FAQ Decreto Liquidità e rilancio imprese

FAQ Decreto Liquidità e rilancio imprese

Focus sul Decreto Liquidità attraverso domande e relative risposte che possono essere utili alle imprese

ultimo aggiornamento:

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9 luglio 2020

In questa pagina sono riportate, in sintesi, le risposte alle vostre domande più frequenti concernenti i due decreti che hanno stanziato misure a sostegno delle imprese (come i finanziamenti bancari che salgono da 25.000 a 30.000 euro), il Decreto legge "Liquidità" approvato dal governo l'8 aprile 2020 e il Decreto legge "Rilancio" del 19 maggio 2020. Per ogni FAQ abbiamo indicato la fonte della risposta e la data di risposta, che vi invitiamo a tenere presente, perché è nostra cura aggiornare le risposte qualora ci fossero novità.

Invitiamo le imprese che abbiano necessità di ulteriori chiarimenti a rivolgersi alla propria associazione territoriale o federazione. Cerca quella più vicina a te.

faq #: 1319 luglio 2020
Welfare

Sono il titolare di una ditta individuale, e sono anche pensionato (quindi verso contributi previdenziali a INPS ed ENASARCO), di quale misura di welfare posso usufruire?

  • La Circolare dell’Agenzia delle Entrate n. 15/E non chiude alla possibilità di percezione del contributo per i soggetti con status di pensionati che svolgano però l’attività di lavoro autonomo o di impresa. 

    Vi è però incompatibilità tra il contributo e l’iscrizione contestuale agli enti di diritto privato di previdenza obbligatoria di cui ai decreti legislativi 30 giugno 1994, n. 509 e 10 febbraio 1996, n. 103, come è appunto ENASARCO. 

    Ciò posto va detto che, in analogia a quanto accaduto per il bonus ex articolo 28 del Cura Italia, l’iscrizione ad Enasarco andrebbe considerata come iscrizione di sola previdenza integrativa e quindi non ostativa a differenza di quanto avviene per iscrizione alle altre Casse.

— Fonte Confcommercio, Settore Welfare
faq #: 1309 luglio 2020
Credito

Ho una agenzia di assicurazioni, con codice ATECO K) posso accedere ai 25 mila euro garantiti dal governo? Una banca locale sostiene che non sono incluso. 

  • In sede di conversione del Decreto-Legge 8 aprile 2020, n.23 nella Legge 5 giugno 2020, n. 40 (pubblicata sulla G.U. n. 143 del 6 giugno 2020), con riferimento al tema segnalato, la lettera m) dell’articolo 13 è stata così integrata:

    m) previa autorizzazione della Commissione Europea ai sensi dell’articolo 108 del TFUE, sono ammissibili alla garanzia del fondo, con copertura al 100 per cento sia in garanzia diretta che in riassicurazione, i nuovi finanziamenti concessi da banche, intermediari finanziari di cui all’articolo 106 del Testo Unico bancario di cui al decreto legislativo 1° settembre 1993 n. 385 e dagli altri soggetti abilitati alla concessione di credito in favore di piccole e medie imprese e di persone fisiche esercenti attività di impresa, arti o professioni, di associazioni professionali e di società tra professionisti nonché di agenti di assicurazione, subagenti di assicurazione e broker iscritti alla rispettiva sezione del Registro unico degli intermediari assicurativi e riassicurativi la cui attività d’impresa è stata danneggiata dall’emergenza COVID-19, [...]”.

    Allo stesso tempo, il precedente limite di importo fissato a 25.000 euro è stato innalzato a 30.000 euro e la scadenza dei finanziamenti originariamente prevista a 6 anni è stata portata a 10 anni.

— Fonte Confcommercio, Settore Credito
faq #: 1299 luglio 2020
Lavoro

Ho del personale in telelavoro, qualcuno in smart working, posso dare loro il ticket restaurant?

  • Benché non vi siano specifiche disposizioni normative – neppure emergenziali causa COVID – e contrattuali disciplinanti la materia, si ritiene che l’azienda possa erogare i buoni pasto a favore dei lavoratori che svolgono la propria prestazione in smart working o in telelavoro, sia nelle ipotesi di disciplina unilaterale a seguito dell’emergenza COVID, sia in caso di rapporto concordato ai sensi della L. n. 81/2017.

— Fonte Confcommercio, Settore Lavoro
faq #: 1289 luglio 2020
Fisco

Come funziona la cessione del credito per l’ecobonus al 110% e quali sono le modalità applicative per noi imprese?

