e propria battaglia verbale tra l’attuale ministro Giulio Tremonti ed il suo predecessore Vincenzo Visco, stavolta spetta ad Istat e Banca d’Italia lanciare un nuovo allarme sull’andamento di fisco e conti pubblici.

Ma andiamo con ordine. Secondo i dati preliminari resi noti dall’Istituto di statistica, nel secondo trimestre 2002 il Pil Italiano è aumentato dello 0,2% sia rispetto al trimestre precedente sia nei confronti del secondo trimestre 2001, sintesi di un aumento del valore aggiunto dei servizi e di una diminuzione dell’industria e dell’agricoltura. E non basta. L’Istat ha anche rivisto al ribasso il dato sull’andamento del Pil nel primo trimestre: la stima preliminare che indicava una crescita dello 0,2% è stata infatti abbassata allo 0,1% sui tre mesi precedenti. Rivisto anche il dato rispetto allo stesso periodo 2001 che diventa invariato  (era +0,1%).

I dati Istat sul Pil seguono di un giorno quelli diffusi dall’Istituto di Via Nazionale, che seguendo metodologie di calcolo diverse da quelle del Ministero dell’Economia, ha reso noto che le entrate tributarie al netto dei fondi speciali della riscossione (cioè degli incassi non ancora attribuiti), sono ammontate a 128,8 miliardi di euro nei primi sei mesi dell’anno, con una flessione dello 0,4% rispetto allo stesso periodo del 2001. I dati della Banca d’Italia confermano l’andamento fiacco delle entrate tributarie, ma sono più pessimisti di quelli diffusi dal dicastero guidato da Tremonti, che indicavano un  incremento del gettito pari all’1,5%.

Le statistiche di Bankitalia mostrano comunque un gettito in crescita nel mese di giugno: 23,6 miliardi di euro contro i 20,3 del 2001, con una crescita di 3,2 miliardi (+15,9%).

Altro capitolo dolente è quello del debito pubblico, che sempre secondo Bankitalia a maggio ha raggiunto un nuovo livello record a quota 1.386.208 milioni di euro, in crescita per il quinto mese consecutivo. Il dato corrisponde ad un incremento di 47.047 milioni di euro (+3,5%) rispetto allo stesso mese del 2001.

 

 

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