Rigenerazione Urbana | Urbanpromo › 2022

Il 13 ottobre 2022, presso gli spazi di Cascina Fossata a Torino, Confcommercio-Imprese per l’Italia ha partecipato ad Urbanpromo - Progetti per il Paese, l’annuale rassegna nazionale sui temi della rigenerazione urbana e del marketing territoriale, promossa dall’Istituto Nazionale Urbanistica (INU).

All’edizione 2022, svoltasi in modalità blended, Confcommercio ha contributo con il convegno dal titolo “La rigenerazione dei tessuti economici di prossimità. Dati e conoscenza dei fenomeni urbani per guidare i processi decisionali”, organizzato dal Settore Urbanistica e Rigenerazione Urbana, in continuità con il pluriennale impegno della Confederazione a favore delle città e in considerazione del ruolo strategico che il terziario di mercato riveste nelle aree urbane.

Programma 13 ottobre 2022 Visualizza


L’incontro si è aperto con i saluti di Carlo Sangalli, Presidente di Confcommercio-Imprese per l’Italia, che ha delineato il legame fortissimo e identitario della Confederazione con la dimensione urbana. Secondo il Presidente «se Confcommercio già prima della pandemia era la rappresentanza economica nelle città, adesso può considerarsi la rappresentanza delle città stesse, cioè l’interprete materiale della rigenerazione umana e urbana». Sangalli ha sottolineato come la città non sia costituita soltanto da mura ed edifici, ma sia prima di tutto un percepito fatto di relazioni tra persone e luoghi. Luoghi che gli imprenditori hanno la capacità di creare e animare con le loro vetrine e le loro attività, facendo leva su innovazione e prossimità.

A seguire, Maria Luisa Coppa, Presidente di Confcommercio Torino, ha portato il saluto del territorio e ha ripercorso lo sviluppo urbanistico della città di Torino - esemplificato anche dalla trasformazione avvenuta a Cascina Fossata - che ha visto il passaggio da una città post-agricola ad una città post-industriale. In tale contesto, la Presidente ha sottolineato il ruolo strategico del terziario di mercato per la rigenerazione urbana e ha informato dell’avvio dei Distretti del commercio anche in Piemonte, intesi come strumenti innovativi per lo sviluppo economico e urbano. Nel primo anno di sperimentazione, in tutto il Piemonte, hanno preso avvio 74 Distretti, fortemente voluti da Confcommercio e inclusi nell’agenda politica regionale, per i quali sono stati stanziati circa 4 milioni di euro.

Michele Talia, Presidente dell’Istituto Nazionale di Urbanistica (INU), ha sottolineato come le imprese, nonostante le difficoltà e le importanti sfide legate all’energia e all’aumento dei costi, possano contribuire al rilancio delle città e alla rigenerazione urbana. Ne sono un esempio i progetti per la cosiddetta “città dei 15 minuti”, portati avanti da molte Amministrazioni locali, intesi come motore di prossimità in grado di modificare la mobilità locale e la fruizione degli spazi pubblici e di sottolineare il ruolo di infrastruttura sociale e di coesione svolto dalle attività economiche urbane. Il Presidente ha infatti ribadito come le imprese e i servizi di prossimità siano un fattore chiave della rigenerazione umana e urbana delle città.

Enrico Postacchini, componente di Giunta Confcommercio con incarico per Commercio e Città, ha successivamente richiamato l’immagine della città come hardware, alla quale però è necessario aggiornare il software, per renderla sempre più attrattiva e moderna. Postacchini ha ricordato che le città italiane sono state costruite - e questo si nota certamente nei centri storici, ma spesso anche nei quartieri moderni - mettendo a disposizione del cittadino tutti i servizi nel raggio di pochi minuti e fornendo loro un sapiente mix merceologico. Una specificità che, in parte, ancora oggi contraddistingue le aree urbane italiane nel panorama europeo e che ha bisogno di essere riscoperta, valorizzata e attualizzata, tenendo conto degli impatti delle trasformazioni urbane sui sistemi economici e delle necessità espresse dalle imprese del terziario urbano per essere competitive nel mercato globale. In tal senso, la volontà di Confcommercio nazionale è proprio quella di essere propositiva e di intraprendere un lavoro congiunto con le Amministrazioni comunali per potenziare l’hardware e migliorare il software urbano.

