LA POSIZIONE DI CONFCOMMERCIO

LA POSIZIONE DI CONFCOMMERCIO

d:9-8-2002 p:01 T: Fisco e conti pubblici: nuovo allarme da Istat e Bankitalia

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9 agosto 2002
ISTRUTTORIA BANCA DI'ITALIA - CARTASI' SERVIZI INTERBANCARI

Pil e conti pubblici : la posizione di Confcommercio

 

“Tutti i fondamentali della nostra economia – debito pubblico, crescita del prodotto interno lordo, livello delle entrate fiscali, produzione industriale, import/export - si trovano oggi su uno scivolo che non può non definirsi preoccupante”. Questo il commento di Confcommercio sugli ultimi e poco confortanti dati relativi all’andamento del Pil e dei conti pubblici.

Per evitare che questa congiuntura negativa si consolidi e possa creare le premesse di una vera e propria recessione, con un rallentamento anche strutturale di tutto il processo economico, per Confcommercio è indispensabile il varo di una legge finanziaria con almeno tre obiettivi prioritari. A cominciare dal “ripristino di un clima di fiducia nelle famiglie che possa portare ad un rilancio effettivo dei consumi. E ciò non sarà possibile senza l’adozione di misure fiscali che frenino la pesante erosione che, specie in quest’ultimo periodo, si è determinata nel potere d’acquisto delle famiglie”. La Confederazione chiede anche “un blocco temporaneo non solo di tutte le tariffe e dei costi dei servizi di pubblica utilità, ma anche delle addizionali Irpef che i Comuni stanno praticando, in misura sempre più larga e consistente, per cercare di fronteggiare il crescente deficit dei loro bilanci”, nonché “tagli strutturali nel comparto della spesa pubblica che evitino un ulteriore ingrossamento del debito pubblico che sembra aver di nuovo superato i limiti di guardia”.

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