Prezzi, prosegue la frenata

Prezzi, prosegue la frenata

I dati definitivi Istat indicano un aumento dello 0,3% su base mensile e del 5,4% su base annua ad agosto, grazie soprattutto, ancora una volta, al calo degli energetici. Confcommercio: “segnali positivi, a ottobre il calo potrebbe più consistente”.

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15 settembre 2023

Non si arresta il processo di rientro dell'inflazione, che anche ad agosto  ha visto calare il ritmo di crescita con un aumento dello 0,3% su base mensile e del 5,4% su base annua (era +5,8% a luglio). Dalle stime definitive dell'Istat (link ai dati completi in pdf) emerge che la frenata è di nuovo attribuibile in primis alla dinamica dei beni energetici non regolamentati (da +7% a +5,7%), dei servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (da +6,6% a +5,8%), degli alimentari non lavorati (da +10,4% a +9,2%), dei servizi relativi ai trasporti (da +2,4% a +1,2%), dei beni durevoli (da +5,4% a +4,6%) e, in misura minore, degli alimentari lavorati (da +10,5% a +10%). Questi effetti sono stati solo in parte compensati dalla moderata accelerazione dei prezzi dei Servizi relativi all’abitazione (da +3,6% a +3,9%) e dall’attenuarsi della flessione degli energetici regolamentati (da -30,3% a -29,6%). La "inflazione di fondo”, al netto degli energetici e degli alimentari freschi rallenta ancora (da +5,2%a +4,8%), così come quella al netto dei soli beni energetici (da +5,5%, registrato a luglio, a +5,0%).

Indice dei prezzi al consumo Nic gennaio 2018–agosto 2023, variazioni percentuali congiunturali e tendenziali

Confcommercio: “segnali positivi, a ottobre il calo potrebbe più consistente”

“Dal versante dell’inflazione continuano a provenire segnali confortanti. Pur in un contesto caratterizzato da molteplici elementi d’incertezza, c’è una tendenza al rallentamento dei tassi di variazione dei prezzi sostanzialmente diffusa. Le aspettative di un rientro, che a ottobre potrebbe assumere toni più significativi, sono consolidate dal rallentamento del tasso di crescita dell’inflazione di fondo, scesa al 4,8% a conferma di un attenuarsi nel sistema delle tensioni accumulate nell’ultimo biennio. Il ritorno a valori più vicini a quelli sperimentati nel decennio precedente potrebbe rappresentare un importante elemento per la tenuta della domanda da parte delle famiglie, sostenendo la crescita in un contesto internazionale molto complicato”: questo il commento dell’Ufficio Studi Confcommercio.

 

Fipe: "ad agosto prezzi in linea con la dinamica generale"

Ad agosto i prezzi del settore della ristorazione "sono in linea con l'inflazione generale". Così l'Ufficio Studi di Fipe-Confcommercio, che ha elaborato le  stime partendo dai dati Istat sull'andamento del fatturato delle  imprese dei servizi e sulla dinamica dei prezzi. Dai dati emerge che si consolida il recupero della ristorazione nel secondo trimestre del  2023 (la variazione rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente registra infatti un incremento del 13,8%) anche per effetto appunto della dinamica dei prezzi, che ad agosto sono aumentati del 5,9%.
 

 

Altre notizie e approfondimenti sono a tua disposizione nel nostro focus dedicato ai dati Istat con in più le note dell'Ufficio Studi di Confcommercio. Trovi la pagina a questo link: Focus Istat di Confcommercio.

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