Foto platea Urbanpromo 2022

A conclusione dei saluti introduttivi, Paolo Testa, neo Responsabile del Settore Urbanistica e Rigenerazione Urbana di Confcommercio nazionale, ha ribadito l’importanza di partecipare e contribuire al dibattito interdisciplinare di Urbanpromo. Testa ha sottolineato come il cuore della città sia fatto di relazioni ma allo stesso tempo di economie urbane e come il terziario urbano di mercato svolga un importante ruolo sia nella cura della città fisica, sia nella cura delle relazioni che in essa avvengono. Per tale ragione, la Confederazione ha deciso di intraprendere, nel prossimo anno, un nuovo progetto denominato CiTIES – Città e Terziario: Innovazione, Economia e Socialità che valorizzi il ruolo delle imprese nelle aree urbane, basato su tre pilastri: conoscenza, sperimentazione e condivisione. Con riferimento alla conoscenza, l’obiettivo è quello di comprendere meglio i fenomeni urbani che incidono sul terziario urbano di mercato, attraverso l’elaborazione di indicatori quantitativi originali e la costruzione di metodi di georeferenziazione dei dati che permettano l’analisi e l’approfondimento delle situazioni in atto e la definizione di possibili scenari evolutivi, ponendo particolare attenzione ai fenomeni che interessano il sistema economico, i luoghi della città, le comunità locali e la mobilità urbana. L’obiettivo riferito al pilastro della sperimentazione, invece, è quello di realizzare - in stretta collaborazione con alcune Associazioni territoriali - soluzioni di miglioramento dei problemi urbani che possono comprendere innovazioni normative e regolative, indirizzi sull’impiego delle risorse finanziarie, accordi tra gli attori locali delle città, procedure che riformano il ruolo del terziario di mercato come protagonista dell’innovazione urbana. Infine, l’ultimo obiettivo del progetto mira a rafforzare le competenze dei referenti confederali, territoriali e settoriali, attraverso la condivisione di proposte e indirizzi di portato fortemente innovativo, che promuovano una visione positiva del terziario di mercato in ambito urbano, creando consapevolezza sul suo ruolo - presso i cittadini e le istituzioni - e collocando Confcommercio al centro del dibattito nazionale sulle città.

CiTIES – Città e Terziario: Innovazione, Economia e Socialità

Presentazione di Paolo Testa


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A seguire, si è dato avvio alla Sessione 1 “Conoscere e affrontare i fenomeni che stanno cambiando le città” moderata da Paola Pierotti, giornalista PPAN, in cui sono stati analizzati alcuni dei fenomeni urbani, che saranno oggetto di analisi e sperimentazione del nuovo percorso confederale, attraverso il confronto tra la testimonianza di un esperto e la visione di un rappresentante Confcommercio.

Primo tema affrontato è stato quello del terziario urbano di mercato, in cui Roberto Covolo, dell’Ufficio di Gabinetto del Sindaco del Comune di Bari, ha presentato il Progetto d_Bari 2022-2024 con Leonardo Volpicella, Direttore di Confcommercio Bari - BAT. Si tratta di un programma triennale, voluto dal Comune e molto apprezzato dalla Confcommercio locale, a supporto dell’economia di prossimità che ha l’obiettivo di ricollocare il terziario urbano di mercato al centro del tema culturale e collettivo cittadino, reinterpretandolo alla luce delle nuove tendenze del retail. A valere sulle risorse del Programma Operativo Nazionale Città Metropolitane (PON Metro) e del relativo Programma Operativo Complementare (POC), la prima misura “Un negozio non è solo un negozio” - con un budget di 3 milioni di euro - è stata destinata al sostegno degli esercizi di vicinato e dei pubblici esercizi ubicati in qualsiasi zona della città, con contributi a fondo perduto fino a 50.000 euro per ogni impresa. A fronte di tale sostegno economico, il Comune ha richiesto agli imprenditori di impegnarsi a promuovere progetti per migliorare la città e la coesione sociale. In particolare, sono state premiate l’innovazione e la personalizzazione dell’offerta, l’ibridazione degli spazi di vendita, la valorizzazione dello spazio pubblico antistante le attività economiche e il miglioramento della percezione di sicurezza.

d_Bari 2022/2024. Programma per il sostegno all’economia di prossimità del Comune di Bari

