“Sicurezza Vera”: in Trentino oltre 200 i pubblici esercizi aderenti

“Sicurezza Vera”: in Trentino oltre 200 i pubblici esercizi aderenti

Presentati dalla Confcommercio provinciale i risultati del progetto nato per contrastare la violenza di genere che presto si vuole portare all’interno delle scuole.

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22 novembre 2023

Confcommercio Trentino ha presentato nel corso di una conferenza stampa i dati e le analisi del contrasto alla violenza di genere in provincia, e i risultati del progetto “Sicurezza Vera” dedicato ai pubblici esercizi come presidio di legalità. Annunciati poi il “Vademecum Sicurezza Vera”, una guida per gli esercenti promossa dalle Associazioni aderenti a Fipe Trentino, e la volontà di portare il progetto all’interno delle scuole trentine: l’obiettivo è sensibilizzare sia i futuri imprenditori e lavoratori del settore che i clienti di bar e ristoranti e altri locali di intrattenimento.

Sono intervenuti: Giovanni Bort, Fabia Roman e Francesco Antoniolli per Confcommercio Trentino: Valentina Picca Bianchi, presidente Comitato Impresa Donna al Mimit; Filippo Santarelli, commissario del Governo per la provincia di Trento; Maurizio Improta, questore di Trento; Sandro Raimondi, procuratore della Repubblica; Achille Spinelli, vicepresidente e assessore della Giunta provinciale; Paola Maria Taufer, presidente Commissione Pari Opportunità; Walter Kaswalder, presidente del Consiglio provinciale.

Proprio il presidente uscente del Consiglio Kaswalder ha aperto i lavori con i saluti dell’ente pubblico, sottolineando il lavoro compiuto in questi anni sul tema della violenza di genere. A seguire Bort ha ringraziato in particolare le forze dell’ordine per il dialogo costante con l’Associazione: da anni Confcommercio Trentino ha attivato uno sportello “Sicurezza anticrimine” per assistere gli associati. Francesco Antoniolli, vicepresidente dell’Associazione ristoratori trentini,  ha quindi ricordato la convinzione con cui anche la categoria dei ristoratori ha aderito al progetto “Sicurezza Vera”. Per Fabia Roman, presidente dell’Associazione pubblici esercizi del Trentino, si tratta di un anno particolarmente intenso, con oltre 200 esercizi aderenti al progetto e numerosi corsi di formazione sul territorio. Roman ha annunciato anche la prossima realizzazione di un vademecum per gli operatori con le principali informazioni, recapiti, riferimenti in tema di violenza di genere, nonché la volontà di condividere il progetto stesso con le scuole, nella convinzione che il tema da affrontare va necessariamente affrontato anche attraverso l’educazione e la formazione.

Il vicepresidente Spinelli ha quindi portato i saluti del presidente Fugatti e ha sottolineato come “molto ha fatto la Provincia e continuerà a fare anche per il futuro per sostenere le donne. Un grazie a Confcommercio per questa iniziativa, sono convinto che solo attraverso il gioco di squadra si possa contrastare il fenomeno. Progetti come quello presentato oggi vanno proprio in questa direzione. Dobbiamo lavorare nelle famiglie per costruire relazioni sane e nelle scuole per formare studenti consapevoli. Tutti, nessuno escluso, devono farsi carico di questa emergenza”.

“Il Ministero dell’Interno e la Presidenza del Consiglio dei Ministri - ha dichiarato il prefetto Santarelli - hanno molto a cuore questo tema. La violenza di genere è un aspetto trasversale che travolge tutta la nostra società. Diventa pertanto fondamentale creare sinergia tra attori pubblici e privati. Il progetto Sicurezza Vera va in questa direzione perché coinvolge nella lotta contro la violenza di genere i pubblici esercizi e si innesta in tutta una serie di iniziative che mirano a creare una rete a difesa delle donne”.

“Oggi - ha quindi spiegato Valentina Picca Bianchi - abbiamo avuto l’occasione di presentare i significativi risultati che Sicurezza Vera ha ottenuto qui a Trento, con oltre 200 pubblici esercizi che hanno aderito al progetto. Essi infatti, rappresentano dei veri e propri presidi di sicurezza, una rete sociale in cui ciascuna donna possa sentirsi al sicuro durante una serata tra amici o sul posto di lavoro. Come Federazione e come Gruppo Donne continuiamo a lavorare in questa direzione affinché un numero sempre maggiore di imprese aderiscano al progetto, contribuendo insieme a noi a contrastare il fenomeno della violenza di genere”.

“Sono circa 80 - ha detto il questore Improta - gli ammonimenti per casi di violenza firmati quest'anno, contro i 200 totali dell'anno scorso. Ma il fenomeno della violenza di genere va al di là dei numeri. Non è in base al numero degli ammonimenti fatti che possiamo stabilire quale sia la reale portata della violenza domestica che non sia già diventata un fatto penalmente rilevante”. Le notizie di reato in “Codice Rosso” segnalate dalla Questura di Trento nel corso del 2023 (precisamente dal primo gennaio al 20 novembre) sono 17 per i maltrattamenti (erano 23 nello stesso periodo dell’anno precedente), 8 per violenza sessuale (7) e 7 per stalking (lo stesso numero del 2022).

“Si denuncia a mio avviso solo una piccola parte, circa il 15%, dei casi di violenza. Dai fascicoli riguardanti i vari casi seguiti dalla Procura di Trento - ha spiegato il procuratore Raimondi - possiamo dedurre che la tendenza sia stabile. Contiamo circa 600-650 fascicoli a carico di soggetti noti, il che non vuol dire che sia completamente negativo: vuol dire che le donne denunciano di più”.

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