Per l’inflazione vero e proprio crollo a ottobre
Per l’inflazione vero e proprio crollo a ottobre
I dati definitivi Istat indicano una diminuzione da +5,3% a +1,7% su base annua, mentre rispetto al mese precedente c’è una diminuzione dello 0,2%. Confcommercio: "decisa frenata, ma da confermare nei prossimi mesi".
Netta accelerata a ottobre del processo di discesa dei prezzi partito già da qualche mese. I dati definitivi Istat (link ai dati completi in pdf) indicano infatti un crollo a +1,7% su base annua (un dato che non si registrava da luglio 2021) rispetto al +5,3 del mese precedente, mentre su base mensile si registra un -0,2% rispetto al +0,2% di settembre. L'inflazione acquisita per il 2023 è pari a +5,7% per l'indice generale e a +5,1% per la componente di fondo.
La drastica discesa del tasso di inflazione "si deve in gran parte all'andamento dei prezzi dei beni energetici, in decisa decelerazione tendenziale a causa dell'effetto statistico derivante dal confronto con ottobre 2022, quando si registrarono forti aumenti dei prezzi del comparto", è il commento dell'Istat. Un contributo al ridimensionamento dell'inflazione si deve inoltre alla dinamica dei prezzi dei beni alimentari, il cui tasso tendenziale scende al +6,3%, esercitando un freno alla crescita su base annua dei prezzi del "carrello della spesa" (+6,1%). Infine, più contenuta è la flessione dell'inflazione di fondo, che a ottobre si attesta al +4,2% (dal +4,6% di settembre).
Indice dei prezzi al consumo NIC, gennaio 2018-ottobre 2023, variazioni percentuali congiunturali e tendenziali. Fonte: Istat
In ulteriore rallentamento in termini tendenziali i prezzi dei beni alimentari, per la cura
della casa e della persona, che passano da +8,1% a +6,1%, e quelli dei prodotti ad alta frequenza d'acquisto (da +6,6% a +5,6%).
Confcommercio: "decisa frenata, ma da confermare nei prossimi mesi"
"Il dato definitivo della deflazione di ottobre (-0,2% su settembre) costituisce una confortante indicazione sul buon funzionamento del sistema produzione-ingrosso- distribuzione. Non solo in undici mesi l’inflazione è scomparsa, almeno temporaneamente, ma la riduzione congiunturale dei prezzi appare diffusa e, quindi, potenzialmente solida. Il crollo del tasso tendenziale è principalmente dovuto ai beni energetici, ma va rilevato che la media di lungo termine della variazione dei prezzi dei beni alimentari in ottobre è pari a 0,2% contro un dato osservato pari a zero. Quindi, anche altri settori hanno contribuito al raffreddamento del fenomeno. Le buone notizie vanno confermate nei prossimi mesi. La lotta contro l’aumento generalizzato dei prezzi non può dirsi conclusa e le tensioni geopolitiche possono generare impulsi esogeni ad oggi non quantificabili". Questo il commento dell’Ufficio studi di Confcommercio ai dati Istat definitivi sull'inflazione.
Altre notizie e approfondimenti sono a tua disposizione nel nostro focus dedicato ai dati Istat con in più le note dell'Ufficio Studi di Confcommercio. Trovi la pagina a questo link: Focus Istat di Confcommercio.