Unioncamere-Isnart: "nel 2010 inversione di tendenza"

Unioncamere-Isnart: "nel 2010 inversione di tendenza"

DateFormat

18 febbraio 2010
Dopo anni in cui la crisi ha influito anche sulle vacanze, il 2010 sembra segnare un’inversione di tendenza

 

 

Dopo anni in cui la crisi ha influito anche sulle vacanze, il 2010 sembra segnare un’inversione di tendenza. Oltre 5,6 milioni di italiani, infatti, hanno già deciso di effettuare una vacanza entro aprile, cui si aggiungono 9,3 milioni che probabilmente faranno un viaggio, dati in netto aumento rispetto agli stessi mesi del 2009. E’ il quadro che emerge dai dati Unioncamere-Isnart,  presentati nella giornata inaugurale della Borsa Internazionale del Turismo.

Ci sono ulteriori segnali di ripresa quindi nel settore, dove si registra il trend non del tutto negativo già evidenziato lo scorso anno. Nel 2009 infatti gli italiani non hanno rinunciato alle vacanze, facendo magari scelte più economiche per le proprie ferie, approfittando delle seconde case di proprietà (+20% l’aumento stimato dei pernottamenti rispetto al 2008) e scegliendo destinazioni più vicine e meno dispendiose. Rispetto all'anno precedente  c’è stato un lieve incremento nel numero di vacanze (+0,8%), anche se le imprese del settore hanno comunque registrato un calo dell’11% nel loro fatturato, a causa dei prezzi diminuiti dell’8,8% come politica anti-crisi.

Complessivamente nel 2009 sono state 94,2 milioni le vacanze degli italiani, di cui 71,7 milioni nelle destinazioni interne e 22,5 milioni in quelle estere. Il classico soggiorno di mare si  conferma ancora una volta un must (52,3%), seguito dalle vacanze nelle città d’arte (24,5%) e nelle destinazioni italiane di  montagna (17,1%). In testa tra le mete più gettonate figurano  la Toscana, l’Emilia Romagna e il Trentino Alto Adige, mentre  all’estero i Paesi preferiti sono stati come da tradizione  Francia, Spagna e Grecia.

Per quanto riguarda le previsioni 2010, il 30% dei soggiorni in Italia dovrebbero svolgersi nel periodo di Pasqua con il Trentino Alto Adige in testa alle preferenze (14,9%), seguito da Toscana (11,2%) e Lazio (11%). Oltre 7,2 milioni (il 48,3%) intendono quindi rimanere in Italia, mentre 5 milioni partiranno per l’estero, mentre in 792mila (il 5,3%) faranno più vacanze e si recheranno in entrambe le destinazioni. Gli indecisi sono il 13%, pari a 1,9 milioni. Per queste prossime vacanze gli italiani prevedono di spendere oltre 11,1 miliardi di euro. Di questo importo, 5,4 miliardi resteranno in Italia con una previsione di spesa media pro capite di 674,24 euro e oltre 5,7 miliardi saranno dedicati alla vacanza all’estero, che mediamente si prevede costerà oltre 994 euro pro capite. Anche i tour operator internazionali indicano infine un cambio di direzione e un inizio di recupero: il 45,8% parla di stabilità nella domanda di turismo verso l’Italia, il 40,7% segnala un aumento, mentre solo il 13,5% prevede una diminuzione.

 

 

Banner grande colonna destra interna

Aggregatore Risorse

ScriptAnalytics

Cerca