A dicembre disoccupazione giù e occupazione stabile

A dicembre disoccupazione giù e occupazione stabile

Secondo i dati preliminari dell’Istat il tasso di disoccupazione cala al 9% e quello di occupazione resta al 59%. Rispetto a febbraio 2020 il primo è inferiore dello 0,6% mentre il secondo ha recuperato tutte le perdite. Confcommercio: “prospettive di crescita a rischio peggioramento”.

DateFormat

1 febbraio 2022

Dopo il buon risultato di novembre, anche a dicembre il mercato del lavoro si conferma in una fase abbastanza dinamica. Il tasso di disoccupazione, infatti, scende, anche se leggermente: 9% nel complesso e 26,8% tra i giovani (rispettivamente -0,1% e -0,7% rispetto al mese precedente). La diminuzione del numero di persone in cerca di lavoro, in base alle stime preliminari dell’Istat (link ai dati completi in pdf) è dell'1,3% (29mila in meno rispetto a novembre). Sostanzialmente stabile il numero di inattivi tra i 15 e i 64 anni, con il relativo tasso fermo al 35,1%. Rispetto a dicembre 2020, diminuiscono sia il numero di persone in cerca di lavoro (-7,6%, -184mila unità che il totale degli inattivi tra i 15 e i 64 anni (-4,7%, -653mila).

Per quanto riguarda l’occupazione, c’è un aumento del numero di occupati del 2,4% (pari a +540mila unità) rispetto a dicembre 2020, mentre su base mensile c’è una sostanziale stabilità per effetto della crescita del numero di occupati tra le donne, i dipendenti a termine e le persone con meno di 50 anni d'età e del calo tra gli uomini, gli autonomi e gli ultra 50enni. Il tasso di occupazione è stazionario al 59%. A livello trimestrale, l’occupazione è più elevata dello 0,3% rispetto al periodo luglio-settembre, (+ 70mila occupati).

Tassi di occupazione, disoccupazione e inattività per genere, dicembre 2021. Fonte: Istat

Interessante, infine, il confronto con i dati precedenti lo scoppio della pandemia: il tasso di occupazione è tornato allo stesso livello mentre quello di disoccupazione resta inferiore di 0,6 punti e quello di inattività sale dal 34,6% al 35,1%. "Il lieve calo dell'occupazione nel mese di novembre e la sostanziale stabilità registrata a dicembre - è il commento dell'Istat - rallentano la crescita dell'occupazione osservata a partire dal mese di febbraio 2021, con l'unica eccezione del mese di agosto". Rispetto a gennaio, infatti, "il numero di occupati è cresciuto di oltre 650 mila unità e il tasso di occupazione è più elevato di 2,2 punti percentuali".

 

Confcommercio: “prospettive di crescita a rischio peggioramento”

“I nuovi dati sul mercato del lavoro, rivisti e aggiornati, chiariscono la portata del rallentamento economico in atto dalla fine della scorsa estate. La perdita di slancio della ripresa ha determinato la stabilizzazione dell’occupazione nell’ultimo quarto del 2021, su posizioni distanti per quasi 500mila occupati rispetto ai massimi di giugno 2018 e di oltre 800mila unità in termini di forze di lavoro rispetto a giugno 2019”. Questo il commento dell’Ufficio Studi di Confcommercio, che aggiunge: “limitando il confronto tra l’oggi e il periodo immediatamente precedente la pandemia, emerge tanto la moderata crescita del lavoro dipendente, in prevalenza a tempo determinato, quanto la perdita di 320mila occupati tra gli indipendenti, un fenomeno che non accenna a riassorbirsi e che mette in serio pericolo le prospettive di ritornare a breve sui livelli occupazionali complessivi di inizio 2020. Una prolungata e intensa inflazione nei prossimi mesi potrebbe modificare negativamente la dinamica del mercato del lavoro, peggiorando le prospettive di crescita per il 2022”.


Per approfondire l'argomento visitare il nostro focus dedicato ai dati Istat con in più le note dell'Ufficio Studi di Confcommercio. Trovi la pagina a questo link: Focus Istat di Confcommercio.

Banner grande colonna destra interna

Aggregatore Risorse

ScriptAnalytics

Cerca