Rigenerazione Urbana | Formazione › Corso di Formazione 2022

OBIETTIVI

Il corso “PNRR, rigenerazione urbana e politiche del commercio”, tenutosi tra febbraio e giugno 2022, ha avuto l’obiettivo di fornire conoscenze  e strumenti per favorire l’adozione di un approccio integrato tra le politiche di governo del territorio e quelle dell’economia urbana, anche luce delle novità introdotte dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e dal connesso quadro di riforme.

L’iniziativa di formazione – organizzata dal Settore Urbanistica e Rigenerazione Urbana con la Scuola di Sistema confederale, in collaborazione con il Politecnico di Milano e con la supervisione scientifica del prof. Luca Tamini – è stata offerta a una platea composita sia per provenienza territoriale, sia per enti di afferenza (Associazioni territoriali e federazioni di Confcommercio, ma anche professionisti, Comuni e altri soggetti pubblici), sia per qualifica con componenti tecniche e componenti politiche. L’attivazione del corso, oltre che un investimento per la formazione specifica del Sistema, ha rappresentato l’occasione per maturare riflessioni sui temi della città e del commercio in modo congiunto tra le Associazioni Confcommercio territoriali  e i rispettivi interlocutori istituzionali, in primis i Comuni.

Il corso ha così concretamente restituito – nel merito e nel metodo – la declinazione di Confcommercio alla rigenerazione urbana, ossia di una strategia integrata per l’economia, l’ambiente e la società, da realizzare attraverso partenariati pubblico-privato, con un approccio partecipativo dal basso. Un modo di intendere la rigenerazione urbana tanto più importante di fronte al prospettarsi dei finanziamenti e delle riforme del PNRR e della nuova politica di coesione e in linea con il grande risalto che, dopo la pandemia, viene dato alle città nelle agende politiche.

 

STRUTTURA DEL CORSO

I molteplici argomenti trattati nel corso hanno permesso di cogliere diversi significati, sfaccettature, intersezioni, tendenze e opportunità che riguardano i tre oggetti principali del corso –  il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, la rigenerazione urbana e le politiche del commercio e dei servizi – tenendo presente la pluralità di condizioni che interessano i trend evolutivi delle attività economiche urbane: cambiamenti della domanda e della mobilità sul territorio; ridefinizione delle dinamiche di consumo, dei flussi e degli equilibri competitivi tra canali distributivi; estesa riduzione delle barriere all’utilizzo del digitale, sia con un incremento degli acquisti di prodotto sui canali e-commerce, sia con un consolidamento delle modalità di lavoro in remoto; incremento problematico del patrimonio di unità sfitte e dismesse nei piani terra di molti ambiti insediativi urbani.

Modulo 1. PNRR e politiche del commercio: una lettura dello strumento nazionale e delle sue ricadute attuative a livello di governance locale e regionale 

17-18 febbraio 2022 – Relatori: E. Franco, L. Fregolent, L. Tamini, L. Zanderighi

  • Di cosa parliamo quando parliamo di PNRR?
  • Rigenerare le economie locali: l’impatto del PNRR
  • Rigenerare la città: PINQUA e Progetti Urbani Integrati
  • Rigenerare il territorio: PNRR Borghi
  • L’attuazione del PNRR 2021-2026 e le politiche del commercio
  • Scenari di transizione e resilienza: il ruolo della logistica nel PNRR

Modulo 2. Centri commerciali naturali, Distretti del commercio e rigenerazione urbana: prospettive e scenari 

24-25 marzo 2022 – Relatori: E. Franco, L. Tamini, L. Zanderighi

  • PNRR: distrettualità commerciali, prossimità, rigenerazione urbana
  • La gestione unitaria e coordinata dei sistemi commerciali locali: stato dell’arte a scala italiana e internazionale
  • Il ruolo del partenariato pubblico-privato nel PNRR 
  • Prospettive e scenari: i servizi di prossimità nella “città dei 15 minuti” in Italia
  • Centri commerciali naturali, Distretti del commercio, Centri integrati di via: casi di studio e temi per il futuro 
  • Placemaking: approcci resilienti di rigenerazione urbana e opportunità nel PNRR 

Modulo 3. Multicanalità dell’offerta e scenari evolutivi 

21-22 aprile 2022 – Relatori: S. Bonfanti, E. Fabbi, F. Fulvio, L. Lamberti, M. Mandolfo, V. Palummeri, M. Romanelli

