Benzinai: lo stop a bancomat e carte del 2003

Benzinai: lo stop a bancomat e carte del 2003

Dieci anni fa la protesta dei gestori degli impianti di distribuzione di carburante che non accettarono pagamenti elettronici per pagare il rifornimento di benzina.

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22 settembre 2023

Nel 2003 era esplosa la protesta dei benzinai sulla questione dei pagamenti con carte di credito e bancomat. Le organizzazioni di categoria dei gestori degli impianti Figisc/Anisa Confcommercio, Faib/Aisa Confesercenti e Fegica Cisl avevano fatto sapere che a partire dal 25 luglio 2003, su tutta la rete stradale e autostradale, non sarebbero state accettate carte di credito e bancomat per pagare il rifornimento di benzina. Un'iniziativa che si era resa necessaria per protestare contro il cartello bancario (Banche, Cogeban) che continuava a lucrare sulle operazioni d’acquisto, con commissioni fisse ed in percentuale superiori al guadagno medio lordo di ogni benzinaio.

Come funziona invece oggi? Dal 30 giugno 2023 sono entrate in atto le sanzioni contro tutti i negozianti, gli artigiani e gli studi professionali che rifiutano i pagamenti con Pos. La legge prevede una doppia penalità: una multa di 30 euro in misura fissa più il 4% del valore della transizione negata. Per approfondire leggi anche la nostra guida sui pagamenti digitali.

Dal primo agosto, inoltre, è entrato in vigore l'obbligo di esposizione dei prezzi medi da parte dei benzinai. Il Ministero pubblicherà giornalmente, sul portale Osservaprezzi Carburante, i prezzi medi aggiornati e i dati nazionali per i distributori su autostrade e regionali.

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