Guida alle certificazioni ambientali

Guida alle certificazioni ambientali

Quali sono i documenti che attestano il rispetto per l'ambiente da parte di aziende e professionisti e le iniziative di Confcommercio al fianco della sostenibilità.

Le certificazioni ambientali sono strumenti indispensabili per migliorare i risultati in termini di sostenibilità di imprese, enti, organizzazioni e di beni e servizi in generale. Sono una sorta di bollino di qualità che attesta che l'azienda opera in modo sostenibile e riduce al minimo l'impatto ambientale delle proprie attività. Esistono diverse tipologie di certificazioni ambientali, tra le più note la ISO 14001, uno standard internazionale che specifica i requisiti per un sistema, appunto, di gestione ambientale efficace.

La transizione ecologica è da anni ormai un tema centrale del dibattito politico ed è uno degli obiettivi dell’agenda politica europea che attraverso il Nextgeneration Ue punta alla trasformazione dello spazio europeo in un’economia sostenibile, per raggiungere l’obiettivo della neutralità nelle emissioni di CO2 entro il 2050. In questo contesto le certificazioni ambientali consentono alle aziende e alle Pmi italiane di muoversi in modo funzionale ed efficiente verso la sostenibilità. In tal modo possono migliorare le proprie prestazioni ambientali, aumentare la propria competitività sul mercato e costruire un futuro più sostenibile in un momento in cui sta crescendo tra i consumatori italiani una maggiore attenzione verso prodotti più sostenibili e con packaging più ecologici.

Uno strumento importante dunque per le aziende che desiderano migliorare le proprie prestazioni ambientali, aumentare la propria competitività sul mercato e costruire un futuro più sostenibile in un momento in cui sta crescendo tra i consumatori italiani una maggiore attenzione verso prodotti più sostenibili e con packaging più ecologici.

Quali sono le certificazioni ambientali necessarie per imprese e professionisti

Le certificazioni ambientali necessarie per aziende e professionisti non sono definite in modo univoco, in quanto dipendono da diversi fattori, tra cui:

  • il settore di attività;
  • le dimensioni dell'impresa;
  • la posizione geografica;
  • i requisiti specifici dei clienti o dei partner.

Tuttavia alcune sono ampiamente riconosciute e apprezzate a livello internazionale e possono quindi essere considerate un vantaggio competitivo per le imprese e i professionisti che le ottengono.

Tra le principali certificazioni ambientali riguardano i seguenti ambienti:

  • sistemi di gestione ambientale (come EMAS);
  • etichette ambientali (ISO Tipo I, disciplinate dalla Norma ISO 14024, es. EU Eco-label);
  • autodichiarazioni ambientali (ISO Tipo II, disciplinate dalla Norma ISO 14021, es. Mobius loop);
  • dichiarazioni Ambientali di Prodotto (ISO Tipo III, disciplinate dalla Norma ISO 14025);
  • marchi ed etichettature obbligatori (es. etichettature di risparmio energetico).

Di seguito alcuni esempi nel dettaglio:

