A maggio riprende la corsa dell'inflazione

A maggio riprende la corsa dell'inflazione

I dati definitivi dell'istituto di statistica indicano un aumento dello 0,8% su base mensile e del 6,8% su base annua. Confcommercio: "Rischio inflazione al 7%".

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16 giugno 2022

Nel mese di maggio l’indice nazionale dei prezzi al consumo (al lordo dei tabacchi) torna ad accelerare, con un aumento dello 0,8% su base mensile e del 6,8% su base annua (link pdf per i dati completi). Lo rende noto l’Istat, che rispetto alle stime preliminari ha aggiustato il tiro sul dato annuale (prima era 6,9%). “Dopo il rallentamento di aprile - ha commentato l’Istituto nazionale di statistica - l’inflazione torna ad accelerare salendo a un livello che non si registrava da novembre 1990”.

A fare da traino ci pensano gli elevati aumenti dei prezzi dei Beni energetici, la cui crescita passa da +39,5% di aprile a +42,6% per colpa soprattutto degli Energetici non regolamentati (da +29,8% a +32,9%, mentre la crescita dei prezzi degli Energetici regolamentati è stabile a +64,3%), dei Beni alimentari (da +6,1% a +7,1%), soprattutto dei Beni alimentari lavorati (da +5% a +6,6%), dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (da +2,4% a +4,4%) e dei Servizi relativi ai trasporti (da +5,1% a +6%).

Per quanto riguarda l’inflazione di fondo, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, passa da +2,4% a +3,2% e quella al netto dei soli beni energetici da +2,9% a +3,6%. Su base annua, invece, in crescita sia i prezzi dei beni (da +8,7% a +9,7%) sia quelli dei servizi (da +2,1% a +3,1%). Rimane quindi stabile il differenziale inflazionistico negativo tra questi ultimi e i prezzi dei beni (stesso dato di aprile scorso a -6,6%).

L’aumento mensile dell’indice generale è dovuto ai prezzi dei Beni energetici non regolamentati (+3,6%), degli alimentari lavorati (+1,3%), dei servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (+1,2%) e degli alimentari non lavorati (+1,1%). Confermato l’aumento del dato preliminare dell’ IPCA, l’indice armonizzato dei prezzi al consumo, a +0,9% su base mensile e del 7,3% su base annua (ad aprile scorso era +6,3%).

Confcommercio: "Rischio inflazione al 7%"

Commentando i dati definitivi dell'inflazione, l'Ufficio Studi Confcommercio ha sottolineato che "la revisione apportata al dato di maggio è del tutto marginale e non cambia la lettura dello scenario di riferimento. La detassazione di carburanti e bollette energetiche vale 1,3 punti percentuali assoluti, indicando un contributo rilevante delle politiche di sostegno, senza le quali l’inflazione armonizzata si collocherebbe sopra l’8,5%. Almeno per tutta la prossima estate non si dovrebbero osservare significative discese del tasso d’inflazione tendenziale. Sono confermati, dunque, i rischi per un’inflazione al 7% circa per l’anno in corso". 

 

 

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