Su il sipario sulla Bit numero trenta

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Inaugurata alla Fiera di Rho-Pero la Borsa internazionale del turismo, in programma fino al 21 febbraio. Brambilla: "2009 in tenuta, grandi prospettive per il 2010". Sangalli: "il turismo sconta problemi strutturali ancora irrisolti".

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15 febbraio 2010
La Bit (Borsa internazionale del turismo) compie 30 anni e torna alla Fiera di Rho Pero dal 18 al 21 febbraio prossimi

La Bit (Borsa internazionale del turismo) compie 30 anni e torna alla Fiera di Rho Pero dal 18 al 21 febbraio. La ‘ricetta’ per il 2010 prevede 130 Paesi, 5mila realtà del settore e alcuni focus tematici: il turismo religioso, con particolare attenzione alle religioni monoteiste, il turismo sportivo, quello culturale e Expo 2015 come mezzo di promozione per l’immagine dell'Italia. Fra i rientri si segnala l’Olanda, mentre ci sono new entry come Sudan, Laos e Vietnam. Da segnalare anche la presenza del Sud Africa, che la prossima estate ospiterà i mondiali di calcio.

La Bit 2010 è stata inaugurata con il convegno “Turismo: sistemi fiscali a confronto”, chiusosi con l’intervento del ministro del Turismo, Michela Vittoria Brambilla. “Abbiamo chiuso il 2009 con solo un -3,1%di camere occupate e questo – ha detto - è un dato veramente buono che dimostra una grande tenuta di questo comparto”. Il ministro si è quindi detto ottimista, “soprattutto se questi dati vengono confrontati a quelli dei nostri competitor e a quelli di altre attività produttive nazionali. Bene ha fatto il Governo a puntare su questo asset strategico che è anche l’unica attività produttiva che non si può delocalizzare”. Per il 2010 “ci sono grandi prospettive - ha infine sottolineato la Brambilla - e l’Organizzazione mondiale del turismo ha presentato dati che indicano una ripresa e segnano soprattutto un aumento della domanda verso i Paesi europei e verso l’Italia. Abbiamo già previsioni che danno un segno più in questi primi mesi, soprattutto a febbraio grazie alle ottime performance della montagna”.

Al convegno è interventuo anche il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, secondo il quale “anche il turismo, come tutti i settori, continua a risentire di un’economia ancora convalescente per gli effetti della crisi. Ma, al di là della congiuntura sfavorevole, sconta problemi strutturali ancora irrisolti che ne riducono fortemente crescita e competitività. Alludo, in particolare, alle aliquote Iva più basse applicate, per esempio, in Francia e Germania che alleggeriscono i bilanci delle imprese turistiche; ad una scarsa integrazione dei servizi, ad una dose ancora bassa di innovazione non solo tecnologica, ma anche organizzativa”.

“Dobbiamo fare in modo – ha aggiunto Sangalli - che l’attrattività turistica complessiva del nostro Paese migliori, a cominciare dai nodi dell’accessibilità e delle infrastrutture soprattutto nel Mezzogiorno, da una maggiore e più razionale promozione, da un livello più elevato di accoglienza e qualità dei servizi turistici, ma anche dalla riqualificazione delle aree urbane per una garanzia di maggiore sicurezza”.

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