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7 febbraio 2003
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PROGRAMMA DELLA PRESIDENZA GRECA

- 01.01.2003 a 30.06.2003 -

 

La Grecia ha assunto ufficialmente il 1° gennaio le redini del Governo europeo per un semestre che durerà fino al 31 giugno 2003. La Presidenza greca si colloca in una fase storica dello sviluppo dell'Unione europea, nel corso della quale dovrà gestire il calendario per l'allargamento e far fronte alla crisi con l'Irak. Il Programma di lavoro predisposto dal Governo greco, intitolato "La nostra Europa", ruota intorno a cinque priorità:

 

  1. L'allargamento: Trattato di adesione
  2. La Strategia di Lisbona: competitività, coesione e sviluppo sostenibile
  3. L'immigrazione – Asilo: responsabilità comune, politica d'immigrazione integrata
  4. L'avvenire dell'Europa: il risultato della Convenzione
  5. Le relazioni esterne: la nuova Europa in quanto fattore internazionale di stabilità e di cooperazione

 

Sul fronte dell'allargamento, la Presidenza greca vigilerà al rispetto del calendario dell'integrazione dei dieci paesi candidati, definito dal Consiglio europeo di Copenaghen nello scorso dicembre. L'Unione, dopo il completamento dei negoziati di adesione con Cipro, Malta, Ungheria, Polonia, Slovenia, Lituania, Lettonia, Estonia, Repubblica Ceca e Slovenia, accoglierà tali paesi quali membri a partire del 1° maggio 2004. Sarà Atene ad ospitare, il 16 aprile, la cerimonia storica in cui i Capi di Stato e di Governo dei nuovi membri firmeranno il Trattato di adesione. La Presidenza ellenica si impegnerà ad attuare la nuova strategia rafforzata di preadesione con la Bulgaria e la Romania in modo da rispettare la data di ingresso di entrambi i Paesi, prevista per il 2007. In tema di apertura dei negoziati di adesione con la Turchia, secondo quanto deciso a Copenaghen, essa sarà subordinata ad una verifica del rispetto dei criteri politici da operarsi entro dicembre 2004. Da segnalare, infine, che l'allargamento, negli obiettivi della Presidenza, non dovrà creare nuove linee di divisione, ma costituire il punto di partenza per il rafforzamento dei rapporti nell'ampio spazio europeo, dalla Russia al Mediterraneo, sulla base di valori e di interessi economici comuni.

 

Nel campo della Strategia di Lisbona, la Presidenza greca riconosce che, a tre anni della sua adozione, pur nella fase iniziale del processo, importanti risultati sono stati raggiunti nonostante alcuni ritardi registrati in una serie di politiche. Nel perseguire gli obiettivi di Lisbona, la Presidenza si concentrerà, pertanto, sui seguenti assi:

 

ü     Spirito imprenditoriale e piccole imprese: la Grecia si impegnerà affinché il Consiglio europeo adotti il Libro verde sullo spirito imprenditoriale, acceleri l'attuazione della Carta europea per le Piccole imprese, semplifichi la normativa ed incoraggi la diffusione delle buone pratiche, in modo da rafforzare la fiducia dei mercati.

 

ü     Economia europea della conoscenza: la Presidenza mirerà ad obiettivi concreti in materia di sviluppo della ricerca nelle tecnologie di punta, ivi compreso il settore della difesa. Essa si adopererà, altresì, a garantire l'aumento degli investimenti in materia di ricerca e di tecnologia, da parte delle imprese, ad assicurare l'adozione del Brevetto comunitario e a far sì che la società dell'informazione sia accessibile a tutti, attraverso l'utilizzo di norme aperte e l'interoperabilità nelle reti e nei servizi. Verranno promosse decisioni relative al finanziamento del programma e-Europe affinché l'Ue possa contribuire in modo sostanziale alla Conferenza delle Nazioni Unite sulla Società dell'informazione. Infine, considerando il capitale umano condizione essenziale per la creazione di un'economia fondata sulla conoscenza, la Grecia dedicherà particolare attenzione alle riforme dei sistemi di istruzione e di formazione, nonché all'incentivazione alla mobilità dei lavoratori.

