Unrae: "non poteva andare diversamente"

Unrae: "non poteva andare diversamente"

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1 febbraio 2013

"Il 2013 dell'auto non comincia bene e non poteva essere diversamente, in assenza di interventi di alleggerimento dell'enorme pressione fiscale sulle famiglie e del credito alle imprese". Così Jacques Bousquet, presidente dell'Unrae, l'Associazione delle Case automobilistiche estere in Italia, commenta i dati di gennaio del mercato automobilistico. "Se ricordassimo che gennaio vale storicamente il 10% dell'immatricolato dell'anno, il consuntivo di questo mese proietterebbe a fine anno un risultato che non voglio nemmeno immaginare. Vorremmo far rilevare - prosegue Bousquet- come nessuno dei soggetti coinvolti in questa campagna elettorale abbia finora concretamente dato attenzione ad una filiera che dava lavoro a 1.200.000 persone, che contribuiva ad un gettito fiscale pari al 16,6% del totale e che valeva l'11,4% del Pil e come nessuno abbia dato rilievo alla crisi occupazionale della filiera automotive (circa 350 imprese chiuse nel 2012, con 10.000 nuovi disoccupati non coperti da supporti previdenziali). Soprattutto, vorremmo far rilevare come, nella competizione elettorale, nessuno indichi le modalità e le azioni necessarie a far recuperare allo Stato il mancato gettito generato da provvedimenti sbagliati sul settore auto in generale, sulle auto aziendali e su quelle di potenza superiore ai 185 kW"."Auspichiamo - conclude Bousquet - che, dalle nostre sollecitazioni, nelle prossime tre settimane ci sia qualcuno che mostri sensibilità ai temi dell'auto, alla sua filiera occupazionale e, soprattutto, alle difficoltà delle famiglie coinvolte, degli automobilisti e delle imprese strette dalle difficoltà di accesso al credito. L'Unrae resta disponibile a fornire ogni supporto e proposte concrete per il rilancio del settore".

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