Pagamenti digitali: tutte le informazioni

Pagamenti digitali: tutte le informazioni

Una guida per comprendere gli ultimi incentivi e interventi normativi volti a promuovere l'utilizzo degli strumenti elettronici di pagamento. 

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17 marzo 2023

La digitalizzazione dei pagamenti, così come l'incentivo all'uso del pos, sono tra i più importanti obiettivi del governo. Il 4 marzo scorso è stato infatti istituito un tavolo tecnico al Ministero dell'Economia e delle finanze per individuare soluzioni per contenere i costi delle transizioni elettroniche. Lo scopo finale è quello di mitigare le spese fino a 30 euro a carico degli esercenti di attività di impresa, arti o professioni con ricavi e compensi non superiori a 400mila euro, favorendo così, con il coordinamento del Mef, il confronto tra istituzioni, associazioni di categoria e altri soggetti.

I pagamenti digitali

La crisi pandemica ha dato un forte impulso alla digitalizzazione dell'industria finanziaria. Sia durante che dopo l'emergenza sanitaria è infatti aumentata la preferenza dei consumatori per l’utilizzo delle carte rispetto al contante negli acquisti presso i punti fisici di vendita, soprattutto con tecnologia "contactless", anche per acquisti a basso importo. 

Secondo i dati riportati nell'ultima Relazione annuale della Banca d’Italia, le operazioni con carte di pagamento nel 2021 sono state poco più 6 miliardi e 600 milioni, una crescita del 22% rispetto all'anno precedente. L'Italia si aggiudica inoltre il primato per il numero di Pos installati, circa 4,1 milioni, nonostante registri un numero molto basso di operazioni per terminali.

Per cercare di incrementare i pagamenti digitali, il 30 giugno scorso sono scattate le nuove regole sull'obbligo di accettare i pagamenti elettronici per negozianti, artigiani e studi professionali: per chi rifiuta il pagamento elettronico sono previste sanzioni di 30 euro con un aumento del 4% sul valore della transazione. Sono invece stati esonerati dall'obbligo i tabaccai per la vendita di generi di monopolio, valori postali e bollati.

Anche il 2022 si caratterizza per una considerevole crescita dei pagamenti digitali, che sono arrivati a quota 397 miliardi di euro. Questo trend positivo deve molta parte anche all'aumento delle transazioni tramite smartphone o dispositivi wearable (come ad esempio gli smartwatch) in negozio, per un totale di 16,2 miliardi di euro (+123% rispetto al 2021). Di forte interesse tra i consumatori anche il Buy Now Pay Later (BNPL), particolarmente diffuso in Europa, soprattutto negli eCommerce. Nel nostro Paese il 13% degli italiani lo ha già utilizzato per uno o più acquisti online e/o in negozio.

Per un maggior approfondimento leggi l'articolo dedicato ai cambiamenti del commercio in Italia e nel mondo.

Tipologie di Pos

Ci sono varie tipi di Pos a disposizione per imprese e professionisti. I modelli principali sono sei. Vediamoli uno per uno:

  • Pos fisso - da posizionare vicino alla casa;
  • Pos cordless - senza fili, con base di ricarica, si può usare solo all'interno del punto vendita;

  • Pos mobile - tramite un'apposita app si potrà usare lo smartphone come se fosse un pos;

  • Pos smart - include le funzionalità di un registratore di cassa, come ad esempio la gestione digitale delle ricevute di pagamento, l'archivio delle transizioni o il monitoraggio delle operazioni;

  • Pos GSM/GPRS - attraverso una Sim incorporata, permettono di funzionare ovunque, senza aver bisogno di una linea telefonica o wireless;

  • Pos virtuali - utilizzate soprattutto negli ecommerce, permettono di effettuare il pagamento via Internet, sul sito dell'esercente.

Interventi per i pagamenti digitali

Per favorire un maggiore utilizzo degli strumenti elettronici di pagamento e di ridurre gli oneri a carico delle imprese, il governo aveva introdotto ha introdotto alcuni incentivi per i consumatori (cashback) e le imprese (credito d’imposta).

Tuttavia, mentre per il finanziamento del meccanismo di cashback è stato previsto uno stanziamento pari a 1,75 miliardi di euro per l’anno 2021, per l’agevolazione sotto forma di credito d’imposta per la riduzione delle commissioni, risultano solo 28,4 milioni di euro per il 2020 e altri 56,7 a partire dal 2021.

Il Cashback

Nel 2021 è stata prevista un’iniziativa per promuovere l’utilizzo di strumenti elettronici di pagamento: il cosiddetto “cashback”. Dal 1° gennaio 2021 il cittadino che procedeva ad un acquisto tramite pagamento digitale (carte di credito, carte di debito e prepagate, bancomat e apposite app) in negozi, bar, ristoranti, supermercati e grande distribuzione o per artigiani e professionisti, aveva diritto ad un rimborso sulla spesa effettuata.

In pratica con un minimo di 50 pagamenti effettuati in un semestre, si aveva diritto ad un rimborso del 10% dell'importo speso. Il massimo del rimborso complessivo era di 150 euro a semestre (quindi fino a 300 euro in un anno).

Il governo aveva previsto anche il super cashback, ovvero un premio di 1.500 euro spettante ai primi 100 mila partecipanti che hanno effettuato un maggior numero di pagamenti digitali a semestre. 

L’intero programma non è però stato rinnovato nel 2022. La ragione del mancato rinnovo risiede nel fatto che il Consiglio dei Ministri ha deciso di dirottare le risorse su altre voci di spesa, nonostante il buon esito dell'iniziativa tra i cittadini. Lo spegnimento della misura non ha tuttavia avuto forti ripercussioni sulla crescita dei pagamenti digitali, come si può evincere dalle ultime statistiche.

News e aggiornamenti

Il 13 aprile 2022 il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto di attuazione di un "pacchetto" di norme fiscali per velocizzare l'attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Tra queste troviamo l'anticipo al 30 giugno delle sanzioni per chi rifiuta i pagamenti elettronici (inizialmente dovevano scattare dal primo gennaio 2023). La multa partirà da una base fissa di 30 euro più il 4% del valore della transazione negata. 

Una misura non condivisa da Confcommercio che per favorire i pagamenti digitali propone "l'abbattimento delle commissioni e dei costi a carico di consumatori e imprese", a cominciare dal potenziamento del credito d'imposta sulle commissioni pagate dall'esercente.

Il 24 ottobre 2022 il direttore dell'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, Marcello Minenna, ha completato l'istruttoria propedeutica all'esenzione per i tabaccai dall'obbligo di accettare pagamenti con carta di credito per la vendita di generi di monopolio, valori postali e bollati.

Il 4 marzo scorso è stato invece istituito un tavolo tecnico al Ministero dell'Economia e delle finanze per trovare una soluzione condivisa in grado di ridurre i costi delle micro spese (sotto i 30 euro) effettuate tramite Pos per imprese, artigiani o professioni con ricavi e compensi non superiori a 400mila euro.

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