A gennaio disoccupazione in calo e occupazione stabile

A gennaio disoccupazione in calo e occupazione stabile

Secondo i dati preliminari dell’Istat il tasso di disoccupazione è sceso all'8,8%, mentre quello di occupazione rimane fermo al 59,2%. Confcommercio: “quadro debole, -200mila occupati rispetto all’inizio della pandemia”.

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3 marzo 2022

Cala ancora il tasso di disoccupazione a gennaio che scende all’8,8% e al 25,3% tra i giovani. Questi i dati preliminari diffusi dall’Istat (per i dati completi visita il seguente link pdf). La diminuzione del numero di persone in cerca di lavoro (-2,3%) interessa gli uomini e tutte le classi di età, ad eccezione della fascia tra i 35 e i 49 anni. Crescono invece gli inattivi (+0,6%), soprattutto tra le donne e tra chi ha meno di 50 anni. Infatti rispetto al mese di dicembre dello scorso anno ci sono 77mila donne occupate in meno e 69mila uomini in più. Sullo stesso mese del 2021 diminuisce sia il numero di persone in cerca di lavoro (-12,9%, -326mila), sia quello degli inattivi tra i 15 e i 64 anni (-5%, pari a -684mila).

Per quanto riguarda l’occupazione rispetto al mese precedente rimane stabile al 59,2%. Da gennaio 2021 il numero di occupati è cresciuto del 3,3%, circa 730mila unità (+2,4%). Una crescita che interessa sia gli uomini che le donne, per qualsiasi classe d’età e posizione professionale. Su base annua si registra un aumento di 354mila donne e 375mila uomini. A livello trimestrale l’occupazione è più elevata, rispetto a quello precedente, dello 0,5%, circa 120mila occupati in più.

Occupati per posizione professionale e carattere dell'occupazione, gennaio 2022. Fonte: Istat

 

Confcommercio: “quadro debole, -200mila occupati rispetto all’inizio della pandemia”

“Il rallentamento dell’economia a partire dall’ultimo quarto dello scorso anno comincia a produrre i primi effetti sul mercato del lavoro. Infatti, archiviata la fase di recupero, anche a gennaio 2022, per il secondo mese consecutivo, il numero di occupati è stabile, inferiore di oltre 200mila unità rispetto a febbraio 2020. Permangono, inoltre, molti elementi di criticità legati alle conclamate difficoltà nell’ambito dell’occupazione indipendente e alla perdurante bassa partecipazione delle donne al mercato del lavoro”: questo il commento dell’Ufficio Studi di Confcommercio, per il quale “la discesa del tasso di disoccupazione, che ha raggiunto il suo minimo dalla fine del 2011 - al netto dei dati falsati dall’inizio della pandemia nella primavera del 2020 - appare legata essenzialmente a fattori demografici più che ad una reale crescita della possibilità di occupazione soprattutto tra i giovani. La riduzione della popolazione nella fascia di età 15-64, con innesti sempre inferiori alle uscite, costituisce un problema strutturale che domanda politiche efficaci di lungo termine”.

 

Per approfondire l'argomento visitare il nostro focus dedicato ai dati Istat con in più le note dell'Ufficio Studi di Confcommercio. Trovi la pagina a questo link: Focus Istat di Confcommercio.

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