  • Con riferimento all'articolo 121 del decreto rilancio, la risposta alla sua domanda deve essere affrontata in chiave di trasformazione (neutrale) delle detrazioni d'imposta, spettanti per determinate fattispecie fiscalmente agevolate, in crediti d'imposta.

    Il credito d'imposta, oggetto di trasformazione, deve essere fruito con le stesse modalità della detrazione originaria. Occorre, pertanto, verificare la struttura della detrazione originaria (aliquota, tetto di spesa, ripartizione temporale delle rate annuali) e applicarla in forma di credito d'imposta alle fattispecie agevolabili riportate nello stesso articolo. 

    Ove la ripartizione temporale delle rate della detrazione sia di 10 anni, il credito potrà essere fruito unicamente in 10 rate, qualora a fronte della medesima categoria di spesa agevolabile (es. spesa per efficientamento energetico) siano previste differenziazioni in tema di tipologia d'intervento, occorre preliminarmente verificare se vi siano correlate differenti previsioni di ripartizione temporale di fruizione del beneficio (i.e.: 5 o 10 anni).

    Con riferimento all'articolo 119 dello stesso decreto vi è da osservare, infatti che la detrazione di cui all'articolo 14 del decreto-legge 4  giugno 2013, n. 63, (rientrante nella categoria di agevolazione fiscale per interventi di efficientamento energetico), relativamente alle spese documentate e rimaste a carico del  contribuente, da ripartire tra  gli  aventi diritto in cinque quote annuali di pari importo, deve riguardare esclusivamente e tassativamente specifici interventi tecnici. In particolare:

    1. isolamento termico delle superfici  opache verticali e orizzontali che interessano l'involucro dell'edificio con un'incidenza superiore al 25 per cento della  superficie  disperdente lorda dell'edificio medesimo;
    2. interventi sulle parti comuni degli edifici per la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti centralizzati per il riscaldamento, il raffrescamento o la fornitura di acqua calda sanitaria a condensazione, con efficienza almeno pari alla classe A;
    3. interventi sugli edifici unifamiliari per la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti per il riscaldamento, il raffrescamento o la fornitura di acqua calda sanitaria a pompa di calore, ivi inclusi gli impianti ibridi o geotermici, anche abbinati all'installazione di impianti fotovoltaici... e relativi sistemi di accumulo, ovvero con impianti di microcogenerazione.


    Dal combinato disposto dei due articoli è possibile pertanto pervenire alle seguenti conclusioni: in presenza di interventi di efficientamento energetico diversi da quelli tassativamente richiamati dall'art. 119, comma 1 la detrazione (trasformabile in credito d'imposta) è ordinariamente ed esclusivamente fruibile in 10 anni; coerentemente gli interventi di efficientamento energetico  tassativamente richiamati dall'art. 119, comma 1 la detrazione (trasformabile in credito d'imposta) è ordinariamente fruibile in 5 anni.

— Fonte Confcommercio, Settore Fiscalità d'impresa
faq #: 1279 luglio 2020
Fisco

Gli agenti di commercio possono beneficiare del contributo a fondo perduto previsto dal DL Rilancio?

  • Per quanto riguarda il riconoscimento del contributo a fondo perduto, di cui all’art. 25 del "Decreto Cura Italia", si ritiene che anche gli agenti di commercio possano usufruire del beneficio, nel rispetto delle condizioni e dei requisiti previsti. 

— Fonte Confcommercio, Settore Fiscalità d'impresa
faq #: 12611 giugno 2020
Lavoro

Un'azienda con più di 15 dipendenti in area FIS, che ha finito le settimane del DL Cura e sta già utilizzando le ulteriori 5 settimane del DL Rilancio, che ammortizzatore potrà/dovrà chiedere al termine di questo secondo periodo?

  • Per ricorrere alla cassa in deroga dopo aver usufruito dell'intero periodo FIS ricordiamo che per l'accesso agli strumenti di integrazione salariale emergenziale è richiesta la sussistenza di determinati requisiti definendone quindi l'ambito di applicazione.

    Nel caso di un'azienda con più di 15 dipendenti e meno di 50 l'ammortizzatore di riferimento è il FIS (assegno ordinario), mentre per le aziende che non sono destinatarie del FIS lo strumento di sostegno di riferimento è la CIGD. 

    Nulla è previsto in merito a eventuali possibilità di accesso alla cassa in deroga una volta esaurito il periodo di FIS. 

