Inflazione confermata in crescita

Inflazione confermata in crescita

Stime definitive Istat: a marzo 2019, l'indice nazionale dei prezzi al consumo aumenti dello 0,3% rispetto al mese precedente e dell'1% su base annua (come a febbraio).

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17 aprile 2019

Nel mese di marzo 2019, si stima che l'indice nazionale dei prezzi al consumo aumenti dello 0,3% rispetto al mese precedente e dell'1% su base annua (come a febbraio), confermando la stima preliminare. Lo ha reso noto l'Istat. La stabilità dell'inflazione è la sintesi di dinamiche contrapposte: da una parte l'accelerazione dei Beni energetici non regolamentati (da +0,8% a +3,3%), dall'altra il rallentamento dei prezzi dei Beni alimentari non lavorati (da +3,7% a +1,9%), dei Servizi relativi ai trasporti (da +0,9% a +0,5%) e dei
Tabacchi (da +4,5% a +4,0%). L'inflazione di fondo", al netto degli energetici e degli alimentari freschi, rimane stabile a +0,4%, mentre quella al netto dei soli beni energetici decelera lievemente da +0,7% a +0,6%. L'aumento congiunturale dell'indice generale è dovuto principalmente alla crescita dei prezzi dei Beni energetici non regolamentati (+1,6%), dei Tabacchi e dei Servizi relativi ai trasporti (+1,3% per entrambi), solo in parte bilanciata dal calo dei prezzi dei Beni alimentari non lavorati (-1,6%). L'inflazione è stabile per i beni e per i servizi (rispettivamente a +1,3% e a +0,7%); pertanto rispetto al mese precedente il differenziale inflazionistico, negativo tra servizi e beni, si conferma a -0,6 punti percentuali. L'inflazione acquisita per il 2019 è +0,4% per l'indice generale e pari a zero per la componente di fondo. Dinamiche divergenti si registrano per i prezzi dei prodotti di largo consumo: quelli dei Beni alimentari, per la cura della casa e della persona decelerano da +1,6% a +1,1%, mentre quelli dei prodotti ad alta frequenza d'acquisto rimangono stabili a +1,5%, registrando in entrambi i casi un'inflazione più alta di quella complessiva. L'indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) aumenta del 2,3% su base mensile (per effetto della fine dei saldi invernali dell'abbigliamento e calzature, di cui l'indice NIC non tiene conto) e dell'1,1% in termini tendenziali (stabile rispetto al mese precedente), confermando la stima preliminare.

L'indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di
operai e impiegati (Foi), al netto dei tabacchi, registra un
aumento dello 0,2% su base mensile e dello 0,8% rispetto a marzo
2018.

"Dopo aver registrato una flessione tendenziale di oltre quattro
punti percentuali - è il commento dell'Istat - a dicembre 2018 ed
essere tornati a crescere nel mese di febbraio, i prezzi dei beni
energetici non regolamentati accelerano, compensando il
rallentamento di quelli dei beni alimentari non lavorati e
determinando la stabilità dell'inflazione a marzo. Le componenti
volatili continuano a essere all'origine delle oscillazioni
dell'inflazione, che vede i prezzi dei prodotti di largo consumo
registrare una crescita più sostenuta rispetto a quella del
paniere nel suo complesso".

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