Assemblea Ascom Pistoia

Assemblea Ascom Pistoia

Pistoia, 1 luglio 2008

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9 luglio 2008
Intervento del Presidente Carlo Sangalli

Intervento del Presidente Carlo Sangalli

Assemblea Ascom Pistoia

Pistoia, 1 luglio 2008

 

 

Autorità, cari amici ed amiche, signore e signori,

desidero innanzitutto ringraziare la Confcommercio di Pistoia e il suo presidente, l’amico Stefano Morandi, per l’invito a partecipare a questo importante appuntamento per il sistema associativo di Pistoia. Un invito che ho accettato con molto piacere, anche perché mi dà modo di affrontare oggi qui insieme a voi i temi che più ci stanno a cuore.

E la prima riflessione che voglio fare è quella sulla crescita del nostro Paese, sul futuro del nostro Paese. 

Credo che oggi l’Italia abbia bisogno, più che mai, di uno sforzo collettivo per uscire da una situazione di stallo che non può protrarsi oltre.

Una situazione “certificata” anche dalle previsioni degli osservatori nazionali ed internazionali che per il nostro paese vedono una crescita del Pil nel 2008, vicina allo zero, o, al massimo, ad uno “zero virgola”; ma anche da un andamento dei consumi che – come rilevato dal nostro indicatore dell’Ufficio Studi e poi confermato anche dall’Istat - non solo ha registrato una diminuzione nei primi quattro mesi dell’anno dell’1%, rispetto ad una crescita dell’1% nello stesso periodo dell’anno precedente, ma addirittura ha visto ridursi, per la prima volta da due anni a questa parte, la domanda di servizi.

Una situazione quella dei consumi, che ha bisogno di segnali concreti e urgenti, rispetto ai quali abbiamo però avuto dal governo già i primi riscontri positivi, come nel caso della detassazione di straordinari e premi di produzione, un intervento che va ad incidere - insieme al taglio dell’Ici - sui redditi degli italiani e che era in cima alle nostre richieste delle cose da fare nei primi 100 giorni del nuovo governo.

Così come in questa “short list” dei primi 100 giorni c’era anche il ripristino del lavoro a chiamata, già previsto dalla legge Biagi, poi stralciato e finalmente inserito in questo nuovo “pacchetto lavoro” contenuto nel decreto legge che delinea la manovra triennale del governo.

Ma diventa sempre più urgente intervenire per realizzare quelle riforme necessarie a rilanciare la competitività del nostro Paese e per restituire agli italiani – a tutti gli italiani, ai lavoratori, agli imprenditori, ai giovani, alle donne, al Nord come al Sud - quell’entusiasmo e quella volontà di contribuire alla crescita dell’Italia.

Per questo nel cammino delle riforme necessarie e urgenti si dovrà tenere conto sempre più del prezioso contributo dell’economia dei servizi che Confcommercio rappresenta e che oggi è ben più del 40% del Pil e dell’occupazione del nostro Paese.

Un settore che sta vivendo grandi evoluzioni sia al proprio interno, con processi di ristrutturazioni profonde, sia rispetto all’intera economia il cui cuore pulsante è caratterizzato proprio da quelle piccole e medie imprese che costituiscono il 95% del sistema produttivo italiano e che, a livello locale, costituiscono il principale punto di riferimento per l’intera collettività, cittadini, istituzioni, imprese.

Ecco, è questa la filosofia che mi sento di condividere pienamente con voi, con i vostri associati e con molti dirigenti politici che tanta parte della loro vita hanno speso al servizio dell’Associazione.

Perché il nostro lavoro, il mio lavoro, così come il vostro, il lavoro di chi opera all’interno di una organizzazione di categoria, sia essa territoriale, come Pistoia o nazionale, come lo è Confcommercio, è un lavoro al servizio degli altri, degli associati, attraverso la cui professionalità, la qualità del proprio lavoro e la dedizione è possibile restituire al territorio e alla collettività un contributo al miglioramento del benessere per l’intera città.

E’ questa la sfida che ci attende e che attende chi, come la vostra Associazione – un’Associazione in crescita e rispondente al meglio alle esigenze delle imprese - ben rappresenta un catalizzatore di energie in un territorio, quale è quello della Provincia di Pistoia, complesso ma anche pieno di potenzialità e risorse.

Tratti, questi, che avevo riscontrato in alcuni dati che avevo letto prima di venire qui alla vostra Assemblea e che sono significativi della dinamicità e della voglia di fare presenti in quest’area: dopo Firenze, Pistoia ha il più alto tasso di attività (70,3%) di tutte le altre province della Toscana ed è tra le province della regione con il più alto tasso di occupazione. In entrambi i casi, sempre al di sopra della media dell’Italia.

Insomma, credo che ci sia non solo la volontà da parte vostra – e lo vedo nell’interesse e nella partecipazione di oggi – ma anche i presupposti per consolidare e accrescere lo sviluppo economico di questo territorio.

Anche a partire da iniziative e progetti da attuare nel comparto turistico: Pistoia possiede una stazione sciistica, Abetone, e una località termale, Montecatini, di grande richiamo e storia e il cui rilancio costituirebbe un “volano” di sviluppo per l’intera economia dell’area.

E’ richiesto certo un grande impegno alle forze imprenditoriali ma anche alle istituzioni e alle amministrazioni locali, perché solo con un confronto e un dialogo aperto, costruttivo e costante è possibile proseguire il lavoro svolto fino ad ora e mettere in cantiere nuovi progetti e nuove iniziative in cui il mondo delle imprese del commercio, del turismo e dei servizi sia chiamato ad esplicare tutte le potenzialità di cui dispone e fornire un importante contributo alla crescita e alla competitività.

Grazie.

 

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