Le Camere di Commercio italiane all’estero: un network al servizio delle imprese

Gaetano Fausto Esposito

Segretario Generale Assocamerestero

Comincerei subito dicendo cosa siamo. Siamo l’associazione delle Camere di Commercio all’estero, partecipata al 50% da Unioncamere, e facciamo parte sistema delle Camere di Commercio. Però a differenza delle Camere di Commercio italiane, noi non siamo enti pubblici, siamo associazioni di imprenditori e professionisti che si sono sviluppate in 48 paesi del mondo. Siamo però un soggetto dell’internazionalizzazione a rilievo istituzionale, esiste infatti una legge che disciplina il cofinanziamento alle Camere estere da parte dello Stato italiano.

Le Camere di Commercio all’estero sono dunque associazioni di imprenditori che fanno attività di promozione. Sono la più ampia rete di natura privata che lavora per l’internazionalizzazione. Hanno una natura binazionale, associando tanto gli imprenditori italiani che quelli esteri e di conseguenza anche l’attività va in due sensi, aiuto alle imprese italiane ad andare di più fuori, e alle imprese straniere a incontrare imprese italiane. Questa è dunque una caratteristica più specifica per coloro che operano con un approccio più commerciale che manifatturiero. Essendo collegate in rete, le Camere fanno progetti su più mercati.

Le Camere definiscono annualmente quello che vogliono fare in base alle richieste degli imprenditori, dopo di che a rendiconto l’anno successivo lo Stato italiano gli attribuisce un contributo del 20-25%. Questo spiega perché devono avere molta attenzione al mercato e alla cura del cliente.

Vediamo i numeri: le Camere di Commercio all’estero sono 74, di queste 70 sono ufficialmente riconosciute dal governo italiano, e 4 sono in fase di riconoscimento, fra cui quella italo-russa. Ogni Camera può avere più uffici e in tutto sono 140. Hanno 24000 associati di cui il 79% sono imprenditori locali e questo rappresenta la forza di radicamento delle Camere, che sono nate all’estero, non sono sedi distaccate e hanno circa 50 anni di storia. Per quest’anno le Camere hanno presentato un programma di attività per circa 52 milioni di euro.

In Europa ci sono 27 Camere, sono molto forti anche in America e America Latina. La presenza in Asia è più recente, e sebbene minore, molto qualificata. Forte presenza anche in Australia.

L’attività delle Camere nel paese di radicamento è quella di scouting di opportunità di mercato; di assistenza continuativa alle imprese sull’estero, garantendo seguiti a missioni o primi contatti operativi; di individuazione dei migliori partner. Le Camere nascono dove c’è un interesse di mercato, seguono i flussi dell’imprenditoria italiana. L’apertura dei mercati può essere fatta dalla mano pubblica, il suo consolidamento può verir fatto dalla mano pubblica unitamente a quella privata.

Circa il 70% dei servizi offerti consiste nella ricerca di partner, frutto delle conoscenze dell’imprenditoria del luogo. I settori di intervento riguardano principalmente l’agro-alimentare, e al secondo posto c’è la filiera dei servizi. La parte dei servizi commerciali è interessante anche se non prevalente. Da un rilevamento fatto sulla nostra attività, le imprese hanno dichiarato che uno dei motivi principali per cui preferiscono i nostri servizi è la conoscenza del territorio. Le imprese ci chiedono a larga maggioranza l’organizzazione di missioni, incontri B2B.

Assocamerestero è la struttura di servizio della rete delle Camere, da un punto di vista organizzativo siamo l’opposto dell’ICE, che parte dall’Italia e ha i suoi uffici nel mondo, noi siamo la struttura costruita dalle Camere del mondo verso l’Italia. Fra le varie attività gestiamo il sito di sistema: www.assocamerestero.it/camere attraverso il quale si entra dentro tutte le Camere all’estero e anche il programma di attività è disponibile in rete, programma che si compone di oltre 1700 iniziative (www.assocamerestero.it/attivita).