  • Cos’è l’omnicanalità? La prospettiva della domanda e dell’offerta: opportunità e sfide 
  • Le sfide dell’omnicanalità per il commercio locale
  • Il processo di acquisto omnicanale: la progettazione dell’esperienza digitale per il commercio
  • Innovare la componente di servizio del commercio per riaffermare la centralità dell’esperienza fisica

Modulo 4. La figura del Manager di distretto commerciale: nuovi ruoli e profili curricolari 

19-20 maggio 2022 – Relatori: O. Cresta, D. Domante, G. Fontana, E. Franco, C. Garosci, N. Minelli, A. Miotto, L. Tamini, L. Zanderighi

  • Di che cosa si occupa e chi è il manager di distretto?
  • Le sperimentazioni regionali in corso 
  • Le testimonianze dei Manager di distretto 
  • Manager e governance distrettuali: nuovi ruoli e profili 
  • Manager e PNRR: nuove sfide 

Modulo 5. Transizione ecologica, innovazione digitale e coesione sociale. Chiavi di lettura per iniziative e progetti pilota di sviluppo a livello locale

16-17 giugno 2022 – Relatori: E. Franco, L. Fregolent, L. Tamini, L. Zanderighi

  • Stato dell’arte del PNRR tra criticità e sfide
  • Innovazione digitale e transizione ecologica per lo sviluppo sostenibile dell’economia locale (e dei distretti)
  • Rigenerare la città e i territori: PINQuA, Progetti Urbani Integrati e altre iniziative previste dal PNRR
  • Rigenerare il territorio attraverso politiche integrate di coesione economica e sociale: il Piano per l’Attrattività dei Borghi e altre iniziative previste dal PNRR
  • Principi di inclusione e benessere per la costruzione di progetti integrati di rigenerazione a livello locale 
  • Il PNRR come acceleratore di processi: chiavi di lettura per iniziative e progetti pilota di sviluppo urbano e territoriale 

 

QUESTIONI EMERSE

Numerosi sono stati gli spunti di riflessione emersi nei 5 moduli formativi – alcuni dei quali sono riportati di seguito – che, nel loro insieme, hanno evidenziato quanto i temi urbani possano impattare, positivamente o negativamente, sul tessuto economico locale e come tutte le componenti del terziario di mercato possano esercitare un ruolo da protagoniste nella definizione di una nuova visione delle città.

Idee e risorse

Il concetto a cui è stato fatto più spesso riferimento è quello di integrazione. Una efficace rigenerazione delle città, quindi, deve adottare un approccio integrato affinché abbia ricadute positive e diffuse nei diversi campi del vivere urbano: l’economico, il sociale, il culturale e l’ambientale.

L’integrazione delle politiche e delle misure presuppone la costruzione di una cornice di senso – ossia una strategia integrata di sviluppo – rispetto a una visione che la comunità di un dato territorio si dà, elaborandola in modo collaborativo tra soggetti diversi e calibrandola, tramite analisi, sui bisogni, sui limiti e sulle potenzialità dell’ambito di riferimento. Questa elaborazione è svincolata dalla presenza di risorse per attuarla, quanto la capacità di individuare un’idea solida e chiara della direzione da intraprendere, evitando anzi di farsi fuorviare dalla frammentarietà che connota le fonti di finanziamento.

L’accento è stato conseguentemente posto quindi sull’importanza di una ordinaria e sistemica attività di progettazione, in alternativa alla pratica del “tirar fuori i progetti dal cassetto” che talvolta avviene nelle città in occasione di bandi di finanziamento e che, altrettanto spesso, conduce a interventi non aggiornati al quadro dei bisogni o non congruenti rispetto alle possibilità di sviluppo.

Le misure del PNRR e perché occuparsi di rigenerazione urbana

Un modus operandi in cui le singole misure messe in campo sono previste da un impalcato complessivo permette di inanellare efficacemente azioni e opere per il raggiungimento di obiettivi che, a prima vista, possono non essere direttamente previsti: una strategia integrata, considerando una molteplicità di aspetti, permette infatti di considerare anche le ricadute indirette dei diversi interventi e di creare sinergie tra di essi. La presenza di una strategia locale specifica quindi è la precondizione necessaria per individuare interventi e finanziamenti che permettono di realizzare la visione di città di un territorio.