    L'azienda può pertanto ricorrere a strumenti gestionali/individuali e contrattuali come ad esempio part-time concordati; risoluzioni consensuali su licenziamenti tenendo conto anche del Messaggio 2661 INPS su Naspi, smaltimento ferie, permessi, ecc. o in alternativa agli strumenti di sostegno previsti a livello strutturale (fis ai sensi del dlgs 148/2015).

    Rispetto a tale ultimo punto si consiglia di preferire interventi sulla gestione dei rapporti di lavoro per quanto possibili in modo poter valutare eventuali prossimi sviluppi su  ulteriori misure che dovessero essere adottate dal Governo a rafforzamento delle attuali misure emergenziali.

— Fonte Confcommercio, Settore Lavoro
faq #: 12511 giugno 2020
Welfare

Un lavoratore dipendente in cassa integrazione al 50% delle ore lavorate, ha diritto a richiedere il bonus baby sitting per le restanti ore lavorative?

  • , in quanto i predetti periodi sono riconosciuti per far fronte all'emergenza epidemiologica e sono neutri ai fini del riconoscimento degli ordinari strumenti di integrazione salariale previsti dalla legge. 

    Ovviamente l'utilizzo dell'assegno ordinario e assegno di solidarietà ai sensi del dlgs 148/2015 dovranno rispettare i requisiti di accesso previsti dalla legge.

    Il voucher baby sitting, la cui fruizione è alternativa ai congedi speciali COVID-19, segua gli stessi criteri definiti per la fruizione dei predetti congedi nelle ipotesi in cui il genitore sia destinatario di strumenti a sostegno del reddito.

     Pertanto, come chiarito dall’INPS nel messaggio n. 1621/2020, in caso di genitori beneficiari di trattamenti di integrazione salariale, l’incompatibilità opera solo nei casi e limitatamente ai giorni di sospensione dell’attività lavorativa per l’intera giornata.

     A tal proposito si ricorda che il beneficio spetta a condizione che nel nucleo familiare non vi sia altro genitore beneficiario di strumenti di sostegno al reddito in caso di sospensione o cessazione dell’attività lavorativa, o altro genitore disoccupato o non lavoratore.

— Fonte Confcommercio, Settore Welfare
faq #: 12411 giugno 2020
Lavoro

Dopo aver fruito delle settimane di casa integrazione previste dai vari decreti (9+5) cosa sarà possibile usare?

  • , in quanto i predetti periodi sono riconosciuti per far fronte all'emergenza epidemiologica e sono neutri ai fini del riconoscimento degli ordinari strumenti di integrazione salariale previsti dalla legge. 

    Ovviamente l'utilizzo dell'assegno ordinario e assegno di solidarietà ai sensi del dlgs 148/2015 dovranno rispettare i requisiti di accesso previsti dalla legge.

— Fonte Confcommercio, Settore Lavoro
faq #: 12311 giugno 2020
Sicurezza sul lavoro

Che responsabilità ha il datore di lavoro per la tutela contro il rischio di contagio da COVID-19?

  • Nel ddl di conversione del Decreto Liquidità, in Senato, è stata introdotta una norma (all'art. 29-bis)  di salvaguardia volta a escludere la responsabilità del datore di lavoro qualora lo stesso abbia adottato e mantenuto tutte le prescrizioni contenute nel Protocollo  condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto al Covid sottoscritto tra il Governo e le Parti Sociali il 24 aprile o negli altri protocolli o linee guida di settore. 

    "Dopo l’articolo 29 è inserito il seguente: « Art. 29-bis. – (Obblighi dei datori di lavoro per la tutela contro il rischio di contagio da COVID-19) – 1. Ai fini della tutela contro il rischio di contagio da COVID-19, i datori di lavoro pubblici e privati adempiono all’obbligo di cui all’articolo 2087 del codice civile mediante l’applicazione delle prescrizioni contenute nel protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del COVID-19 negli ambienti di lavoro, sottoscritto il 24 aprile 2020 tra il Governo e le parti sociali, e successive modificazioni e integrazioni, e negli altri protocolli e linee guida di cui all’articolo 1, comma 14, del decreto-legge 16 maggio 2020, n. 33, nonché mediante l’adozione e il mantenimento delle misure ivi previste. Qualora non trovino applicazione le predette prescrizioni, rilevano le misure contenute nei protocolli o accordi di settore stipulati dalle organizzazioni sindacali e datoriali comparativamente più rappresentative sul piano nazionale»."