  • ISO 14001: è lo standard internazionale per i sistemi di gestione ambientale. È una norma applicabile a qualsiasi tipo di organizzazione, indipendentemente dal settore di attività e dalle dimensioni. Aiuta le imprese a migliorare le proprie prestazioni ambientali, a ridurre i costi e a rafforzare la propria immagine aziendale;
  • ISO 50001: è una norma tecnica del sistema ISO che regola i requisiti e le linee guida dei sistemi di gestione dell'energia. Ha come obiettivo quello di aiutare le aziende a migliorare la loro efficienza energetica e a ridurre i costi che derivano dalle spese di energia.
  • EMAS: acronimo di Eco-Management and Audit Scheme, si tratta di uno strumento volontario creato dalla Comunità europea. È uno schema di certificazione che richiede alle organizzazioni di implementare un sistema di gestione ambientale e di sottoporsi a un audit indipendente. Particolarmente apprezzato dalle realtà che operano nel mercato europeo;
  • Ecolabel UE: è un’etichetta ecologica volontaria di tipo 1 – ISO 14024, basata su un sistema di criteri selettivi, definiti su base scientifica. Tiene conto degli impatti ambientali dei prodotti o servizi e viene valutata da parte di un ente indipendente;
  • Certificazione dell'impronta ambientale: si concentra sull'immissione di CO2 r sul consumo idrico, oltre che sull'impatto che un determinato prodotto o servizio ha sull'ambiente nel suo intero ciclo di vita. Segue tre paramenti: Carbon Footprint, Water Footprint, LCA (Life cycle assessment). Si tratta di un documento introdotto da poco nel nostro Paese (nasce infatti nel 2018), ha una validità di tre anni e viene rilasciata da Ministero dell'Ambiente e della tutela del territorio e del mare.

Vantaggi della certificazione ambientale

Ottenere una certificazione ambientale può portare numerosi vantaggi per le aziende, tra cui:

  • un miglioramento dell'immagine aziendale: la certificazione dimostra infatti l'impegno dell'azienda nella tutela dell'ambiente, rafforzando la sua reputazione e la sua credibilità sul mercato;
  • una riduzione dei costi: l'implementazione di un sistema di gestione ambientale può portare a un uso più efficiente delle risorse e a una riduzione dei costi di produzione;
  • un migliore accesso ai mercati: molte aziende e pubbliche amministrazioni richiedono ai propri fornitori di essere in possesso di una certificazione ambientale.

Inoltre, la crescente attenzione del mercato verso prodotti a basso impatto ambientale ha contribuito alla diffusione di pratiche di greenwashing, un termine che indica una strategia di comunicazione volta a dare un'immagine ecosostenibile della propria azienda quando in realtà non lo è. Le certificazioni

Requisiti: chi può richiederle

Le certificazioni ambientali possono essere richieste da tutti i tipi di organizzazioni, sia pubbliche che private, che desiderano dimostrare il proprio impegno verso la sostenibilità ambientale.

In particolare, possono richiedere le certificazioni ambientali:

  • aziende di qualsiasi dimensione e settore, dalle piccole e medie imprese alle grandi multinazionali.
  • enti pubblici, come ministeri, comuni, province, regioni, enti parco, etc.
  • organizzazioni no-profit, come associazioni ambientaliste, cooperative sociali, etc.
  • istituti scolastici di ogni ordine e grado.
  • università e centri di ricerca.
  • aziende sanitarie e ospedali.
  • imprese di servizi, come società di consulenza, compagnie di trasporto, etc.

In generale, non ci sono restrizioni specifiche su chi può richiederle. Tuttavia, ognuna ha i propri criteri e requisiti che devono essere soddisfatti per poter ottenere la certificazione.

ISO 14001

La ISO 14001 è uno standard certificabile internazionale per i Sistemi di gestione ambientale (SGA), che fornisce alle aziende un quadro per la gestione sistematica degli aspetti ambientali delle loro attività, prodotti e servizi. È una norma volontaria, quindi non è obbligatoria averla, ma è frutto di una scelta dell'azienda che intende migliorare o mantenere attivo il proprio sistema di gestione ambientale.

In particolare la ISO 14001 aiuta le aziende a:

  • migliorare le proprie prestazioni ambientali attraverso la riduzione dell'inquinamento, del consumo di risorse e dei costi;
  • prevenire i rischi ambientali e a rispondere alle emergenze;
  • soddisfare i requisiti legislativi e normativi in materia ambientale;
  • migliorare la comunicazione con le parti interessate e a dimostrare l'impegno dell'azienda verso la sostenibilità.

I requisiti previsti dalla ISO 14001 sono generali e possono essere applicati da qualsiasi organizzazione, senza nessuna limitazione. Si possono riassumere secondo il ciclo cosiddetto di Deming Plan-Do-Check-Act (Pianificare, Attuare, Verificare, Agire).