 

ü     Integrazione dell'Europa: la Presidenza è consapevole della necessità di impegnarsi maggiormente nel continuare ad eliminare gli ostacoli ancora vigenti sulla via dell'integrazione europea, in modo particolare per i settori dell'energia, dei trasporti e dei servizi finanziari. La Grecia cercherà, pertanto, di: raggiungere un accordo su una liberalizzazione completa e operativa del settore dell'energia; incoraggiare lo sviluppo di strumenti di finanziamento per l'ampliamento delle reti transeuropee dell'energia e dei trasporti; realizzare il cielo unico europeo; adottare i piani di azione per i servizi finanziari e i capitali d'impresa; elaborare i principi che disciplinano i servizi di interesse economico generale; modernizzare la legislazione sulla concorrenza e, infine, promuovere un mercato unico dei servizi.

 

ü     Maggiore e migliore occupazione: Obiettivi ambiziosi sono stati definiti ai Vertici di Lisbona e di Stoccolma per aumentare il tasso di occupazione. Al fine di raggiungere tali obiettivi, sono necessari: nuovi strumenti politici; miglioramenti nel funzionamento dei mercati; cambiamenti sociali e culturali, in particolare nella partecipazione delle donne e degli anziani al mercato del lavoro. Compito indispensabile del Vertice europeo di primavera sarà quello di fornire un forte impulso alle riforme allo scopo di garantire la riduzione del deficit quantitativo e qualitativo dell'occupazione in Europa. In particolare, la Presidenza intende concentrarsi su: il coordinamento della politica economica e della politica occupazionale; la revisione della strategia europea dell'Occupazione sulla scia del Vertice di Barcellona; e il miglioramento degli aspetti qualitativi del lavoro sulla base della comunicazione della Commissione sulla salute e la sicurezza.

 

ü     Rafforzamento della coesione sociale: modernizzare le politiche di protezione sociale, promuovere l'inclusione sociale, risolvere in modo razionale ed equo i problemi posti dai cambiamenti demografici e dall'invecchiamento della popolazione: sono alcune delle azioni che rafforzano la coesione sociale. La Grecia si adopererà in tal senso, per incoraggiare l'inserimento dei gruppi afflitti da esclusione sociale - il 2003 è, difatti, l'anno europeo per le persone disabili. Essa si impegnerà, inoltre, a trarre le opportune conclusioni dall'esame del rapporto sulle pensioni, ad aggiornare il Regolamento sul coordinamento dei regimi pensionistici e, infine, ad analizzare gli effetti dell'invecchiamento sui sistemi di salute e di previdenza per gli anziani.

 

ü     Mantenimento della prosperità futura attraverso lo sviluppo sostenibile: Il Consiglio di primavera si prefigge di delineare con chiarezza gli assi prioritari dell'approccio strategico per uno sviluppo sostenibile equilibrato e di fissare gli obiettivi concreti che porteranno ad un ulteriore progresso. La Presidenza mirerà, pertanto, a rivedere la strategia dell'Ue per lo sviluppo sostenibile, definita a Göteborg nel 2001 e dal Sesto programma d'azione per l'ambiente, oltre ad attuare gli impegni stabiliti a Johannesburg. Priorità sarà data al quadro decennale di programmazione per la produzione e il consumo sostenibili (tecnologie pulite, economie di risorse e di energia), e alle Iniziative per l'Acqua e l'Energia tramite azioni specifiche nei seguenti settori: maggior ricorso alle fonti rinnovabili di energia, integrazione della dimensione ambientale nelle politiche comunitarie e internazionali, realizzazione di piani d'azione relativi all'abbattimento degli ostacoli allo sviluppo delle tecnologie dell'ambiente e allo sviluppo di una strategia mondiale per i prodotti chimici. Nel contempo, la Presidenza promuoverà l'adozione del Regolamento sulla tassazione dei prodotti energetici per un uso più efficiente dell'energia, e accelererà la stesura di un nuovo Regolamento quadro sulla tariffazione delle infrastrutture.

