Turismo: segnali di ripresa solo nel secondo semestre 2002

Turismo: segnali di ripresa solo nel secondo semestre 2002

Per Federalberghi e Fiavet la crisi si protrarrà almeno fino alla primavera 2002. Il 2001 si chiuderà con presenze in calo dell'1,4% (-6% stranieri, +1,8% italiani). Nelle agenzie 5.791 licenziamenti e -55% di prenotazioni. Fiducia per la Bit.

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21 dicembre 2001

Solo nel secondo semestre 2002 il turismo dovrebbe uscire dalla crisi

 

Le speranze sono andate deluse: in Finanziaria, nonostante la gravissima derivante dai fatti dell'11 settembre, non c'è traccia di provvedimenti a favore del turismo. Probabilmente ci si è "cullati" nell'illusione che il previsto "boom" del turismo interno in queste vacanze natalizie potesse in qualche modo pareggiare il crollo dell'incoming. Ma così non è.

E' questa anche la convinzione espressa dal Presidente di Federalberghi Bernabò Bocca in occasione della presentazione dell'indagine Federalberghi/Enit sulla domanda turistica nei mercati esteri di lingua inglese. "Purtroppo – ha detto Bocca – ci si lascia fuorviare dai dati sulle presenze, senza riflettere sul fatto che il vero indicatore di cui tenere conto è il fatturato. Oggi in Italia, soprattutto nelle città d'arte, è calato drasticamente il numero di turisti con alta capacità di spesa. In questo senso, italiani ed europei non possono assolutamente sostituire gli americani. E' per questo che prevediamo, a fine 2001, un calo di 6mila miliardi del fatturato turistico, 2mila dei quali negli alberghi".

La musica non cambia se si sposta l'attenzione sul "fronte" delle agenzie di viaggio. Secondo i dati diffusi dalla Fiavet in una conferenza stampa congiunta con Assotravel e Assoviaggi, entro la fine dell'anno saranno stati effettuati 5.791 licenziamenti mentre dopo l'11 settembre le prenotazioni in Italia sono diminuite del 55%.

Il presidente della Fiavet, Antonio Tozzi, ha sottolineato "l'assoluto disinteresse del governo nei confronti del settore in crisi. E a poco valgono le motivazioni, sia pure giustificate, dell'intervento armato delle nostre forze militari in Afghanistan". Secondo Tozzi si intravedono però "timidi segnali di ripresa, soprattutto in questi giorni di festività natalizie, ma non devono far illudere anche perché la crisi durerà almeno fino alla primavera pr ossima".

 

L'indagine Federalberghi/Enit

Il 2001 si chiuderà con un calo complessivo di presenze pari all'1,4%, frutto di un arretramento di circa il 6% delle presenze straniere, a fronte di un +1,8% di italiani (che vanno meno all'estero e restano più nel nostro paese). Le note dolenti riguardano soprattutto gli alberghi, in particolare quelli di rango più elevato delle grandi città d'arte, che registreranno una diminuzione del 2,4% a causa della temporanea "fuga" di americani e giapponesi (-8%) non compensata dal +1,6% di italiani. Nessun calo, invece, nel comparto extralberghiero, dove l'incidenza delle lunghe provenienze è molto ridotta e gran parte del fenomeno è concentrata nel periodo giugno-settembre.

Analizzando i dati della ricerca per tipologia di turismo e su base regionale, si nota poi come ad essere penalizzate saranno soprattutto le località più caratterizzate dalla presenza di flussi di turismo d'arte e culturali. Le regioni a più alto rischio sono il Lazio, dove si stima un calo intorno al 3,5%, la Toscana (-2,5%), la Campania (-1,8%) e l'Umbria (-1,6%). Più fortunate Calabria e Marche, che dovrebbero uscire indenni dalla tempesta, mentre Trento e Bolzano potrebbero addirittura trarne vantaggio.

Spostandosi sulle previsioni per il 2002, l'indagine effettuata presso un panel di operatori prevede un andamento stazionario o in leggera crescita (0,4%), co me effetto della compensazione fra una diminuzione dell'1,9% degli stranieri ed un incremento di circa l'1,9% del turismo interno. Le tipologie più penalizzat e saranno l'arte e gli affari, mentre le altre torneranno nel corso dell'anno a mostrare valori positivi.

E' interessante notare, tuttavia, che l'andamento del 2002 non sarà omogeneo. Secondo gli operatori la crisi proseguirà nel primo semestre, mentre per il secondo le prenotazioni mostrano un segnale positivo anche per le provenienze di lungo raggio.

 

 

 

 

 

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