Chi rilascia le certificazioni ambientali

Sono rilasciate da organismi di certificazione terzi e indipendenti, accreditati da enti nazionali o internazionali, che ne verificano la competenza e l'imparzialità. In Italia alcuni esempi di organismi di certificazione sono:

  • ISPRA - l'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, un ente pubblico di ricerca, dotato di personalità giuridica di diritto pubblico, autonomia tecnica, scientifica, organizzativa, finanziaria, gestionale, amministrativa, patrimoniale e contabile. È vigilato dal Ministero dell'Ambiente che a sua volta si avvale dell'Istituto nell'esercizio delle proprie attribuzioni, impartendo le direttive generali per il perseguimento dei compiti istituzionali.
  • ACCREDIA - l'Ente designato dal governo italiano ad attestare la competenza e l'imparzialità degli organismi e dei laboratori che verificano la conformità dei beni e dei servizi alle norme.

Durata e scadenza delle certificazioni ambientali

La durata di una certificazione ambientale è generalmente di tre anni, come l'EMAS, l'ISO 14001. Durante questo periodo le imprese sono sottoposte a sorveglianza da parte dell'organismo di certificazione. Esistono però alcune eccezioni che possono avere una durata che varia dai due ai cinque anni.

Nel periodo di validità le aziende devono comunque assicurare che l'organizzazione mantenga i requisiti richiesti per la certificazione e devono anche impegnarsi per mantenere il proprio sistema di gestione ambientale conforme. Questo impegno richiede un continuo sforzo da parte delle organizzazioni richiedenti che devono:

  • fornire formazione al personale;
  • aggiornare la documentazione di riferimento;
  • monitorare e controllare le proprie attività nel rispetto dell'ambiente e dell'efficienza energetica;
  • effettuare azioni correttive in caso di non conformità.

Esempi di certificazioni ambientali

Facciamo qualche esempio pratico. Le certificazioni che attestano la sostenibilità si dividono in due macro categorie:

  • certificazioni ambientali di prodotto;
  • certificazioni ambientali di processo o di sistema.

Nel primo caso si tratta di documenti che riconoscono il rispetto dei requisiti di un determinato prodotto. hanno come obiettivo quello di fornire al consumatore una maggiore garanzia sulla qualità della merce e attesta che l'azienda operi in linea con gli standard europei per la salvaguardia dell'ambiente e delle sue risorse. 

Le certificazioni ambientali di prodotto più importanti vengono stabilite dall'Organizzazione internazionale per la standardizzazione (ISO), come ad esempio le seguenti etichettature ambientali:

  • ISO 14021 - un'autodichiarazione che stabilisce se un prodotto è compostabile o meno, non ha bisogno di verifica da un ente terzo;
  • ISO 14024 - viene rilasciata solo da un ente accreditato e valuta l'intero ciclo di un prodotto;
  • ISO 14025 - può essere rilasciata solo da un organismo accreditato, si tratta di una quantificazione degli impatti ambientali associati al ciclo di vita del prodotto calcolato attraverso un sistema Life cycle assessment (LCA) che misura l'impatto ambientale del ciclo di vita di un prodotto fino al suo smaltimento.

Invece le certificazioni ambientali di processo o sistema interessano quelle norme e quelle linee guida che puntano a migliorare l’efficacia e l’efficienza dei processi aziendali. Quelle più note sono:

  • EMAS;
  • Ecolabel;
  • ISO 14001.

Emas

Acronimo di Eco-Management and Audit Scheme, l'EMAS è un sistema di gestione ambientale volontario dell'Unione europea. Si tratta di uno dei principali elementi costitutivi del Green Deal europeo. Il suo obiettivo è quello di guidare le imprese verso un'economia circolare, riducendo anche il loro impatto sull'ambiente. Rientra tra gli strumenti volontari attivati nell'ambito del V Programma d'azione della UE a favore dell'ambiente. Le organizzazioni che hanno ottenuto la registrazione EMAS sono inserite in un apposito elenco nazionale. 

