Ad agosto tariffe su per la bolletta del gas

Ad agosto tariffe su per la bolletta del gas

L'Arera ha comunicato un incremento del 2,3% rispetto a luglio dovuto al rialzo del costo del gas naturale. L'Autorità conferma la riduzione dell'Iva al 5% e l'azzeramento degli oneri generali di sistema.

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11 settembre 2023

Dopo tre mesi di cali e fluttuazioni, la bolletta del gas sul mercato tutelato torna a crescere del 2,3% rispetto al mese di luglio. Lo ha comunicato l'Arera, l'Autorità pubblica di regolazione per energia, reti e ambiente, spiegando che gli aumenti sono dovuti al rialzo dei costi del gas naturale, arrivato a 33,21 euro a megawattora. Da settembre 2022 ad agosto scorso la spesa per la famiglia tipo è di 1.472 euro circa, al lordo delle imposte, e risulta in calo del 12,1% rispetto ai 12 mesi equivalenti, tra settembre 2021 e agosto 2022.

L'Autorità ha confermato anche per il mese di agosto la riduzione dell'Iva al 5% e l'azzeramento degli oneri generali di sistema, come stabilito dal decreto legge n. 79 del 28 giugno 2023, valido anche per questo terzo trimestre. Guardando allo scenario internazionale, il presidente di Nomisma Energia, Davide Tabarelli, ha avvertito che le indicazioni per il prossimo inverno "danno prezzi internazionali superiori del 40% rispetto a quelli attuali e se si dovessero verificare, le tariffe del gas di quest'inverno sarebbero superiori anche del 20% rispetto alle attuali".

Decreto bollette, che cos'è e cosa prevede

Nella riunione del 27 giugno scorso il Consiglio dei ministri ha approvato, come previsto, il nuovo “decreto bollette” che prevede lo stanziamento di circa 800 milioni di euro. La misura ha prorogato alcune misure di contenimento per i costi di energia elettrica e gas, tra cui l'azzeramento degli oneri di sistema per il settore del gas e l'aliquota Iva ridotta al 5% per il teleriscaldamento e per l'energia prodotta con il gas metano, oltre al il prolungamento fino al 30 settembre del bonus sociale.

Confcommercio: “bene la continuità delle misure, ma serve sterilizzare gli oneri generali di sistema”

“È bene che si sia assicurata continuità, sino alla fine di giugno, ai crediti d’imposta volti a temperare gli effetti del caro-energia a carico delle imprese. Ma sarà pesante, invece, l’impatto della mancata sterilizzazione degli oneri generali di sistema per il settore elettrico, oneri che incidono sul costo complessivo delle forniture per oltre il 25 per cento. È una scelta che va rivista anche prevedendo, per il finanziamento strutturale di tale sterilizzazione, il ricorso ai proventi derivanti dalle aste Co2”.

Queste le parole di Confcommercio, per la quale “nonostante i segnali di contrazione dei costi delle forniture di energia registrati nel primo trimestre di quest’anno, la spesa energetica delle imprese del terziario di mercato si attesterà, nel 2023, intorno ai 38 miliardi di euro: in calo rispetto ai 41 miliardi del 2022, ma quasi il triplo rispetto ai 13 miliardi del 2021. Quanto al gas, vanno nella giusta direzione tanto il mantenimento dell’aliquota Iva ridotta al 5 per cento sui consumi di gas e sui servizi di teleriscaldamento, quanto l’azzeramento degli oneri generali di sistema per il settore del gas naturale ed il mantenimento, sino alla fine di aprile, delle aliquote negative dei medesimi oneri relativamente agli scaglioni di consumo fino a 5mila metri cubi all’anno”.

“Sugli extra-profitti, rimane l’esigenza - conclude Confcommercio - di una riforma organica della disciplina, a cominciare dalla necessità dell’esclusione dal prelievo delle aziende del commercio e della distribuzione di prodotti petroliferi in quanto non ‘price-maker’”.

Via libera al nuovo Codice degli appalti

In Consiglio dei ministri è stato approvato anche il nuovo codice degli appalti, rivisto e integrato alla luce delle osservazioni delle commissioni parlamentari. Secondo il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti il nuovo codice "ha il pregio di procedere nella direzione della semplificazione, sburocratizzazione delle procedure e liberalizzazione. Uno strumento che mette in grado istituzioni e imprese di lavorare con celerità per fornire beni e servizi ai cittadini". Per fare una gara, viene spiegato, si risparmieranno dai sei mesi ad un anno, grazie innanzitutto alla digitalizzazione delle procedure (in vigore dal primo gennaio 2024).

Nel testo c’è anche "la salvaguardia del 'made in Italy': tra i criteri di valutazione dell'offerta sono previsti come premiali il valore percentuale dei prodotti originari italiani o dei Paesi Ue rispetto al totale e la valorizzazione delle imprese che abbiano sede nel territorio interessato dall'opera.

Le misure del governo contro il caro energia

Tra le principali misure statali per arginare i rincari energetici troviamo sicuramente il Bonus sociale luce e gas. Si tratta di una riduzione delle spese sulle bollette di elettricità e gas naturale per i cittadini più svantaggiati con Isee fino a 15mila euro. L'agevolazione è stata prorogata fino al 30 settembre 2023 e sarà gestita da Arera

Un'altra novità molto importante sul tema dell'energia è l'addio al mercato tutelato dell'energia per microimprese e condomini e l'attivazione del Servizio a tutele graduali per coloro che non hanno ancora scelto un fornitore. Ne abbiamo parlato in un focus dedicato.

Per saperne di più visita la nostra guida online sull'Energia, con news, informazioni e analisi sul settore

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