— Fonte Confcommercio, Settore Sicurezza sul Lavoro
faq #: 12229 maggio 2020
Lavoro

Le domande di FIS e CIGO, ai fini del godimento delle ulteriori 5 settimane, devono essere presentate decorsi 30 giorni dalla entrata in vigore del decreto Rilancio oppure è possibile presentare subito la richiesta?

  • Rispetto alla richiesta delle ulteriori 5 settimane di fruizione del trattamento, alla luce delle disposizioni del decreto legge Rilancio si ritiene si debba attendere il decorso dei 30gg per l'invio dell'istanza. 

    Il Ministero del Lavoro nei prossimi giorni pubblicherà un circolare di chiarimento sui termini di presentazione delle istanze.

— Fonte Confcommercio, Settore Lavoro
faq #: 12029 maggio 2020
Lavoro

Per richiedere le ulteriori 4 settimane di ammortizzatori sociali previste per settembre e ottobre, è necessario aver usufruito integralmente delle precedenti 14 settimane o è sufficiente la semplice richiesta di ammortizzatore sociale?

  • Dalla lettura del decreto Rilancio sembrerebbe che l'accesso alle 4 settimane sia consentito sempre che sia stato fruito l'intero periodo pregresso.

— Fonte Confcommercio, Settore Lavoro
faq #: 11929 maggio 2020
Lavoro

Per richiedere ulteriori 4 settimane di ammortizzatori sociali previste nei mesi di settembre ed ottobre 2020, è necessario che tutti i lavoratori godano degli ammortizzatori sociali oppure è sufficiente che 1 solo lavoratore sia collocato in cassa integrazione anche per 1 ora al giorno?

  • Il trattamento di integrazione salariale viene richiesto dall'azienda per cui le giornate che utilizza l'azienda sia per 1, per 10 o per la totalità dei dipendenti, viene computato ai fini della determinazione del periodo fruito.

— Fonte Confcommercio, Settore Lavoro
faq #: 11829 maggio 2020
Fisco

Produco mascherine in tnt (tessuto non tessuto) per uso civile per cui non c’è bisogno di certificazione. Queste sono esenti iva?

  • No. In tema di pagamento IVA sulle mascherine prodotte in tnt per uso civile, si precisa che l'articolo 124 del Decreto Rilancio prevede l'esenzione IVA fino al 31 dicembre 2020 – e aliquota IVA al 5% a regime – per le sole mascherine chirurgiche, FP2 e FP3.

    Si ritiene, pertanto, che il tipo di mascherina indicata nel quesito non possa usufruire dell'agevolazione prevista dal citato articolo.

— Fonte Confcommercio, Settore Fiscalità d'impresa
faq #: 11429 maggio 2020
Lavoro

 Il decreto prevede che l’ulteriore periodo di 5 (9 settimane per i datori dei settori turismo, fiere, ecc.) a condizione che sia stato “interamente fruito il periodo precedentemente concesso fino alla durata massima di 9 settimane”. Che si intende per interamente fruito?

  • Fermi restando i criteri di calcolo della circolare Inps 58/2009 ai fini della determinazione della durata massima di trattamento, qualora l'azienda avesse usufruito di un periodo inferiore rispetto a quello richiesto, si ritiene che per la parte residua fino al raggiungimento delle 9 settimane possa richiedere un ulteriore trattamento, anche al fine di poter utilizzare le ulteriori 5 settimane riconosciute dal Decreto Rilancio.

— Fonte Confcommercio, Settore Lavoro
faq #: 11329 maggio 2020
Credito

Posso richiedere i contributi a fondo perduto previsti dall’art. 25 del “Decreto Rilancio”, anche in presenza di finanziamenti della banca previsti dal DL Liquidità?

  • . Allo stato attuale, non risultano incompatibilità fra il contributo a fondo perduto previsto dall'articolo 25 del Decreto Rilancio e le misure previste dall'articolo 13, comma 1, lettera n) del Decreto Liquidità

— Fonte Confcommercio, Settore Credito
faq #: 11024 aprile 2020
Credito

Esiste già un elenco degli istituti bancari che hanno aderito?

  • No, non è previsto un elenco di banche aderenti perché tutte le banche risultano tenute all'operatività.

— Fonte Confcommercio, Settore Credito
faq #: 10924 aprile 2020
Credito

Vorrei chiedere un prestito garantito 100%. La mia società, di cui sono amministratore unico, è attiva da circa 7 anni e non ho nessuna negatività nel sistema bancario e creditizio. Purtroppo io come persona fisica, sono stata segnalata in sofferenza. Posso ottenere il finanziamento per la mia impresa?

