Bollette, nessuna proroga per il mercato tutelato

Bollette, nessuna proroga per il mercato tutelato

Le tariffe fissate dallo Stato per le bollette termineranno il 10 gennaio 2024 per il gas e il primo luglio per l'energia elettrica. Nel decreto energia approvato dal CdM non c'è traccia del rinvio.

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20 dicembre 2023

Non ci sarà nessuna proroga per la fine del mercato tutelato del gas. Il Consiglio dei Ministri ha approvato, il 27 novembre scorso, un decreto legge in materia di energia, con misure per incentivare l'uso di fonti rinnovabili e sostenere anche le imprese cosiddette energivore. Nel testo non compare il tanto agognato rinvio per le tariffe in bolletta fissate dallo Stato e non dalla concorrenza, che finiranno come previsto il 10 gennaio 2024 per il gas.

Inizialmente anche il mercato tutelato per l'elettricità sarebbe dovuto terminare il primo aprile 2024, ma l'Arera ha spostato la data di scadenza al primo luglio 2024. L'Autorità aveva già approvato lo slittamento al 10 gennaio dello svolgimento delle aste per la selezione degli operatori che effettueranno il servizio. La decisione, ha spiegato Arera, risponde a diverse esigenze: 

  • assicurare ai clienti un tempo sufficiente per essere informati attraverso le campagne
  • informative condotte dal MASE;
  • effettuare le attività preparatorie all'operatività del Sistema a tutele graduali (STG), tra cui gli interventi attuativi delle disposizioni sul trasferimento automatico delle autorizzazioni all'addebito diretto delle bollette emesse dall'esercente il STG, da completarsi entro il 31 maggio 2024;
  • limitare il più possibile il periodo che corre tra l'assegnazione e l'attivazione del STG.

Nei mesi precedenti la richiesta di una proroga era uscita fuori in più occasioni. Il ministro dell'Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin, aveva addirittura proposto di rinviare la scadenza di sei mesi, ma il governo aveva già reso noto che avrebbe respinto la richiesta perché in conflitto con gli obiettivi previsti dal PNRR.

Con la fine del mercato tutelato circa 9,5 milioni di famiglie e partite IVA dovranno sottoscrivere un nuovo contratto, sia per il gas che per l'elettricità, entro la metà del 2024. Il Mase ha però fatto sapere che istituirà un tavolo per studiare modalità di passaggio "morbide" e non traumatiche soprattutto per i nuclei familiari.

Il passaggio al libero mercato permetterà più opportunità di scelta, ma le tariffe disponibili non saranno più stabilite dall'Arera, che garantiva meno speculazioni e rincari, ma dai singoli operatori sotto il controllo dell'Antitrust, l'autorità per la concorrenza.

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