Quarta edizione per il Premio "Giorgio Ambrosoli"

Quarta edizione per il Premio "Giorgio Ambrosoli"

Presso il Piccolo Teatro di Milano si è svolta la cerimonia di consegna dei riconoscimenti del Premio promosso da Transparency International Italia e dalla famiglia Ambrosoli e sostenuto da Confcommercio. I riconoscimenti al valore degli "esempi invisibili" di integrità, responsabilità e professionalità. Anna Lapini: "Senza sicurezza e legalità non c'è libertà economica né coesione sociale".

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19 novembre 2015

Presso il Piccolo Teatro di Milano si è svolta la cerimonia di consegna dei riconoscimenti del Premio Giorgio Ambrosoli, giunto quest'anno alla quarta edizione. Il Premio, promosso da Transparency International Italia e dalla famiglia Ambrosoli, è sostenuto da Confcommercio – Imprese per l'Italia e si svolge sotto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica, con il Patrocinio del Comune di Milano e della Camera di Commercio di Milano, l'adesione di Fondazione Rete Imprese Italia e del Piccolo Teatro di Milano e d'Europa. Il Premio Giorgio Ambrosoli assegna riconoscimenti al valore degli "esempi invisibili", persone che si siano contraddistinte per la difesa dello stato di diritto - in particolare della pubblica amministrazione e delle imprese - tramite la pratica dell'integrità, della responsabilità e della professionalità, pur in condizioni avverse a causa di "contesti ambientali", o di improprie pressioni contro la legalità nel contesto in cui hanno operato. La Giuria ha assegnato per l'edizione 2015 il Premio Giorgio Ambrosoli a Renata Fonte, assessore alla cultura e alla pubblica istruzione del Comune di Nardò protagonista della tutela del Parco Naturale di Porto Selvaggio in Salento, a Gaetano Saffioti, imprenditore calabrese testimone chiave di giustizia nelle inchieste contro la ‘ndrangheta, e a Sandro Donati, allenatore di atletica leggera figura di riferimento nella lotta internazionale al doping. Tre le Menzioni Speciali conferite. Ad Alberto Lomeo, medico e primario dell'Ospedale Cannizzaro di Catania, a Enrico Bini, imprenditore e già Presidente della Camera di Commercio di Reggio Emilia, e al ciclista Filippo Simeoni, campione italiano su strada nel 2008. Virginio Carnevali, Presidente di Transparency International Italia: "Quest'anno il Premio Giorgio Ambrosoli si evolve e dedica sempre maggiore ascolto al valore degli esempi invisibili dei premiati, che rendono tangibile una società "construens", consapevole, vera, coraggiosa, di senso e, appunto, valore, capace di atti individuali forti volti al bene comune". A ritirare il premio alla memoria di Renata Fonte le figlie Viviana e Sabrina, e con la rotta dalla commozione la ricordano citando l'Art. 54 della Costituzione italiana. Sentito anche l'intervento di Gaetano Saffioti che punta sull'importanza di ogni scelta individuale. operate "Ognuno di noi ha la responsabilità di dire NO, e ha la responsabilità delle proprie scelte. C'è sempre un'alternativa. Ognuno di noi deve smettere demandare a terzi la responsabilità del proprio agire. Bisogna praticare la legalità, vincendo la mafiosità che è dentro ognuno di noi. Francesca Balzan, Vice Sindaco della città di Milano, sottolinea che il Premio alla memoria della figura di Giorgio Ambrosoli, esempio per la città di Milano e per l'Italia, ricorda l'importanza dell'orgoglio "Orgoglio di essere uomo di diritto, chiamato a lavorare per il suo Paese e la sua comunità. L'orgoglio di fare il proprio dovere per difendere giustizia, libertà, democrazia, ed essere parte della costruzione di un pezzo di Paese più forte e più bello." Forte la consapevolezza che "Senza sicurezza e legalità non c'è libertà economica né coesione sociale" – come ben espone Anna Lapini, componente di giunta Confcommercio - imprese per l'Italia incaricata per la legalità e la sicurezza. "C'è un filo conduttore che lega il Premio Giorgio Ambrosoli, all'integrità, responsabilità e professionalità alle altre iniziative che Confcommercio sostiene, quali il Premio Libero Grassi, per le scuole, e Trame, il festival dei Libri conto le mafie: è la necessità di diffondere questa consapevolezza. Non possiamo più permettere che la criminalità economica,  in tutte le sue forme, il racket, l'usura, la corruzione, la contraffazione,  mortifichi la  concorrenza e alteri  le regole del mercato  lasciando sul campo, vittime di una guerra senza esclusione di colpi, le imprese "sane" , quelle imprese per le quali l'etica costituisce un valore fondante.  Per questo motivo Confcommercio promuove la giornata "Legalità mi  piace", che vedrà il nostro sistema di imprese e di associazioni protagonista di una mobilitazione nazionale il 25 novembre." Seguendo gli stessi percorsi logici che uniscono le dinamiche di un mercato libero alla scelta della legalità, Annalisa Galardi, Fondazione Olivetti affianca le figure di Adriano Olivetti e Giorgio Ambrosoli: "Adriano Olivetti come Giorgio Ambrosoli sono inveramento fattivo, cioè testimonianze nell'oggi per trovare nel passato semi che servano per guardare con consapevolezza al futuro." Perché come diceva Adriano Olivetti "La verità risiede nei fatti. Perché è giusto, si può, si deve e conviene"".

 

 

 

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