  • , nel caso di società di capitali, la segnalazione in Centrale dei Rischi di persona fisica non si ritiene possa costituire un elemento ostativo alla richiesta del finanziamento a valere sulla lettera m), comma 1 dell’articolo 13 del DL Liquidità.

    Il modello da utilizzare per tale richiesta è l’”Allegato 4-bis” che trova qui: https://www.fondidigaranzia.it/normativa-e-modulistica/modulistica/

— Fonte Confcommercio, Settore Credito
faq #: 10724 aprile 2020
Credito

Sto compilando il modulo per la richiesta del mutuo da 25.000 euro, con riferimento al punto 17* della scheda, devo dichiarare i 600 euro dell’INPS?

  • Lo stesso INPS, in passato, per analoghe misure, ha precisato che non si è in presenza di aiuto di Stato. Finora non c’è stata una formale precisazione da parte dell'INPS rispetto alla misura dei 600 euro contenuta nel decreto Cura Italia

    In ogni caso, si ricorda che la Comunicazione della Commissione europea del 19 marzo 2020 ha stabilito che l'impresa può beneficiare, nell'ambito delle Misure temporanee in materia di aiuti di stato legati all'emergenza Covid, di aiuti sotto forma di sovvenzioni dirette, anticipi rimborsabili o agevolazioni fiscali fino al massimo di 800.000 euro. Tale importo massimo è ridotto a 100.000 euro per le imprese operanti nel settore della produzione primaria di prodotti agricoli.

— Fonte Confcommercio, Settore Credito
faq #: 10624 aprile 2020 (aggiornata il 28 aprile 2020)
Credito

Nel modulo di richiesta di garanzia per finanziamenti fino a 25.000 euro viene chiesto il periodo di riferimento dei dati che si riferiscono a ULA, fatturato e totale di bilancio. Il periodo è da intendere al 31/12/2018 o tutto il 2018?

  • Si ritiene che il calcolo delle ULA (il numero di unità lavorative anno) debba essere riferito all'anno (ossia dal 1° gennaio al 31 dicembre), mentre i dati relativi al fatturato e al totale di bilancio vanno riferiti al 31 dicembre, in coerenza con l'ultimo bilancio depositato o con l'ultima dichiarazione fiscale presentata.

— Fonte Confcommercio, Settore Credito
faq #: 10524 aprile 2020
Credito

Per ottenere il finanziamento di 25.000 euro esiste un fac-simile di autocertificazione?

  • L’allegato 4-bis risulta già contenere le dichiarazioni ai sensi del DPR 445/2000 necessarie per la richiesta delle garanzia statale.

    Insieme a questo allegato compilato dovrà presentare alla banca:

    • una copia documento identità
    • una copia del bilancio o di dichiarazione fiscale, o in assenza di una autocertificazione delle spese per il personale e del fatturato.

    Dopo la richiesta sarà necessario firmare il contratto di finanziamento.

— Fonte Confcommercio, Settore Credito
faq #: 104 22 aprile 2020
Credito

Sono l'amministratore di una srls costituita il 16/01/2020, posso ottenere il finanziamento di 25.000 euro?

  • Occorre rivolgersi ad una banca o ad un intermediario finanziario, con 3 documenti:

    • l’allegato 4bis scaricato dal sito del Fondo di Garanzia e debitamente compilato;
    • una copia documento identità
    • una copia del bilancio o di dichiarazione fiscale, o in assenza di una autocertificazione delle spese per il personale e del fatturato.

    Dopo la richiesta sarà necessario firmare il contratto di finanziamento.

    La norma prevede che potrà richiedere un finanziamento pari al massimo al 25% dei ricavi riportati nell’ultimo bilancio depositato o nell’ultima dichiarazione fiscale presentata e, comunque, non superiore a 25.000 €. 

    Nel suo caso, essendo un'azienda neocostituita, probabilmente non potrà contare su importi dei ricavi tali da esaurire il plafond previsto dalla misura. 

    Potrebbe quindi valutare la possibilità di ottenere il finanziamento ricorrendo alla garanzia del Fondo garanzia PMI prevista per le start-up e per le operazioni di "importo ridotto"

    Consigliamo di rivolgersi all'Associazione di Confcommercio della sua provincia per concordare la soluzione più adeguata alle sue esigenze.

— Fonte Confcommercio, Settore Credito
faq #: 103 22 aprile 2020
Credito

Sono previsti incentivi a fondo perduto per partite iva, piccole attività (negozi al dettaglio)?

