La Camera dà via libera alla Finanziaria

La Camera dà via libera alla Finanziaria

L'aula di Palazzo Montecitorio ha approvato senza grossi stravolgimenti la manovra per il 2002. Il testo passa ora al Senato per l'approvazione definitiva. Soddisfazione dell'Aeranti-Corallo per le misure a sostegno delle emittenti locali.

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20 dicembre 2001

La Camera dà il via libera alla Finanziaria

 

La Camera ha licenziato senza particolari stravolgimenti il testo della legge Finanziaria. Il testo passa ora al Senato per quella che, salvo colpi di scena, dovrebbe essere l'approvazione definitiva. Le linee guida sono state infatti c onfermate, con l'aumento delle pensioni minime, l‘inserimento di sgravi per le famiglie ed il varo di un pacchetto di aiuti alle imprese. Queste ultime potranno escludere i beni strumentali dal patrimonio pagando un'imposta sostitutiva pari al 10% della differenza tra il valore "normale" del bene e quello riconosciuto fiscalmente. Inoltre, è stata confermata l'abolizione dell'imposta sulle insegne non superiori a cinque metri quadri; i Comuni possono tuttavia decidere di esentare anche le insegne con una superficie più ampia. Da sottolineare anche la proroga a tutto il 2002 delle detrazioni Irpef al 36% per le ristrutturazioni edilizie e dell'abbattimento Iva al 10% per l'acquisto dei materiali e l'incremento di 40 miliardi per le misure a sostegno delle emittenti tv locali. A quest'ultimo proposito, la Finanziaria prevede pe r il prossimo anno altri 30 miliardi a favore dell'emittenza radiotelevisiva che saranno assegnati dal Ministero delle Comunicazioni.

Proprio a proposito delle misure a sostegno delle emittenti locali, il Coordinatore dell'Aer-Anti-Corallo, la federazione che rappresenta 1.141 imprese radiotelevisive locali sulle circa 1.700 operanti, Marco Rossignoli ha espresso "grande soddisfazione per le misure a favore delle imprese radiofoniche e televisive locali contenute nella Finanziaria 2002 approvata alla Camera". "Il testo approvato dalla Camera – si legge in una nota - migliora ulteriormente il contenuto del provvedimento già approvato in prima lettura dal Senato, introducendo, oltre all'aumento a 120 miliardi di lire (di cui 12 per la radiofonia) per le misure di sostegno del settore, anche la previsione di un fondo di ulteriori 30 miliardi da destinare all'emittenza radiotelevisiva, nonché l'estensione dal 40 all'80% del tetto massimo che il ministero rimborserà alle emittenti televisive per l'ammodernamento degli impianti". Rossignoli ha poi evidenziato "il particolare impegno profuso dal Ministro delle Comunicazioni, Maurizio Gasparri, per l' approvazione di tali importanti provvedimenti che rappresentano la particolare attenzione rivolta alle imprese radiofoniche e televisive locali".

 

 

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