Presentazione di Roberto Covolo


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Il secondo tema trattato ha riguardato la mobilità urbana, con il confronto tra Alessandro Delpiano, Direttore dell’Area Pianificazione territoriale e mobilità sostenibile della Città metropolitana di Bologna, ed Enrico Zavi, Responsabile del Settore Infrastrutture, Trasporti, Logistica e Mobilità di Confcommercio nazionale. Delpiano ha illustrato l’esperienza della Città metropolitana di Bologna che sta sviluppando trenta Centri di mobilità sostenibile, attraverso il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (PUMS) e il Piano Territoriale Metropolitano. Si tratta di luoghi, posti in corrispondenza delle stazioni del sistema ferroviario metropolitano, in cui vengono integrate funzioni urbane differenti e diverse modalità trasportistiche per offrire ai cittadini l’accesso a servizi diversificati in spazi urbani riqualificati. Delpiano ha dato conto anche di ulteriori e contestuali decisioni politiche che sono state assunte per far sì che tali Centri funzionino e che hanno riguardato temi quali lo stop alle autorizzazioni per le grandi piattaforme di logistica e le grandi superfici di vendita e l’introduzione della perequazione territoriale metropolitana, che destina la metà degli oneri urbanistici ricavati da operazioni di trasformazione urbana localizzate in un singolo comune metropolitano agli altri comuni della città metropolitana per finanziare nuovi interventi di rigenerazione urbana. A seguire, Zavi, per Confcommercio nazionale, ha sottolineato come il tema della mobilità urbana sia centrale per garantire un’elevata accessibilità di persone e merci nelle città. In tal senso, il PUMS rappresenta lo strumento d’elezione per promuovere una visione integrata della mobilità e, più in generale, dello sviluppo urbano e territoriale sostenibile. Una sostenibilità, però, che non deve essere intesa solo ambientale - aumentando i divieti alla circolazione - ma anche economica e sociale, ponendo attenzione alle esigenze dei sistemi economici urbani e cogliendo le indicazioni provenienti dalle Categorie di settore. Anche in questo caso il PUMS può rappresentare uno strumento condivisibile di co-progettazione qualora - come stabilito dalle Linee guida ministeriali - venga basato su di una partecipazione sostanziale del partenariato economico e sociale in tutte le fasi di lavoro.

Mobilità urbana: nodi di MAAS, logistica e delivery

Presentazione di Enrico Zavi


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La terza tematica, quella del turismo e del governo dei suoi eccessi, è stata introdotta da Josep Ejarque, Destination Manager di F Tourism & Marketing, che ha esordito affermando che, se non gestito, il turismo può rappresentare un problema per le città, dando vita al fenomeno dell’overtourism. La democratizzazione del turismo, infatti, nei 10 anni precedenti la pandemia, ha generato flussi turistici consistenti nelle città, portando a una perdita di valore delle destinazioni turistiche con la diffusione del cosiddetto “turismo mordi e fuggi”. Tale modello turistico, orientato ad avere un numero elevato di visitatori per avere maggiori impatti economici sul territorio, non è più vincente e le sue conseguenze negative sulle città sono ormai evidenti: gentrificazione urbana, trasformazioni del tessuto economico maggiormente a servizio dei visitatori che dei cittadini, incremento dell’offerta ricettiva “grigia”, diminuzione dell’offerta di abitazioni in affitto per i cittadini poiché destinata alla ricettività, perdita di qualità della vita per i cittadini. Osservando i modelli turistici degli ultimi anni, Ejarque ha anticipato che nel 2023 si affermerà il turismo della nuova normalità, anche detto human centric, in cui l’ospite è sempre meno un turista e sempre più un temporary local, alla ricerca di una connessione emotiva con i luoghi attraverso esperienze e relazioni autentiche. Questo nuovo modello turistico, che già si sta imponendo sul mercato, ha importanti ricadute urbane ed Ejarque - portando gli esempi di Amalfi e La Maddalena - ha indicato come ambiti di lavoro prioritari: il controllo del fenomeno della ricettività abusiva; la gestione dei flussi turistici e della mobilità turistica; la generazione di turismo di valore e la promozione dell’economia locale; l’incremento della sostenibilità turistica.