  • No, finora le misure emanate a livello nazionale non prevedono incentivi a fondo perduto per le imprese, ma solo la possibilità di accedere a finanziamenti bancari che usufruiscono della garanzia dello Stato.

— Fonte Confcommercio, Settore Credito
faq #: 102 16 aprile 2020
commercio

Ho un bar (chiuso) in una galleria commerciale. Ho un contratto di fitto di ramo d'azienda, ma venendo a mancare l'oggetto del fitto, la quota va comunque pagata? 

  • Le obbligazioni in corso tra cui anche quelle legate al pagamento dei canoni di locazione o di affitto di ramo d'azienda non sono automaticamente venute meno a causa dell'emergenza sanitaria e dei provvedimenti adottati per contrastarla.

    E' tuttavia evidente che la chiusura di alcune tipologie di esercizi, come il suo bar, ha di fatto azzerato il fatturato per questi esercizi determinando una grave crisi di liquidità.

    Nel decreto-legge 17 marzo, n. 18, l'art. 91 riconosce espressamente l'attuale situazione di emergenza epidemiologica come possibile causa di inadempimenti contrattuali (anche solo temporanei), escludendo al contempo il diritto al risarcimento del danno del creditore.

    Ma questa disposizione non determina automaticamente la liberazione del debitore dai propri obblighi contrattuali ma dovrà essere interpretata di volta in volta, in ogni eventuale singola controversia giudiziaria, in relazione alle specificità di ogni singolo caso concreto, per verificare se l'impossibilità della prestazione possa essere effettivamente imputabile all'emergenza in corso e non al debitore e se questa sia assoluta o solo temporanea.

    Diversamente, infatti, chiunque potrebbe sentirsi legittimato a non adempiere ai propri obblighi contrattuali, anche nell'ipotesi in cui non versi in uno stato di crisi o, addirittura, persino nei casi in cui abbia tratto un vantaggio economico dalla situazione di emergenza.

    Nel caso prospettato, l'impossibilità di aprire l'esercizio per rispettare i divieti imposti dai provvedimenti adottati dal Governo, appare elemento idoneo a determinare le condizioni per avviare il contatto con la proprietà per chiedere una sospensione e riduzione del canone per il periodo nel quale permarrà  la chiusura.

— Fonte Confcommercio, Settore Commercio e legislazione d’impresa
faq #: 101 16 aprile 2020 (aggiornata il 28 aprile 2020)
Credito

È possibile chiedere un finanziamento garantito al 100% dal Fondo e un altro garantito al 90% dal Fondo? Sono compatibili?

  • , non essendo previsto un esplicito divieto di cumulo, a nostro avviso le due operazioni prospettate sono compatibili, sempre tenendo conto del limite complessivo del 25% dei ricavi.

— Fonte Confcommercio, Settore Credito
faq #: 100 16 aprile 2020
Credito

Per il finanziamento fino a 25.000 euro, vi risulta che l'impresa debba garantire anche il mantenimento dei livelli occupazionali?

— Fonte Confcommercio, Settore Credito
faq #: 099 16 aprile 2020
Credito

Sono stati ammessi alla sospensiva dei mutui prima casa anche i commercianti, prima esclusi?

  • , si conferma che nel Decreto Liquidità è prevista l'estensione dell'operatività del Fondo anche alle ditte individuali. 

    Potrebbe essere però necessario attendere l'aggiornamento del decreto del MEF.

— Fonte Confcommercio, Settore Credito
faq #: 098 16 aprile 2020
Marketing

Devo pagare il canone speciale Rai (per aziende) entro il 30 aprile?

  • La Rai informa che, in forza di quanto disposto dall'art. 62 del D.L. 17 marzo 2020, n.18, il termine per il pagamento della seconda rata trimestrale del canone di abbonamento speciale è prorogato dal 30 aprile al 30 giugno 2020.  

    • Art. 62 (Sospensione dei termini degli adempimenti e dei versamenti fiscali e contributivi)

      1. Per i soggetti che hanno il domicilio fiscale, la sede legale  o la sede operativa nel territorio dello Stato sono sospesi  gli adempimenti tributari diversi dai versamenti e diversi dall'effettuazione delle  ritenute alla fonte e delle trattenute relative all'addizionale regionale e comunale, che  scadono nel periodo compreso tra l'8 marzo 2020 e il 31 maggio 2020. Resta ferma la disposizione di cui all'articolo 1 del decreto-legge 2 marzo 2020, n. 9,  recante disposizioni riguardanti i termini relativi alla dichiarazione dei redditi precompilata 2020.