 

Un'altra delle grandi priorità della Presidenza greca è il contributo all'avviamento di una politica di immigrazione integrata, in un contesto di spostamento delle frontiere esterne da un'Europa a 15 ad un Europa a 25. Tale politica di immigrazione legale pianificata, dagli effetti indiscutibilmente positivi sulla competitività dell'economia europea e sulla risoluzione dei problemi demografici, non avrà un impatto meramente repressivo e a posteriori, bensì mirerà a governare e mettere in risalto i flussi migratori. La Grecia intende sottolineare che l'immigrazione clandestina rappresenta un problema collettivo dell'Unione e che, per risolverlo, tutti i paesi membri debbono assumere responsabilità comuni, dando vita ad una stretta collaborazione tra i paesi di origine e di transito ed elaborando un quadro coerente per la riammissione e il rimpatrio. Per quanto riguarda il controllo delle frontiere esterne e le politiche di allontanamento e di rimpatrio, la Presidenza ritiene di primaria importanza intraprendere azioni comuni basate sulla tabella di marcia indicata dalla Presidenza danese e sulle proposte della Commissione europea per una giusta condivisione delle responsabilità. Il rapporto della Presidenza al Vertice di Salonicco, sull'attuazione delle linee direttrici in materia di gestione delle frontiere esterne quali definite a Siviglia sarà, pertanto, fondamentale. In tal senso, in materia di Asilo, l'attuazione di misure efficaci dovrebbe essere accompagnata da un progresso simile nell'ambito delle politiche comuni sull'immigrazione legale e lo sviluppo del sistema di gestione comune delle frontiere.

 

Così come l'ampliamento dell'Unione deve essere collegato all'approfondimento dell'unificazione europea, allo stesso modo un'Unione allargata deve evolvere verso un sistema istituzionale capace di prendere con efficienza decisioni di portata democratica e sociale. La Grecia attribuisce, quindi, particolare rilievo ai lavori della Convenzione sull'avvenire dell'Europa e si compiace dei progressi finora compiuti. Come stabilito nelle conclusioni del Vertice di Copenaghen, la Presidenza auspica la conclusione dei lavori della Convenzione per il Vertice europeo di Salonicco, così da poter definire le misure di convocazione della Conferenza Intergovernativa e iniziare la stesura di un trattato costituzionale. L'obiettivo, nella preparazione all'entrata dei dieci nuovi partner,  è di soddisfare tutte le condizioni che porteranno il processo verso una nuova tappa politica. In particolare, la Presidenza intende garantire:

 

ü     in primo luogo, che l'Unione ampliata possa operare come un sistema democraticamente organizzato, vicino al cittadino europeo e alla società, fondato sui principi della democrazia, dello Stato di diritto, sul rispetto dei diritti civili e delle minoranze, sulle parità tra tutti i paesi membri, sulla solidarietà e la sussidiarietà;

ü     in secondo luogo, che l'Unione europea possa essere efficace, capace di prendere decisioni, dotata di tutte le politiche e le risorse necessarie per consentire la risoluzione dei problemi della società e dei cittadini; per promuovere una coesione economica e sociale e una efficace riforma dell'economia europea, nonché lo sviluppo sostenibile;

ü     ed infine, che l'Ue possa essere un attore forte, nell'ampio sistema regionale ed internazionale, artefice di pace, stabilità e cooperazione; che sia in grado di contribuire attivamente ad un mondo migliore basato sul diritto internazionale e le istituzioni, incoraggiando un'ottima governance, la protezione dell'ambiente e lo sradicamento dei conflitti, del crimine organizzato e del terrorismo.

 

In tema di relazioni esterne, la Presidenza si svolgerà in un periodo sia di mutamenti critici per l'Europa sia di nuove sfide nel settore della cooperazione in materia di sicurezza e di difesa: un'area in cui l'Unione sta creando una sua nuova identità; a tal fine, si provvederà al consolidamento dei suoi legami con gli Stati Uniti.

A seguito dell'allargamento, l'Unione dovrà rivedere il contesto dei suoi rapporti con i nuovi vicini e promuovere politiche che riflettano la nuova realtà europea. Alla luce della nuova mappatura, la Grecia vuole prioritariamente stringere vincoli con i Paesi balcanici, migliorare e approfondire i rapporti con la Russia: elemento di forte rilievo per il rafforzamento della pace, della stabilità e della cooperazione in Europa. Inoltre, saranno consolidate le relazioni con l'Ucraina, la Bielorussia, la Moldavia, nonché con la regione del Caucaso. Proseguirà, infine, il dialogo con i Paesi del Mediterraneo. In tali rapporti, la Presidenza rivolgerà un'attenzione particolare al rispetto dei diritti dell'uomo e dello Stato di diritto.

 

La Presidenza proseguirà, infine, gli sforzi per rafforzare il quadro istituzionale della PESC: lo Spazio di "Libertà, Sicurezza e Giustizia".

 

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