Confcommercio incontra il Segretario di Azione, Carlo Calenda

Confcommercio incontra il Segretario di Azione, Carlo Calenda

L'intervento del Presidente Carlo Sangalli

Cari amiche e cari amici,

benvenuti a questo nuovo ciclo di incontri con le forze politiche in vista del voto dell’8 e 9 giugno per il rinnovo del Parlamento europeo.

E grazie al Segretario di Azione, Carlo Calenda, per aver accettato il nostro invito per parlare dei temi e delle sfide che attendono l’Europa di domani.

Caro Carlo è qui riunito il Consiglio di Confcommercio, con i presidenti delle associazioni territoriali e di categoria di una realtà, come la nostra, che associa circa 700 mila imprese e i cui contratti collettivi sono adottati da oltre il 95% delle imprese del terziario e della filiera  turistica.

In questa tornata elettorale, c’è in gioco quell’Unione europea che deve costituire, sempre di più, un fattore essenziale per la stabilità politico-economica, per la qualità della vita dei cittadini e per lo sviluppo sostenibile.

Certo, il contesto internazionale è profondamente mutato. È tornata la geografia politica nelle relazioni economiche internazionali.

E in questo quadro frammentato, è richiesto un ruolo più forte e consapevole dell’Unione europea.

Va, dunque, costruito – lo dico così - un “ecosistema” favorevole per la creazione e la crescita delle imprese nel mercato unico, e quindi per la produttività.

E nel documento che abbiamo predisposto in occasione di questi incontri – dal titolo “Per un’Europa competitiva e sostenibile. L’agenda del terziario” – vogliamo presentare le nostre analisi e le nostre proposte sui temi che riteniamo strategici per le nostre imprese, quelle del commercio, dei servizi, del turismo e della cultura, dei trasporti e della logistica, delle professioni.

Per non sottrarre tempo al tuo intervento – caro Carlo - mi limito a pochissimi temi.

In materia fiscale, innanzitutto, occorre una revisione delle regole per una maggiore armonizzazione e una tassazione non distorsiva attraverso un’efficace Global Minimum Tax che risponda al principio “stesso mercato, stesse regole”.

In materia di lavoro vanno previste misure per favorire l’ingresso e la permanenza nel mercato del lavoro e promuovere una maggiore imprenditorialità, soprattutto giovanile e femminile, anche attraverso programmi e iniziative specifiche di formazione e sviluppo delle competenze.

In tema di energia riteniamo fondamentale adottare una politica comune per ridurre la dipendenza energetica. Così come occorre proseguire nella diversificazione delle fonti di approvvigionamento sostenendo maggiormente il ricorso al nucleare pulito e a fonti rinnovabili, come l’idrogeno.

In materia di trasporti e infrastrutture vanno superati i problemi di compatibilità tra priorità europee e dei singoli Paesi membri per completare le reti infrastrutturali transeuropee, che sono essenziali per un mercato interno sempre più integrato e senza frontiere interne, a vantaggio dell’intera collettività.

C’è poi il grande tema della transizione verde, che dovrà essere economicamente e socialmente sostenibile, anche “a misura” di micro, piccole e medie imprese.

E questo richiede l’adozione di politiche di semplificazione amministrativa e normativa e di accesso al credito e ai finanziamenti più rapido. Con riferimento ai trasporti, la sostenibilità ambientale andrà conciliata con quella economico-sociale, anche recuperando il rispetto del principio di neutralità tecnologica.

Un ultimo punto che vorrei toccare riguarda la riforma della governance dell’Ue, un passaggio fondamentale per giungere all’adozione di un processo decisionale più efficace e trasparente, soprattutto in vista di un possibile allargamento dell’Unione.

E’ un obiettivo ambizioso, a partire dall’ampliamento del sistema di voto a maggioranza qualificata in seno al Consiglio e dal riconoscimento di un compiuto diritto di iniziativa legislativa al Parlamento europeo.

Ecco, come dicevo, sono solo alcune proposte secondo noi utili per l’economia diffusa in un mercato unico, all’insegna dei principi di sussidiarietà e proporzionalità e di un equo bilanciamento tra concorrenza e coesione territoriale.

E ci sembra che anche tra le priorità del vostro programma – che siamo particolarmente interessati ad approfondire - non manchino proposte che vanno in questa direzione.

Mi riferisco, in particolare, all’armonizzazione fiscale per evitare la nascita di paradisi fiscali all’interno dell’Unione, all’impegno nella revisione delle norme sulle case green e nella riforma del mercato elettrico con un maggior sostegno alle tecnologie a bassa emissione, incluso il nucleare pulito. 

Infine, nella vostra agenda europea c’è anche la necessità del rilancio del pilastro sociale, con politiche e investimenti per la formazione e per l’accesso delle donne al mercato del lavoro, così come la necessità di destinare maggiori risorse all’istruzione e alla cultura.

Ed ora lascio parola al Segretario di Azione, Carlo Calenda, per il suo intervento.

Grazie.

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