Possono richiedere la registrazione EMAS:

  • tutte le imprese di qualsiasi dimensione e settore di attività;
  • enti pubblici;
  • organizzazioni no profit.

Per ottenere l'Eco Management le organizzazioni devono:

  • implementare un sistema di gestione ambientale conforme ai requisiti richiesti;
  • sottoporsi ad una verifica da parte di un organismo di certificazione accreditato;
  • pubblicare una dichiarazione ambientale.

Ecolabel

Disciplinato dal Regolamento CE 66/2010 (qui il testo in pdf), è un marchio di qualità ecologica istituito dall'Unione europea nel 1992. Viene assegnato a prodotti e servizi che si distinguono per il loro ridotto impatto ambientale durante l'intero ciclo di vita. Tra i suoi obiettivi troviamo:

  • promuovere la produzione e il consumo di prodotti e servizi sostenibili;
  • aiutare i consumatori a fare scelte più consapevoli;
  • incentivare le imprese ad una produzione più sostenibile e consapevole.

Per ricevere il marchio, le aziende devono dimostrare di rispettare i criteri ecologici per la categoria di prodotto interessata che sono valutati sulla base di un'analisi che prende in considerazione:

  • la vita dei prodotti;
  • i costi di smaltimento;
  • tipologie di imballaggi.

Per ottenere la certificazione Ecolabel, l'azienda deve inviare tutta la documentazione al Comitato per l'Ecolabel e l'Ecoaudit. Il Comitato la inoltra all'ISPRA, che verifica la conformità ai criteri ecologici del prodotto o servizio specifico con prove tecniche e di laboratorio. Solo se il prodotto o servizio supera i test e rispetta i criteri ecologici, l'azienda ottiene la certificazione Ecolabel.

Le iniziative di Confcommercio per l'ambiente

Per qualificare e rafforzare l'impegno delle imprese nell'ambito della sostenibilità ambientale, nel 2022 Confcommercio ha lanciato il progetto Imprendigreen, un'iniziativa che si articola in una serie di strumenti e servizi elaborati per accompagnare e valorizzare le imprese nel percorso di transizione ecologica, come ad esempio il rilascio di un marchio che attesta la sostenibilità dell'impresa. Per ottenere il riconoscimento basterà compilare il disciplinare, disponibile sul sito dedicato, elaborato e certificato dalla Scuola Universitaria Superiore Sant’Anna di Pisa.

"L'obiettivo che la Confederazione si è posta - ha spiegato Pierpaolo Masciocchi, responsabile del settore ambiente, utilities e sicurezza di Confcommercio - è quello di accompagnare il nostro sistema di rappresentanza verso la transizione ecologica. Il terziario di mercato è composto da micro e piccole imprese, bisogna cercare un sistema che potesse accompagnarle in questo percorso. Per questo abbiamo lanciato Imprendigreen un progetto che si sostanzia attraverso il rilascio di un bollino per le imprese che hanno posto in essere comportamenti ambientalmente e anche eticamente sostenibili". A partire da quest'anno, il progetto si avvale del patrocinio del Ministero dell'Ambiente e sarà aperta a tutte le imprese anche quelle che non sono associate a Confcommercio.

Sempre nell'ambito della sostenibilità e della salvaguardia ambientale, nel 2018 è nato il progetto Sentinelle del mare, ideato dall'Università di Bologna e sostenuto da Confcommercio. Si tratta di un'iniziativa che coinvolge cittadini e turisti nel monitoraggio della biodiversità marina attraverso una scheda di rilevamento. I dati raccolti aiutano gli scienziati a monitorare lo stato di salute del mare e a identificare le minacce alla biodiversità marina.

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