Turismo: governare gli eccessi e generare sviluppo

Presentazione di Josep Ejarque


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Il quarto e ultimo fenomeno urbano affrontato nella Sessione 1 è stato quello della demografia, con un focus sulla città di Genova illustrato da Paolo Odone, Presidente di Confcommercio Genova, e Luca Pallavicini, Presidente di Confcommercio Salute, Sanità e Cura. Odone ha sottolineato come in Italia esista una fiorente economia legata agli Over 65, la cosiddetta Silver Economy, che muove tra i 300 e i 500 miliardi di euro all’anno. Un fenomeno che andrebbe sfruttato in maniera intelligente, valorizzando le peculiarità insostituibili del nostro Paese - come il clima, la bellezza, il patrimonio culturale e ambientale diffuso, il buon cibo - e lavorando sulle agevolazioni fiscali per i pensionati stranieri, come già fatto in Portogallo. Secondo Odone, per essere attrattivi rispetto agli Over 65 e incrementare così tutta l’economia cittadina, bisogna inoltre: investire sulla qualità urbana degli spazi pubblici e sulla qualità architettonica dell’offerta residenziale; incrementare i servizi alla persona, a partire da quelli per sanità e cura; promuovere il turismo sostenibile e di qualità per attrarre nuovi residenti anche stranieri. Sempre sul tema, Pallavicini, ha informato che Confcommercio Salute sta lavorando ad un progetto di hotel e social housing per incrementare la presenza di Over 65 a Genova, con un connubio di residenzialità, qualità della vita e servizi e cure di prossimità. Pallavicini ha poi illustrato il nuovo ecosistema salute che si vuole sperimentare nel capoluogo ligure e che vede protagonisti le farmacie e i laboratori di analisi e diagnostica per la creazione di una rete di servizi di qualità alla popolazione - specialmente anziana - nei settori sanitario e socio-sanitario, prevedendo anche attività di teleconsulto, teleassistenza e telemedicina. Un percorso che mira a essere complementare e non sostitutivo della sanità pubblica e che entra nella riorganizzazione territoriale della sanità di prossimità, valorizzando le capacità e il ruolo delle imprese del settore sanitario e socio-sanitario privato. 

 


A seguire, si è dato avvio alla Sessione 2 L’importanza dei dati per il protagonismo del terziario di mercato in ambito urbano”, in cui sono state approfondite le tendenze e le esperienze in corso, a disposizione dei decisori e dei portatori di interesse, per migliorare la qualità della vita nelle città.

Foto palco Urbanpromo 2022

 

La sessione ha preso avvio con l’intervento di Gianni Dominici, Direttore Generale di FPA-Società di servizi e consulenza del Gruppo Digital360, che ha sottolineato come i dati siano al centro di gran parte dei processi urbani. Nelle città, infatti, i dati sono particolarmente utili per l’analisi dei bisogni, per la previsione della domanda da parte dei cittadini e per la razionalizzazione della spesa, dei servizi, delle performance e delle decisioni da assumere nel territorio. Tuttavia, bisogna riconoscere che le basi dati utilizzate nelle aree urbane, che hanno natura istituzionale, presentano un grosso limite legato alla loro attualità, rendendo difficile la possibilità di cogliere in tempo reale i processi di cambiamento in atto. Per ovviare a questo problema, si potrebbero utilizzare i dati prodotti dai cittadini stessi, volontariamente o involontariamente, nelle interazioni con le app, i siti e i social. È necessario però che si avviino processi di formazione, rivolti alle Pubbliche Amministrazioni, affinché tali dati possano essere utilmente elaborati e utilizzati dai decisori pubblici, traducendo i dati grezzi in informazioni utili allo sviluppo della conoscenza e all’elaborazione di decisioni politiche ponderate.

Data Driven Decision: conoscere le città per gestire la complessità

Presentazione di Gianni Dominici


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A seguire, Maurizio Napolitano, Coordinatore del Digital Commons Lab di Fondazione Bruno Kessler, ha fatto riflettere il pubblico sui soggetti che detengono i dati urbani, che non sempre sono di proprietà di un’Amministrazione comunale - pur essendo spesso di una società partecipata della Pubblica Amministrazione - e che, generalmente, non vengono rilasciati a terzi per analizzare i fenomeni che avvengono nelle città. Anche Napolitano ha ribadito il passaggio fondamentale da singoli dati a informazioni, a conoscenza, ad azione. In tal senso, il processo decisionale basato sui dati (Data-driven decision making) deve ponderare bene quale fenomeno urbano si vuole analizzare, in che contesto si va ad analizzarlo e con che tipo di dati si lavorerà. I dati, infatti, possono avere diversa natura - esistono dati infrastrutturali, dati in tempo reale e dati definibili come “stati(sti)ci” - ma è necessario saperli accordare tra loro per poter redigere analisi approfondite ed efficaci della città. In conclusione, Napolitano ha sottolineato come le città siano composte da diversi attori, che generano dati e possono archiviarli, ma ha anche evidenziato come sia sempre più necessario lavorare congiuntamente affinché tali dati siano percepiti come un bene comune di pubblica utilità.

