Dichiarazione del Presidente di Confcommercio Carlo Sangalli a commento dell'ICC (Osservatorio Consumi Confcommercio) - Maggio 2014

Dichiarazione del Presidente di Confcommercio Carlo Sangalli a commento dell'ICC (Osservatorio Consumi Confcommercio) - Maggio 2014

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7 maggio 2014

 

Per i consumi non è ancora arrivata la "primavera" . Infatti con il dato di oggi – peggiore del previsto – si conferma un'Italia in bilico tra due stagioni molto diverse. La prima è quella di un'Italia in cui i segnali di ripresa, per quanto deboli, autorizzano un po'  di ottimismo: penso al segno positivo della produzione industriale, ai 73 mila posti di lavoro in più di marzo e al clima di fiducia delle famiglie che non era così alto da tempo, dopo l'annuncio delle riforme del governo Renzi e il bonus di 80 euro in busta paga a maggio.

L'altra Italia, quella del mercato interno, invece, continua a soffrire ed è ferma al palo perché  le famiglie ancora scontano gli effetti della crisi, e di conseguenza sono costrette a ridurre i consumi, rinunciando a molte spese, o rinviandole a tempi migliori. In sintesi, c'è una grande voglia di ripartire che va immediatamente sostenuta. Il governo Renzi dispone di un importante capitale di fiducia che deve essere sostenuto e valorizzato realizzando quella ricetta che da tempo portiamo avanti:

 + riforme + lavoro – tasse – spesa pubblica.

E per ridurre in modo strutturale la pressione fiscale bisogna imboccare un percorso certo, sostenibile di riduzione generalizzata delle aliquote Irperf. Solo così potremmo ricostituire il reddito delle famiglie, tornato ai livelli di quasi 30 anni fa e sospingere la domanda interna che, per consumi e investimenti vale l'80% del PIL e che può favorire una ripresa più robusta e duratura.

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