A tal riguardo, un esempio rilevante affrontato durante il corso riguarda proprio il PNRR nel quale l’assenza di linee di intervento specifiche per il terziario di mercato urbano non significa che non vi sia la possibilità di implementare misure a beneficio del settore. Il panorama di questioni (e misure) riconducibili alla rigenerazione urbana è ampio, e spesso queste possono sembrare lontane dai bisogni delle economie urbane, tuttavia possono avere effetti – più o meno diretti – anche per le imprese rappresentate dal Sistema Confcommercio. Durante il corso sono state approfondite, tra le altre, le previsioni del PNRR afferenti alla qualità dell’abitare, i piani per i borghi e le città metropolitane, la transizione verde e quella digitale, l’inclusione, la qualità dello spazio urbano: una serie di misure che, con letture trasversali e complementari, permette di attuare progetti con impatti positivi sul consolidamento dei tessuti economici nella dimensione della prossimità.

Il modello distrettuale

L’integrazione di misure nell’ambito di processi di rigenerazione urbana e di rilancio della dimensione della prossimità è fondamentale per il riposizionamento delle reti di offerta locali del terziario di mercato; tuttavia, questo sarà possibile soltanto se il sistema economico locale si percepisce e opera in modo unitario e coordinato. A tal riguardo, è emersa l’utilità dei “distretti del commercio”, ossia strumenti di partenariato socio-economico che lavorano con l’Amministrazione comunale, i quali permettono di superare lo svantaggio competitivo che caratterizza molti tessuti economici urbani e di contrastare la desertificazione commerciale, ma anche di migliorare la qualità di vita dei cittadini e rafforzare il senso di comunità.

Il corso ha fatto emergere - anche attraverso diverse testimonianze - la grande utilità che può avere una professionalità dedicata nella governance complessiva dei distretti. Il manager di distretto è infatti quella figura tecnica che si occupa di sviluppare le attività del distretto e attuarne la visione strategica, aiuta a fare rete tra Istituzioni, imprese e altri attori locali e svolge, quindi, un ruolo significativo per concretizzare nuove politiche del commercio interfacciate agli interventi di rigenerazione urbana, con ricadute positive per il territorio.

Dal corso sono emerse le grandi potenzialità del modello distrettuale e le sue possibili future evoluzioni, anche in considerazione della progressiva apertura, da parte delle Istituzioni, verso le iniziative degli attori locali per lo sviluppo urbano ed economico. In tal senso, i distretti possono divenire nuovi e competitivi soggetti dell’economia locale.

La collaborazione Istituzioni-Confcommercio

I distretti del commercio sono lo strumento che più avvicina il mondo delle imprese del terziario di mercato a quello delle Amministrazioni comunali. Ma oltre a questo, è emersa più in generale  la centralità per le Associazioni del Sistema di attivare proficue collaborazioni con i rispettivi Comuni, in modo da poter affrontare l’ampio novero dei fenomeni urbani con la necessaria attenzione per gli impatti sui sistemi economici. Durante il corso sono state osservate, ad esempio, le dinamiche della logistica dell’e-commerce sugli assetti urbani e territoriali, le possibilità di valorizzazione dello spazio pubblico e del mix di funzioni attraverso operazioni di placemaking, le opportunità date da innovativi strumenti urbanistici comunali per attuare politiche di sostegno al terziario di mercato. 

L’innovazione digitale

Ferma restando l’importanza della collaborazione e delle politiche di sistema, la crescita del terziario di mercato passa anche attraverso l’innovazione e il rafforzamento della competitività dei singoli punti vendita. Essi sono chiamati a misurarsi con nuovi scenari in cui la multicanalità e l’omnicanalità dell’offerta sono questioni ormai ineludibili, soprattutto di fronte alle abitudini d’acquisto che si sono affermate durante la pandemia, tra cui la maggiore confidenza con l’e-commerce con i servizi di consegna a domicilio. Questo evidenzia il rafforzamento di una tendenza che vede i clienti non distinguere più tra i diversi canali, prediligendo - a seconda del caso - la scelta degli acquisti on-line, la comodità del delivery o l’esperienza fisica.

Durante il corso è emerso come l’innovazione digitale permetta di migliorare l’esperienza d’acquisto anche nei negozi tradizionali, rendendoli nuovamente attrattivi, senza comunque tralasciare l’importanza dell’innovazione della componente di servizio, il vero tratto distintivo del negozio che permette di riaffermare l’unicità dell’esperienza fisica nella competizione con i retailer on-line.

Organigramma Urbanistica

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