Dati e città: i dati come bene comune

Presentazione di Maurizio Napolitano


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Successivamente, Valeria Fedeli, Docente di Tecnica e pianificazione urbanistica del Politecnico di Milano, ha introdotto il lavoro di ricerca, a cui sta partecipando, con cui si intende costituire un centro universitario di eccellenza per la conoscenza delle trasformazioni urbane in atto, in stretta collaborazione con le parti sociali ed economiche, quali portatrici di competenze ed esperienze di innovazione urbana. Secondo Fedeli, non solo è importante capire come lo spazio fisico sia cambiato nel post-pandemia, ma è anche importante saper rintracciare i nuovi problemi che si sono creati e saperli risolvere. Per fare questo, c’è bisogno di paradigmi nuovi per leggere e capire la città che cambia; da un lato, infatti, ci sono le situazioni urbane consolidate, da un altro, ci sono i grandi fenomeni di transizione in corso - di natura economica, sociale e ambientale - che generano le trasformazioni urbane e, da un altro lato ancora, ci sono gli innovatori locali che riescono a spostare i regimi consolidati verso nuovi quadri e assetti urbani. In tutta Italia, sono numerosi gli innovatori urbani che riescono a realizzare micro-innovazioni ma devono essere rintracciati e ascoltati per mettere a sistema la loro conoscenza, circoscritta all’ambito locale, in un quadro territoriale più ampio, al fine di poter fornire ai decisori pubblici una lettura complessiva dei fenomeni utile per la definizione di politiche urbane efficaci.

Esplorare l’urbano in transizione: note per un’agenda di ricerca

Presentazione di Valeria Fedeli


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A conclusione della Sessione 2, Rudy Collini, Presidente di Confcommercio Varese, ha sottolineato l’importanza strategica dei negozi e dei servizi diffusi di prossimità nello svolgere un indispensabile servizio sociale al territorio e nel ricoprire un fondamentale ruolo nei processi di conoscenza e trasformazione urbana. Secondo Collini, bisogna costruire e far vivere ai cittadini una nuova esperienza di acquisto, sia dal punto di vista economico che da quello urbano, e per questo è fondamentale che il mondo associativo sia attore propositivo nei tavoli decisionali che trattano di strategie di sviluppo locale. In quest’ottica, Collini ha sottolineato che il dato è strategico per la conoscenza oggettiva del proprio territorio e, a tal proposito, ha illustrato l’esperienza sviluppata da Confcommercio Varese. Il progetto, avviato nel 2018, in collaborazione con Vodafone, analizza i dati delle celle telefoniche nelle principali cinque città della provincia di Varese, permettendo di monitorare - nel tempo e nello spazio - gli spostamenti dei diversi utenti urbani, suddivisibili anche per fascia d’età e sesso. Il lavoro ha permesso di capire come residenti e city user fruiscano dei centri urbani, creando le condizioni oggettive per modificare, ad esempio, gli orari stagionali di apertura/chiusura delle attività economiche ma anche per decidere interventi sulla mobilità urbana. In particolare, è stato poi condotto un focus nel perimetro del Distretto urbano del commercio (DUC) di Busto Arsizio dove, ai dati Vodafone riguardanti gli utenti calcolati per via, sono stati affiancati i dati MasterCard per conoscere i valori massimi delle transazioni di spesa e la frequenza delle operazioni, riuscendo così ad ottenere un valore qualitativo delle vie del DUC, anche per finalità immobiliari o per valutare l’opportunità di avviare nuove imprese. Partner chiave di tutta la sperimentazione, soprattutto per l’elaborazione della corposa dashbord, sono stati la Camera di Commercio e la LIUC-Università Cattaneo. Collini, concludendo, ha sottolineato i risultati attesi da Confcommercio Varese rispetto al progetto: essere attori chiave del territorio in tema di dati sul terziario urbano di mercato; diventare interlocutori privilegiati delle Pubbliche Amministrazioni, mettendo a disposizione gratuitamente i dati raccolti ed elaborati; fornire un supporto strategico per l’avvio di nuove attività economiche; disporre di dati a supporto delle attività dei Distretti urbani del commercio e dei Comitati di via.

Analytics: i vantaggi dei big data per lo sviluppo delle nostre città

Presentazione di Rudy Collini


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Paolo Testa di Confcommercio nazionale, in veste di curatore dell’incontro, ha infine chiuso i lavori sottolineando, ancora una volta, l’importanza di intraprendere una strada comune per mettere insieme competenze e conoscenza della città per una rigenerazione urbana condivisa.

Organigramma Urbanistica

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