I provvedimenti contenuti in Finanziaria

FAMIGLIE: dal primo gennaio saliranno da circa 500mila lire ad un milione le detrazioni Irpef per ciascun figlio a carico. Le famiglie con un solo figlio dovranno avere un reddito fino a 70 milioni, quelle con due figli fino ad 80, quelle con tre figli fino a 90. Con più di quattro figli il tetto del reddito scompare.

PENSIONI: salgono ad un milione le pensioni più basse. La misura dovrebbe riguardare circa 2,2 milioni di anziani e prevede un aumento per coloro che hanno almeno 70 anni di età e un reddito annuo inferiore a 13 milioni lordi, escluso il reddito della casa di abitazione. Grazie al versamento di 25 anni di contributi anche chi ha 65 anni potrà fruire degli aumenti.

FONDAZIONI: forte separazione tra il controllo degli enti no profit e la partecipazione nelle banche. Le partecipazioni negli istituti di credito, che dovranno essere vendute, potranno essere gestite da società ad hoc, le Società di Gestione del Risparmio. Nella gestione delle Fondazioni un ruolo importante è assegnato alla presenza degli enti locali.

SANATORIA FISCALE: esteso a tutto il 2002 il regime di non sanzionabilità per quei contribuenti che si adeguano agli studi di settore riportando nella dichiarazione dei redditi i ricavi anche non annotati nelle scritture contabili.

AGRICOLTURA: l’Irap scende all’1,9% dal 2,5% precedente, mentre anche per i miglioramenti dei boschi si potrà usufruire della detrazione Irpef del 36%.

SERVIZI PUBBLICI LOCALI: l’erogazione dovrà svolgersi in regime di concorrenza ed affidata mediante una gara. Una serie di misure favoriscono le aggregazioni ed escludono dalle gare coloro che gestiscono un servizio pubblico, in Italia o all’estero, grazie ad un affidamento diretto.

MEZZOGIORNO: le imprese che assumono nuovi dipendenti a tempo indeterminato godranno di uno sgravio contributivo totale per tre anni.

BLOCCO TURN OVER P.A.: niente assunzioni nelle pubbliche amministrazioni nel 2002.

STIPENDI MINISTRI: ridotti del 10% gli stipendi del Presidente del Consiglio e dei ministri.

PATTO STABILITA' INTERNO: fissato al 6% dal precedente 4,5% il tetto di incremento della spesa corrente di Province e Comuni oltre i 5 mila abitanti.

SCUOLA: potrà salire l’orario di lavoro degli insegnanti dalle attuali 18 ad un massimo di 24 ore. La decisione spetterà agli insegnanti stessi. Stanziate risorse aggiuntive per un totale di 2.213 miliardi.