      [...]

      6. Gli adempimenti sospesi ai sensi del  comma 1 sono effettuati entro il 30 giugno 2020 senza applicazione di sanzioni. 

    Pertanto, in assenza del deposito del bilancio relativo all’anno 2019, di ritiene si debba fare riferimento al bilancio  2018.

— Fonte Confcommercio, Settore Marketing
faq #: 097 16 aprile 2020
Credito

Sto compilando il modello (allegato 4bis) per il prestito da 25.000 euro. Al punto 15 chiede i dati dei ricavi. Faccio riferimento a quelli dell'anno 2018?

  • , il testo dell’art 13, comma 1, lett. m) del Decreto Liquidità fa riferimento all’“ammontare dei ricavi del soggetto beneficiario, come risultante dall'ultimo bilancio depositato o dall'ultima dichiarazione fiscale presentata alla data della domanda di garanzia”.

    Pertanto, in assenza del deposito del bilancio relativo all’anno 2019, di ritiene si debba fare riferimento al bilancio  2018.

— Fonte Confcommercio, Settore Credito
faq #: 096 16 aprile 2020
Credito

Chiedendo il prestito alla mia Regione (FARE LAZIO) posso richiedere anche quello erogato dalle banche (Fondo Garanzia Covid)?

  • , al momento non risultano previste incompatibilità fra le misure. 

    Si ritiene pertanto che possano essere attivate anche parallelamente

— Fonte Confcommercio, Settore Credito
faq #: 095 16 aprile 2020
Credito

Cosa prevede il decreto in merito alla sospensione dei termini di pagamento dei titoli di credito tipo gli assegni?

  • Il Decreto Liquidità stabilisce la sospensione dei termini di scadenza nel periodo dal 9 marzo 2020 al 30 aprile 2020, per i titoli di credito (es. vaglia cambiari e cambiali) emessi prima dell'8 aprile. 

    Inoltre, nell’ipotesi di presentazione di un assegno per l'incasso e mancanza di disponibilità sul conto corrente sono temporaneamente inapplicabili il protesto e la disciplina sanzionatoria dell’assegno.

— Fonte Confcommercio, Settore Credito
faq #: 094 16 aprile 2020
Credito

Quale è la cifra che la banca userà come base per calcolare quanto finanziamento posso avere?

  • Il Decreto Liquidità prevede la possibilità di ottenere finanziamenti fino al 25% dei ricavi riportati nell’ultimo bilancio depositato o nell’ultima dichiarazione fiscale presentata. I ricavi sono gli incassi meno l’IVA.

— Fonte Confcommercio, Settore Credito
faq #: 093 16 aprile 2020
Credito

Come faccio a ottenere dalla mia banca un prestito con garanzia completa dello Stato fino al 25% dei miei ricavi?

  • Occorre rivolgersi ad una banca o ad un intermediario finanziario,  con 3 documenti:

    • l’allegato 4bis scaricato dal sito del Fondo di Garanzia e debitamente compilato
    • una copia documento identità
    • una copia del bilancio o di dichiarazione fiscale, o in assenza di una autocertificazione delle spese per il personale e del fatturato.

    Dopo la richiesta sarà necessario firmare il contratto di finanziamento.

— Fonte Confcommercio, Settore Credito
faq #: 092 16 aprile 2020 (aggiornata il 28 aprile 2020)
Credito

Che discrezionalità ha la banca per concedermi un prestito con garanzia completa dello Stato fino al 25% dei ricavi?

  • Per prestiti fino a 25.000 euro le banche si limitano alle verifiche formali richieste dalla normativa, tra cui le verifiche antiriciclaggio e della normativa antimafia, e nel più breve tempo possibile erogano il prestito.

— Fonte Confcommercio, Settore Credito
faq #: 091 16 aprile 2020
Credito

Se non restituisco il prestito con garanzia completa dello Stato chi ne risponde?

  • Ne risponde integralmente il Fondo di garanzia PMI, salvo effettuare le successive azioni di recupero per l’importo non restituito.

— Fonte Confcommercio, Settore Credito
faq #: 090 16 aprile 2020 (aggiornata il 28 aprile 2020)
Credito

Quando devo iniziare a ripagare il finanziamento ottenuto?

  • Per finanziamenti fino a 25.000 euro coperti totalmente dalla garanzia dello Stato, il Decreto Liquidità prevede la possibilità di iniziare a ripagare il debito dopo 24 mesi dalla sua erogazione. 

