Federlogistica-Conftrasporto: "Porti liguri in tilt e zero risorse dal decreto rilancio"

Federlogistica-Conftrasporto: "Porti liguri in tilt e zero risorse dal decreto rilancio"

Il presidente Merlo: “Fino a fine emergenza pedaggi autostradali alle AdSP per mantenere competitività". "Gli scali nord europei ringraziano". 

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2 giugno 2020

La gravissima situazione della viabilità in Liguria è destinata purtroppo a durare per settimane. Ma le polemiche improduttive non servono a nulla. L’imperativo ora è scongiurare la ‘fuga’ del traffico merci e passeggeri dai porti liguri, a vantaggio degli scali stranieri.

 

Di qui l’appello e le proposte di Federlogistica-Conftrasporto per quello che è il principale sistema portuale italiano. Il presidente della Federazione della logistica Luigi Merlo punta il dito verso chi, recriminando, non ha fatto nulla per risolvere la situazione, anzi. “Tra questi ci sono coloro che hanno fatto di tutto per bloccare il Terzo valico e anche coloro che si oppongono alla Gronda”, accusa Merlo.

 

“Il sistema portuale ligure rappresenta quasi il 50% del traffico container di destinazione finale, motore indispensabile per le attività di export delle imprese del nord ed è il primo sistema portuale per il crocierismo, settore che deve essere messo subito in condizione di ripartire”, avverte Merlo.

 

“Negli ultimi 20 anni i tre porti liguri sono cresciuti tantissimo mentre la viabilità non solo non è accresciuta, ma è peggiorata – afferma il presidente di Federlogistica-Conftrasporto - Questo è dovuto al fatto che la gestione passata di Autostrade per l’Italia, oltre a essere stata assolutamente inadeguata dal punto di vista degli investimenti, ha scontato il prezzo di non avere alcuna percezione della propria funzione logistica per il Paese, comportandosi esclusivamente come un gabelliere”.

 

Eppure per superare il problema basterebbero alcune scelte mirate. Ecco quelle individuate da Federlogistica: “Per evitare che i porti nord europei aggrediscano ancora di più i nostri mercati occorrono risposte immediate che possono arrivare dal potenziamento del servizio ferroviario con riduzione di costi per tracce e manovre ferroviarie, dall’ampliamento delle fasce orarie per ingesso notturno e mattutino nei porti, dall’incremento della digitalizzazione e l’utilizzo di app a favore dell’autotrasporto e della logistica”, dichiara Merlo. “Vanno attribuiti maggiori poteri ai presidenti delle AdSP (Autorità di sistema portuale) per fronteggiare le situazioni critiche e mettere in campo iniziative straordinarie”, prosegue Merlo.

 

“I pedaggi, da qui a quando non sarà tornata una minima situazione di normalità, dovrebbero essere affidati alle AdSp per avviare azioni immediate, con l’obiettivo di ridurre i disagi dell’autotrasporto e compensare la riduzione di tutte le tariffe portuali e ferroviarie affinché i clienti dei porti liguri non scelgano, in alterativa i nostri, gli scali stranieri. Questa misura sarebbe importante anche per ‘riparare’, pur se in minima parte, all’esclusione dei porti italiani dalle risorse previste dal Decreto Rilancio. Una ‘dimenticanza’ che aggraverà ulteriormente la situazione dello scalo di Genova”, conclude il presidente di Federlogistica-Conftrasporto.

 

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