— Fonte Confcommercio, Settore Credito
faq #: 089 16 aprile 2020 (aggiornata il 28 aprile 2020)
Credito

Quanto tempo ho per rimborsare il prestito?

— Fonte Confcommercio, Settore Credito
faq #: 088 16 aprile 2020
Credito

Tutte le imprese possono accedere ai finanziamenti del Decreto Liquidità?

  • Le imprese fino a 499 dipendenti possono accedere alle garanzie statali del Fondo di garanzia PMI e della Sace. Le imprese più grandi possono accedere solo alla garanzie Sace.

    Le imprese devono essere “in bonis” con il sistema creditizio, almeno fino al 31 gennaio 2020. La garanzia pubblica è concessa anche a imprese che presentano, crediti deteriorati, classificati tali successivamente al 31 gennaio.

    Restano comunque escluse le imprese classificate “in sofferenza” alla data di richiesta del finanziamento.

— Fonte Confcommercio, Settore Credito
faq #: 087 16 aprile 2020
Credito

Nel 2018 ho depositato un bilancio con 70.000 euro di ricavi, quanto posso ottenere come prestito dalla banca con la garanzia totale dello Stato?

  • Secondo il Decreto Liquidità, lei potrà ottenere massimo 17.500 euro, calcolando questo tipo di finanziamento eroga fino al 25% dei ricavi (incassi - IVA). Per ottenerlo dovrà autocertificare, con il modello che trova sul sito del Ministero dello Sviluppo economico, i suoi ricavi facendo riferimento all’ultimo bilancio depositato o all’ultima dichiarazione fiscale presentata.

— Fonte Confcommercio, Settore Credito
faq #: 086 16 aprile 2020
Credito

Ho bisogno di un finanziamento di 50.000 euro, a che strumento posso ricorrere?

  • Per ottenere un finanziamento con le misure previste dal Decreto Liquidità, deve avere un volume di ricavi nell’ultimo bilancio depositato o nell’ultima dichiarazione fiscale presentata, pari a almeno 200.000 euro.

    In questo caso il finanziamento sarà coperto con una garanzia statale (tramite il Fondo Centrale di Garanzia) del 90% a cui potrà essere aggiunta una garanzia del 10% di un Confidi. 

    Per ulteriori necessità la invitiamo a contattare la nostra sede Confcommercio territoriale più vicina oppure a visitare il sito di Fedeascomfidi in cui potrà trovare i confidi aderenti al sistema Confcommercio.

— Fonte Confcommercio, Settore Credito
faq #: 085 16 aprile 2020
Credito

Ho aperto la mia attività a febbraio e non ho un bilancio a cui far riferimento. Come posso fare per avere un finanziamento?

  • La norma fa riferimento all’ultimo bilancio depositato o all’ultima dichiarazione fiscale presentata.

    In questo caso, in assenza di questi due elementi, vi è la possibilità di autocertificare i ricavi. Si potranno quindi autocertificare i ricavi relativi al periodi di effettiva apertura dell’attività (febbraio e qualche giorno di marzo). E quindi su questa cifra la banca potrà erogare un finanziamento fino al 25%.

— Fonte Confcommercio, Settore Credito
faq #: 084 16 aprile 2020
Credito

Il decreto Liquidità mette a disposizione varie misure di accesso al credito. Quale posso usare?

  • Dipende da quanta liquidità necessita. 

    • fino a 25.000 euro c’è la possibilità di ottenere un finanziamento con la garanzia totale dello Stato. La cifra che verrà effettivamente erogata sarà fino al 25% dei ricavi, come  risultano dall’ultimo bilancio depositato o dall’ ultima dichiarazione fiscale presentata. Nel caso in cui questi documenti non fossero disponibili, ad esempio per  imprese costituite successivamente al 1° gennaio 2019, il richiedente potrà far riferimento ad altra documentazione idonea o inviare alla banca un’autocertificazione con i dati relativi ai ricavi.
    • da 25.000 a 800.000 euro c’è la possibilità di ottenere un finanziamento con garanzia del 90% dello Stato a cui si può aggiungere un ulteriore 10% di garanzia dei Confidi. Anche in questo caso, la cifra che verrà effettivamente erogata non potrà comunque superare l’importo del 25% dei ricavi.
    • oltre gli 800.000 euro, oltre al Fondo di garanzia PMI, è stato previsto un fondo di garanzia della Sace, con una commissione a carico dell’impresa che dipende dalla sua dimensione.
— Fonte Confcommercio, Settore Credito

 

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